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Rogue One: A Star Wars Story [Blu-ray]

Rogue One

Rogue one, primo spin-off della saga di Star Wars, mescola molto bene temi nostalgici con un impianto da “war movie” dei bei tempi che furono. Edizione Blu-ray “Disney Style” con video eccellente e il solito, abusato, audio italiano lossy.

Tanto tempo fa, ovviamente in una galassia lontana. L’ambiziosissimo direttore Orson Krennik, onde ingraziarsi l’imperatore, preme affinchè il progetto della nuova arma suprema, la Morte Nera, sia realizzato al più presto. Per guadagnare tempo, il satrapo rapisce lo scienziato Galen Erso, lasciando la di lui giovane figlia Jyn sola ed orfana di madre. Diversi anni dopo, la costituitasi alleanza ribelle, ridotta quasi alla canna del gas, recupera dalla prigionia la cresciuta rampolla proponendole di rintracciare il padre per dissuaderlo dal continuare la nefanda collaborazione. Troppo tardi, l’arma è già ultimata e pronta al collaudo. Non resta che mandare un manipolo di arditi a rubarne i piani e trasmetterli all’alleanza. Il resto è storia. O meglio, è altri quattro (per ora) film.

Rogue One

Prevedibile ma alla fine eccitante spin-off della saga di Star Wars, caratterizzato da un impianto fortemente debitore verso i classici bellici anni ’60 (“Dove osano le aquile” e “Quella sporca dozzina” in primis), che si districa a rotta di collo fra intrighi, tradimenti e colpi di scena passando in rassegna nel contempo tutto l’universo lucasiano conosciuto. Se questo manderà in visibilio gli irriducibili della forza, soddisferà parimenti gli amanti del genere bellico, ai quali la declinazione in salsa “fantascientifica” fornirà adeguato pane per i denti. Collocato cronologicamente tra l’episodio III e il IV, sulla carta, il film non sembrerebbe propriamente la quintessenza dell’originalità, a maggior ragione dato che chi ha già visto la trilogia originale di Star Wars sa bene dove il tutto andrà a parare.

Ciò nonostante gli autori della sceneggiatura hanno mischiato molto bene gli elementi classici del war movie inframezzandoli ai dettagli e alle ambientazioni lucasiane, ponendo ben attenzione a non scadere in un’ autocelebrazione del brand fine a se stessa. Questo si nota, soprattutto, in quell’epilogo che tanto scalpore ha provocato prima ancora dell’uscita nelle sale, a causa delle riprese aggiuntive “imposte” dalla Disney. Chi temeva qualche ingerenza “nefasta” (come accaduto, ad esempio, per Suicide Squad) può dormire sonni tranquilli. Senza nulla togliere al piacere della sorpresa, possiamo ben affermare che l’epilogo rende piena giustizia sia all’impostazione “alternativa” sia al franchise.


Molto bravi tutti i comprimari, tra i quali ritroviamo con piacere alcune vecchie glorie provenienti dalla “galassia” degli Star Wars originali. Ottima anche la performance della protagonista Felicity Jones, la quale smessi i panni dell’esperta dantesca di Inferno, indossa qui quelli (decisamente più credibili) della ribelle col complesso dell’abbandono.

Video

Rogue one arriva in digitale con due BD50 appositamente dedicati, uno per la versione 2D e uno per la 3D, “liberati” di tutti gli extra (alloggiati per l’occasione in un terzo disco) e riempiti quasi all’orlo (il Blu-ray 3D arriva a 49 giga di spazio occupato). Con queste premesse, dato anche il ridotto numero di tracce audio presenti, sarebbe logico attendersi un quadro video allo stato dell’arte.

Alla partenza del film il quadro si presenta ben compatto, tuttavia lascia intravedere una certa “morbidezza” dell’immagine; complice anche la fotografia piuttosto “scura”, il dettaglio di secondo piano (ma anche di primo, vedasi gli incarnati di Galen, Lyra e di Jyn bambina) stenta un po ad emergere del tutto. Memori della visione in sala tuttavia, ove la resa era pressochè identica, tendiamo ad attribuire la cosa ad una precisa scelta fotografica, probabilmente tesa a “sporcare” l’immagine e donarle quell’aspetto “retrò” più in linea con le atmosfere della trilogia classica.

Rogue One

Con il proseguire del film la situazione comunque migliora, raggiungendo momenti di eccellenza nelle ambientazioni diurne su Jeddha e nel finale su Scarif. Qui il dettaglio emerge molto bene, lasciando trasparire un’immagine compatta e convincente. Numerose sono parimenti le ambientazioni scarsamente illuminate, come l’incipit, il rifugio di Saw Gerrera, l’attacco su Eadu e gli interni della base ribelle. In tali circostanze non si è mai ravvisato difetto alcuno di compressione, permanendo oltretutto una definizione più che lodevole.

Molto apprezzabile specialmente l’intera ambientazione su Eadu, ove tra pioggia, buio e nebbia, la perdita di definizione e l’impastamento dell’immagine godrebbero di un invito a nozze. Ma nulla di tutto ciò si palesa di fatto, il quadro si mantiene lineare ed incisivo, non venendo meno praticamente mai il dettaglio.

La situazione cromatica è altresì specchio di quanto detto in apertura, per precisa scelta artistica è tendenzialmente “sporcata” quasi a simulare un “war movie” anni ’60. Abbiamo rilevato tinte tendenti al giallo/marrone nelle sequenze illuminate, mai saturate o visibilmente caricate, anzi piuttosto “smorte”. Nelle scene scure o ambientate nello spazio, come doveroso, i colori tendono a virare sulle tinte “fredde”, lasciando in evidenza qualche particolare “sovrassaturato” per l’occasione (il campo di forza su Scarif, gli scarichi degli X-Wing).

Rogue One

Decisamente valido il contributo del 3D, forse uno dei migliori che abbiamo avuto modo di osservare negli ultimi anni. Non ci sono effetti pop-up, tuttavia la profondità che acquisiscono sia le ambientazioni spaziali che quelle “terrestri” sono estremamente spinte. Oltre che funzionali alla narrazione, vedasi l’epilogo con lo scontro all’interno della torre di comando, ove i tunnel e i vari piani della costruzione imperiale regalano un effetto “vertigine” non da poco. Aggiungiamoci che l’effetto ghost è praticamente assente, pure nelle scene con un contrasto “impegnativo”, e il “3D perfetto” è bello che servito.

Rogue One

Audio

Rogue one rappresenta un altro caso in cui la traccia inglese è stata diversificata tra il disco 2D (DTS-HR 7.1) e quello 3D (DTS-HD Master Audio 7.1), come già osservato recentemente in Civil War. L’audio italiano è presente, evviva la novità, con il solito DTS 5.1 full rate, la cui resa è peraltro apprezzabile. Facciamo tuttavia notare che il mix di Rogue One è meno “aggressivo” di quanto ci si potesse aspettare, specialmente in termini di spazialità. Il film abbonda di sparatorie, laser, scontri aerei e spaziali; nonostante questo la localizzazione nell’ambiente risulta piuttosto limitata. I canali surround intervengono spesso, ma non con quell'”irruenza” degna di questa tipologia di film.

Rogue

La cosa non si limita solo all’italiano, anche l’inglese “soffre” le stesse debolezze; motivo per cui siamo portati ad imputare il tutto all’impostazione del mix originale. Ironia della sorte, ascoltando il film, sia in italiano che in originale, con un decoder DTS:X (e quindi sfruttando l’algortimo Neural:X, che simula l’audio ad oggetti), la spazialità guadagna parecchio respiro, andando a “sostenere” i canali surround altrimenti in “affanno”. Emblematiche a tal proposito le scene nel rifugio di Saw Gerrera, ove i vari crolli si sentono provenire dai diffusori top, e lo scontro nell’orbita di Scarif all’epilogo, ove nuovamente il fronte top integra molto bene i surround durante i passaggi dei Tie-Fighter.

La gamma dinamica italiana è buona, seppur visibilmente inferiore a quella presente nella traccia originale. Nonostante sia stato utilizzato un DTS full rate, la codifica Master Audio dell’inglese ha permesso di mantenere intatta tutta l’escursione sonora originaria, rendendo palese la maggior incisività in scene come l’esplosione su Scarif, su Jeddha e lo scontro di Eadu. Non che l’italiano non abbia una buona resa, tutt altro; resta però il fatto che il respiro sonoro e l’irruenza del canale LFE in originale gli siano nettamente superiori.

Rogue One

Discorso analogo, seppur fisiologico data la superiorità della presa diretta, per quanto riguarda i dialoghi; molto naturali in originale, con qualche chiusura di troppo nella versione doppiata. Va anche detto, però, che tali chiusure sui dialoghi si manifestano principalmente nell’incipit, risolvendosi poi in corso d’opera. Conoscendo i trascorsi di questo tipo di fenomeni, già osservati nei film Marvel (sempre a distribuzione Disney), non escludiamo del tutto la possibilità si tratti di qualche effettistica volutamente aggiunta in fase di mix.

Rogue One

Contenuti Extra

Completi e abbondanti i contributi accessori presenti nell’edizione, cui è dedicato un intero disco BD25. Non poteva del resto essere diversamente data la natura copiosa di contenuti che il filone Star Wars offre abitualmente. Abbiamo per tanto:

  • L’idea per Rogue: John Knoll della ILM illustra come è nato il progetto di Rogue One ed i motivi per cui farne il primo spin-off di Star wars.
  • Jyn: la ribelle: featurette incentrata su Jyn Erso e la sua interprete, l’attrice Felicity Jones.
  • Cassian: la spia: featurette incentrata su Cassian Andor e il suo interprete, l’attore Diego Luna.
  • K-2SO: Il droide: featurette dedicata al sarcastico droide, presentata dal suo doppiatore originale Alan Tudyk.
  • Baze e Chirrut: i Guardiani dei Whill: speciale sul rapporto tra Baze e Chirrut, narrato dai loro interpreti Jiang Wen e Donnie Yen.
  • Bodhi e Saw: il pilota e il rivoluzionario: featurette illustrata da Forest Whitaker e Riz Ahmed e incentrata sui rispettivi personaggi.
  • L’Impero: speciale dedicato all’impero e alla sua minaccia più grande, il villain per eccellenza Dart Vader.
  • Visioni di speranza: Il look di Rogue One: i realizzatori spiegano in questo contributo la sfida affrontata nel creare uno stile che ben si adattasse al mondo classico di Star Wars.
  • La principessa e il governatore: interessante approfondimento sulle metodologie digitali utilizzate per ricreare sullo schermo due dei personaggi più iconici della trilogia classica.
  • Epilogo: La storia continua: autocelebrazione di Rogue One da parte dei realizzatori e anticipazioni sui futuri film della saga.
  • Connessioni Rogue: incroci, curiosità varie ed easter eggs dell’universo di Star Wars presenti in Rogue One.

Rogue One

TESTATO CON:

Video proiettore JVC Rs400, UHD player Oppo UDP-203

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

Rogue One banner

Rogue One [Blu-ray]
8.0 Recensione
Pro
Film che coniuga molto bene lo stile
war movie con quello Star Wars classico
Video globalmente valido
Audio originale con ottima dinamica
Contro
Video a tratti morbido
Mix con spazialità limitata
gamma dinamica audio italiano inferiore
Riepilogo
Prodotto da: LucasFilm
Distribuito da: Walt Disney Home Video
Durata: 133'
Anno di produzione: 2016
Genere: Fantascienza
Regia: Gareth Edwards
Interpreti: Felicity Jones, Diego Luna, Ben Mendelsohn, Donnie Yen, Forest Whitaker, Mads Mikkelsen
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Supporto: BD50 (89%,2D) + BD50(98%,3D)
Aspect Ratio: 2.35:1
Codifica Video: MPEG-4 AVC (1080p)
Audio: Inglese DTS - HR 7.1 (Disco 2D), DTS-HD Master Audio 7.1 (Disco 3D)
Italiano, Spagnolo DTS 5.1 (1539kbps)
Ceco Dolby Digital 5.1 (Disco 3D, 640kbps)
Sottotitoli: ita, ing, spa, por, gre
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

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