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SCHIIT: il made in USA a prezzo conveniente

SCHIIT è un’azienda americana dal nome singolare – una scelta permessa dal classico gioco di parole cui talvolta indulge l’idioma anglosassone – che rammenta per assonanza un altro termine assai più volgare, noto probabilmente anche a coloro che non masticano più di tanto la lingua.

L’amplificazione è il cuore dell’impianto, il dispositivo attraverso il quale transita il segnale proveniente dalla sorgente, motivo per il quale è molto importante scegliere un sistema in grado di non castrare quanto di buono gli viene inviato.

Ed appunto per questo – ovvero per la quasi oltraggiosa evidenza del rapporto qualità/prezzo vantato dalle elettroniche da essa prodotte – l’azienda in questione si è dotata di un brand quanto mai singolare.

Valli a capire, gli americani.


Sia come sia, una semplice occhiata al corposo catalogo SCHIIT evidenzia la potenza di fuoco di questa eccellente ditta, non proprio di primo pelo malgrado la fondazione sia abbastanza recente, visto che la mente che dà vita ai progetti vanta un passato in SUMO, altra iconica azienda statunitense legata al mondo dell’amplificazione.

Probabilmente gli appassionati di vecchia data avranno ben presente i giganteschi amplificatori a suo tempo realizzati, dispositivi che nel pieno rispetto del nome vedevano nell’energia prodotta la loro componente sonora principale.

La differenza con il passato però, è essenzialmente legata a prezzi definibili senza tema di smentita interessantissimi, stante l’effettiva qualità della realizzazione e delle prestazioni.

Completamente MADE IN USA – afferma l’azienda – e lo afferma chiarendo immediatamente che non solo la progettazione ma anche la produzione dei cabinets e delle PCB avviene ad un tiro di schioppo dalla loro sede; idem dicasi per i trasformatori.

Il resto della componentistica, inevitabilmente di livello elevato e marchio assai noto, è scelta selezionando i fornitori in ambito nazionale ed internazionale, ove quest’ultimo termine va inteso comunque nella migliore accezione.

Un dettaglio non da poco a dire il vero: sebbene ormai abituati a produzioni provenienti dal sud-est asiatico, leggere circa questo aspetto è abbastanza singolare, maggiormente quando la cosa non sembra avere eccessive ripercussioni sul prezzo finale di listino.

Il catalogo – i nomi delle elettroniche derivano della mitologia nordica – verte su una ricca produzione di amplificatori per cuffia, DAC di ogni genere, preamplificatori, finali di potenza e di componenti accessori, alcuni dei quali alquanto singolari.

Non mancano componenti che fanno uso di dispositivi termoionici, notoriamente in grado di conferire calore alla sonorità dell’elettronica.

Tra le molte apparecchiature proposte, tutte a vario titolo molto interessanti, abbiamo pensato ad un sistema di amplificazione che fosse in grado di crescere nel tempo, sebbene sia pronto fin da subito ad elargire prestazioni degne di un buon sistema di amplificazione.

SAGA, VIDAR 2 ed AEGIR sono i nomi che l’azienda ha assegnato ai citati prodotti.

Il primo di questi è un preamplificatore – disponibile in versione a stato solido (la versione S) oppure a valvole (la versione PLUS), nello specifico una 6SN7 a marchio TUNG-SOL.

Il preamplificatore SAGA versione PLUS (qui nella livrea nera, disponibile a 489 euro)

 

Il finale di potenza VIDAR 2 – a stato solido – opera in classe AB e fornisce 100W/canale a 8 ohm che diventano 200 su 4, questo stando alle affermazioni del produttore.

Il modello AEGIR invece – anche questo a stato solido – opera in classe A per una potenza di 20W/canale a 8 ohm che anche in questo caso raddoppiano su 4.

Visione interna del finale VIDAR 2: evidente l’ottima costruzione

 

Entrambi configurabili in mono, vedono ulteriormente raddoppiare la loro potenza, che nel VIDAR 2 raggiunge il ragguardevole valore di 400W/canale fermandosi ad 80W/canale per quanto riguarda l’AEGIR; considerando che si tratta di watt in classe A non sono assolutamente pochi, anzi.

Il finale AEGIR: identico al VIDAR 2 vanta però circuitazione in classe A (990 euro)

 

Insomma, considerando censo, costruzione, prestazioni e produzione effettivamente made in USA il listino di questo produttore appare nettamente conveniente.

L’accessorio deputato al controllo dei toni LOKIUS: sono ben sei le gamme su cui è possibile intervenire (429 euro)

 

Oltre a quanto rappresentato, nel catalogo sono reperibili anche degli interessanti dispositivi accessori deputati al trattamento del segnale – ebbene si, trattasi dei famigerati controlli di tono – ovvero i modelli LOKI, LOKIUS e LOKI MAX, il cui nome mi piace pensare sia stato scelto in onore del cattivissimo personaggio della saga di THOR, qualcosa che in relazione ai suddetti controlli si attaglia alla perfezione.

Visione interna del LOKIUS: la costruzione elettronica è davvero di eccellente livello

 

Avrete capito che tramite il catalogo di quest’azienda è possibile allestire un signor sistema ad alta fedeltà, costruito davvero in maniera esemplare, dotato di prestazioni eccellenti – a tal proposito è sufficiente leggere i vari test effettuati in giro per il web – di aspetto assai gradevole e non eccessivamente impattante in relazione al suo inserimento in ambiente ed al noto WAF.

Dulcis in fundo, il tutto è realizzabile spendendo una cifra assolutamente ragionevole anche e soprattutto in considerazione della provenienza, notoriamente in grado di far raddoppiare il prezzo di origine a causa della distanza e delle spese di trasporto.

A tale proposito, segnaliamo che la politica di vendita aziendale – qui potete consultare il listino – prevede prezzi europei allineati a quelli praticati in patria (considerando il tasso di cambio e le spese di trasporto).

Come al solito, ottimi ascolti!!!

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