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TV curvi: ecco perché avrebbero senso oggi per gli appassionati di gaming

Se il trend dei TV curvi dello scorso decennio si era presto rivelato un flop, oggi un TV OLED con pannello flessibile e curvabile a piacimento avrebbe molto più senso rispetto a dieci anni fa

Si chiamava 55EA980V ed era il TV OLED curvo di LG che nell’autunno del 2013, con il suo prezzo non proprio popolare di 7999 euro, ha fatto sognare un po’ tutti gli appassionati di Home Cinema. Quello dei pannelli OLED (e LCD) curvi è stato uno dei tanti fuochi di paglia che ha caratterizzato l’evoluzione del mercato TV e che è durato solo 3-4 anni, con LG che già nel 2016 annunciava di volersi dedicare più ai modelli piatti che a quelli curvi (Samsung aspettò un po’ di più per i suoi LCD, ma alla fine cedette).

Fatto sta che oggi quasi nessuno si ricorda più di quei televisori, che se da un lato promettevano un coinvolgimento maggiore dello spettatore proprio per la leggera curvatura dello schermo (un po’ come gli schermi IMAX nelle sale cinematografiche), dall’altro presentavano numerosi difetti per chi guardava il TV da una posizione decentrata (non proprio l’ideale per un televisore pensato per tutta la famiglia). Inoltre, per apprezzare l’effetto della curvatura, bisognerebbe trovarsi idealmente alla giusta distanza dallo schermo e ciò dipende ovviamente anche dalle sue dimensioni.

Il TV curvo LG 55EA980V del 2013

Eppure, se ci fate caso, quello dello schermo curvo è oggi un trend in grande fermento per i monitor gaming, in parte proprio perché la fruizione di un monitor di questo tipo è ideale per un solo utente e per un tipico setup scrivania-PC. I monitor gaming curvi sono ormai disponibili sul mercato in diversi modelli, compresi quelli OLED più costosi ed elitari come l’LG Flex da 42 pollici, che per 2999 euro (ma lo si trova già online a 500 euro in meno) offre la stessa qualità video dei TV LG OLED dello scorso anno, le stesse funzioni in ottica gaming (ovvero tutto quello che il mercato offre oggi per i videogiocatori) e un pannello che all’occorrenza si può curvare di vari gradi semplicemente premendo un pulsante.


Il problema maggiore di questo monitor è il prezzo che equivale a circa tre volte un LG C2 piatto da 42’’, rispetto al quale troviamo come unica aggiunta di rilevo proprio la flessibilità del pannello OLED. Ma visto che LG ha sempre posto tantissima attenzione all’utenza gaming, perché non proporre un TV con schermo curvo da affiancare a quelli piatti, in una sorta di “amarcord” dei modelli prodotti tra il 2013 e il 2017?

tv curvi
L’LG Flex è uno dei monitor gaming più evoluti sul mercato

Ovviamente, questi nuovi TV curvi non avrebbero nulla a che spartire con quelli di dieci anni fa, anche perché oggi i TV OLED offrono un angolo di visione amplissimo senza quindi il rischio di un decadimento qualitativo per chi vede lo schermo da una posizione decentrata. E nel caso ciò dovesse accadere perché magari la curvatura dà fastidio a chi guarda lo schermo da un’angolazione estrema, se anche un TV del genere avesse un sistema motorizzato con quello del monitor Flex si risolverebbe immediatamente il problema. Non si vuole lo schermo curvo? Si preme un pulsante e il TV diventa piatto.

Se invece siete da soli e volete giocare, ripremete il pulsante e vi godete la curvatura. Certo, un TV di questo tipo da 55’’ o 65’’ sarebbe estremamente costoso e alcuni potrebbero trovare l’effetto curvatura poco (o per nulla) utile, ma considerando quanto sia forte oggi il trend dei monitor gaming curvi, non sarebbe affatto male per gli appassionati di videogiochi avere in casa un televisore anche più grande con simili caratteristiche adatto sia a sessioni di gioco in solitaria, sia per una fruizione più tradizionale e in compagnia con all’occorrenza uno schermo piatto.

Correva l’anno 2013…

D’altronde, una delle caratteristiche uniche dei pannelli OLED è la loro flessibilità e anche Samsung, oltre a LG, potrebbe proporre dei TV QD-OLED o (WOLED) curvi (e flessibili) sulla scia dell’OLED KN55S9C del 2013, spingendoli proprio come modelli di fascia premium per il gaming.

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