Entertainment Featured home Home cinema Notizie

DVD e Blu-ray – Data di scadenza ignota

DVD e Blu-ray non hanno data di scadenza, ma il livello di durata in certi casi non ha nemmeno superato i cinque anni di vita

DVD e Blu-ray, croce e delizia. La transizione dalle videocassette ai dischi digitali e al DVD risale a metà anni ’90. Venticinque anni di produzioni fisiche, fabbriche che fino a pochi anni fa sfornavano milioni di pezzi al mese per rispondere alla forte domanda di mercato. La recente mail di Pierluigi G., lettore di AF e collezionista, è stata occasione per una nuova riflessione su integrità e durata nel tempo dei supporti fisici digitali.

Come tanti appassionati del fisico anche i suoi acquisti sono stati trattati con cura maniacale, nulla è stato lasciato al caso, archiviando il materiale in un ambiente “asciutto e riparato dal sole e maneggiandoli con estrema cura”. Eppure si è ritrovato con dischi inutilizzabili, anche dischi parte della library Disney “comprati tra il 2000 e il 2010 con difetti che li rendono illeggibili”.

DVD e Blu-ray
Il LaserDisc è un po’ il “nonno analogico del DVD”, con troppe stampe PAL per il mercato europeo divenute irrecuperabili. Nell’immagine la macchia scura indice di deperimento fisico

Già nel periodo di coesistenza tra videocassette e LaserDisc in molti si sono scontrati con la questione ‘durata nel tempo’: i nastri con un livello di consumo estremo, benché VHS e Betamax con quasi quarant’anni sulle spalle siano ancora visionabili (come testimonia il mio archivio).


Anche peggio i LaserDisc, dischi di dimensioni quanto quelle di un vinile (ma del peso di circa 1 Kg) e piatti incollati tra loro con una pressione di circa una tonnellata: la stragrande maggioranza di quelli prodotti nei ’90 in Europa per il mercato PAL locale, non importa se UK, Francia (dove ci fu un boom di vendite), Germania o Italia sono ormai da buttare. Molti presentano macchie che hanno invaso parte della superficie d’incisione: nel migliore dei casi l’immagine c’è anche se disturbata in misura più o meno pesante, al posto della colonna sonora solo fruscio.

DVD e Blu-ray
Anche l’eccessiva esposizione solare può innescare irreversibile danno

Questione presente anche se in minima parte sui CD audio, dove ci fu un periodo (seconda metà anni ’80) dove si scoprì che alcuni materiali usati per le serigrafie invadeva la parte incisa, rendendoli inascoltabili. E’ come sempre questione di qualità nella produzione, con un pizzico di fortuna a partire proprio dai CD audio, come dimostra la prima stampa anni ’80 (certifica il “Made in West Germany”) di School Days di Stanley Clarke regalatomi usatissimo da un amico audiofilo verso la fine di quel decennio.

Sulla superficie di lettura talmente tanti graffi e segni che l’avevo dato subito per perduto, e invece ancora oggi a distanza di oltre trent’anni si ascolta senza difetti. Tornando ai problemi dell’amico Pierluigi è difficile dare una risposta semplice, pur avendone cura maniacale resta il rischio di ritrovarsi per le mani copie più o meno deperite.

DVD e Blu-ray

Ci sono linee di produzione per DVD e Blu-ray che hanno lavorato sempre più al risparmio, in primis la scelta dei metalli che vanno a comporre il singolo disco: c’è un livello di guardia al di sotto del quale non si dovrebbe andare, ma più consideriamo gli anni più recenti e maggiore il rischio d’incrociare copie fallate, da subito o nel tempo.

Pierluigi ha citato i Disney (dove potrebbe concorrere l’aggressiva protezione ARccOS tentando la lettura su computer) ma la lista è lunga, c’è per esempio il primo box DVD Rocky Collection. Tra i Blu-ray con conclamati difetti questi sono solo alcuni dei più noti, normalmente prime stampe: Operazione Valchiria, Bronson, Walking Dead stagione 1, Traffic, Million Dollar Baby, I 13 Spettri, Bram Stoker’s Dracula, Super 8, Jack Reacher e Babel.

DVD e Blu-ray

Guaio peggiore quando a danneggiarsi è anche un solo disco di un intero box DVD o Blu-ray, come hanno scoperto poco tempo fa alcuni collezionisti di una limited Blu-ray dedicata ad Alfred Hitchcock.

Quando è trascorso troppo tempo dall’uscita in genere le case non rispondono di eventuali sostituzioni: probabile l’esaurimento delle copie a magazzino. Ci sono poi le resine difettose o troppo a buon mercato, sui DVD possono comparire macchie sulla superficie esterna che si può provare a eliminare con liquido per pulizia CD / DVD, che contiene una misurata base alcolica.

DVD e Blu-ray

In alternativa c’è anche chi ha risolto lavandoli col sapone, ma è sconsigliabile per l’aggressività dei composti chimici. Soluzione comunque temporanea, con le macchie che potrebbero ripresentarsi. Peggio va per i Blu-ray, con ingiallimento interno e alterazione materiali impossibile da risolvere. In ultima analisi anche nel caso in cui la superficie risultasse intonsa non è detto che il relativo disco sia leggibile al 100%, e non sono pochi coloro corsi ai ripari salvandosi tutte o almeno le copie più preziose in versione liquida.

Scoprite i consigli del collega Maurizio Larosa che ci spiega come creare un archivio perfetto.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

Vuoi saperne di più? Di' la tua!

SCRIVICI


    MBEditore network

    Loading RSS Feed


     

     

     

     

     

    Pin It on Pinterest