Abbiamo iniziato a provare i nuovi Galaxy S8 e Galaxy S8+ di Samsung. In attesa di proporvi la recensione completa, ecco le nostre prime impressioni.
Dopo la presentazione ufficiale dei giorni scorsi, abbiamo inziato a “giocare” con i nuovi Galaxy S8 e Galaxy S8+, i due nuovi smartphone top di gamma di Samsung di cui vi abbiamo già dato le prime informazioni, che arriveranno in Italia il 28 aprile al prezzo rispettivamente di 829 e 929 euro.
Cifre importanti, senza dubbio. Certo è che Samsung, partendo da un design fortemente rinnovato rispetto all’accoppiata Galaxy S7/S7 Edge dello scorso anno, per finire con nuove funzioni e un nuovo hardware, ha fatto davvero le cose in grande proponendo uno smartphone al top con specifiche tecniche di rilievo e di grande interesse un po’ per tutti i suoi aspetti. Se proprio si vuole muovere una critica ai progettisti, va sottolineato il fatto che un po’ di RAM e un po’ di GB in più di memoria non avrebbero guastato.
Design innovativo
Entrambi i nuovi modelli montano un display Super AMOLED con i bordi curvi, a conferma che la strada intrapresa con i precedenti modelli Edge ha dato i suoi frutti. Quello che più si nota però è come le cornici in alto e in basso siano ora molto più piccole, tanto che non è rimasto nemmeno più lo spazio per inserire il logo Samsung nella parte superiore del telefono e che, per ragioni di progettazione, è scomparso il tasto fisico Home nella parte inferiore.
Al suo posto Samsung ha optato per un pulsante “digitale” con feedback aptico che restituisce le sensazioni tattili in risposta, e che ricorda molto da vicino la soluzione di Apple per gli iPhone 7 e 7 Plus. Il sensore per le impronte digitali è stato così spostato sul retro accanto alla fotocamera posteriore e, sinceramente, non è affatto quell’incubo o quel disastro che in molti si aspettavano, anzi, pensiamo l’esatto contrario.
Anche perché, con la scansione dell’iride migliorata come velocità rispetto a quella del Galaxy Note 7 e la nuova scansione del volto, lo sblocco del telefono tramite impronta digitale inizierà a essere usato sempre meno. Da segnalare anche la certificazione IP68 per un buon livello di resistenza all’acqua, la porta USB-C per la ricarica e il caro vecchio jack audio da 3,5mm.
Display infinito, o quasi
Se è vero che i Galaxy S8 e S8+ condividono il display Super AMOLED da 2960×1440 pixel e con aspect-ration di 18,5/9 (ancora più allungato rispetto al LG G6), il primo ha uno schermo con diagonale di 5,8’’, mentre l’S8+ si spinge fino a 6,2’’, diagonale mai raggiunta prima da Samsung per uno smartphone. Anche per la risoluzione si tratta di un record per il produttore Sud coreano e sebbene alla prima accensione la risoluzione sia impostata in Full HD, basta andare nelle impostazioni dello schermo e passare a quella nativa per godersi davvero tutti questi pixel.
Il bello è che, nonostante simili polliciaggi, le dimensioni dei due nuovi Galaxy sono molto più contenute del previsto e questo grazie proprio al nuovo design con cornici sottilissime. Se ad esempio mettete vicini un S8+ da 6,2’’ e un iPhone 7 Plus da 5,5’’, il Galaxy risulta più stretto e lo stesso si può dire del S8 se confrontato con l’S7 dello scorso anno.
Per il resto sappiamo già cosa aspettarci dai display Samsung di alta gamma e anche in questo caso siamo di fronte a due schermi eccezionali, arricchiti ulteriormente dal supporto per l’HDR che permette, con certi video in streaming da Netflix e Amazon Prime Video, di raggiungere una gamma dinamica estesa e una luminosità massima impensabile fino a poco tempo fa su un dispositivo portatile.
Fotocamere
Almeno sulla carta i due nuovi smartphone di Samsung non sembrano proporre molto di nuovo a livello fotografico rispetto al Galaxy S7. Anche qui infatti troviamo sensore da 12 Megapixel, un obiettivo decisamente luminoso (apertura f/1.7), autofocus dual-pixel e stabilizzazione ottica.
Fin qui nulla di nuovo rispetto allo scorso anno, ma la prima cosa inedita che si nota scattando una foto con l’S8 o l’S8+ è che lo smartphone scatta in realtà tre immagini, di cui due per eliminare il rumore video e lo sfocato con l’obiettivo di un’immagine finale di qualità superiore.
Da quanto visto finora il risultato è molto convincente, ma ci riserviamo in sede di recensione di testare meglio il comparto fotografico dei due smartphone, che tra l’altro è stato leggermente rivisto anche a livello software e come interfaccia di scatto. Il modulo frontale passa invece da 5 a 8 Megapixel e mantiene anch’esso l’apertura f/1.7 di quello posteriore.
Colpisce più che altro che Samsung, a differenza di tanti suoi rivali, non abbia optato per una doppia fotocamera, ma come già detto attendiamo un’analisi approfondita per capire se ciò sia un bene o un male.
Prestazioni
C’era qualche dubbio sulle prestazioni? No e infatti, con il nuovo SoC Exynos octa-core 8895 con processo di produzione a 10 nanometri (l’autonomia del terminale ringrazia), i Galaxy S8 e S8+ volano e sinceramente non ricordiamo uno smartphone Samsung dotato di una simile fluidità e prontezza ad aprire e a far girare qualsiasi tipo di applicazioni.
I 4 GB di RAM possono sembrare superati quando altri top di gamma ne integrano 6 GB, ma anche con il multitasking più pesante i due nuovi Galaxy non fanno una piega e spiace solo che Samsung si sia limitata a 64 GB di storage (seppur espandibili), visto che molti rivali di fascia alta puntano ormai direttamente sui 128 GB. Velocità che ritroviamo anche nel Wi-Fi ac, nel nuovissimo Bluetooth 5.0 e soprattutto nel LTE Cat. 16, che teoricamente può toccare 1 Gbps di picco.
Non riusciamo invece ancora a dire nulla di preciso sull’autonomia e anche in questo caso attendiamo un test prolungato per esprimerci con più precisione. Certo, 3000 e 3500 mAh non sembrano molti per la batteria del S8 e per quella del S8+, ma non vanno dimenticati i consumi ridotti del nuovo SoC Exynos. Dopo lo scivolone con le batterie del Note 7, Samsung ha fatto tesoro dei propri errori (così ha detto DJ Koh, responsabile di Samsung Mobile durante la presentazione mondiale) sottoponendo il dispositivo a test molto approfonditi. Il tempo dirà come stanno le cose.
Le nostre prime impressioni
Ci sarebbe ancora molto da dire su questi due nuovi top di gamma di Samsung, compresi il nuovo assistente virtuale Bixby e la dock esterna Dex Station, ma proprio di questi due aspetti parleremo nei prossimi giorni in un apposito speciale.
Giunti a questo punto, non possiamo però che essere soddisfattissimi dal S8 e dal suo fratello maggiore. Potenza a volontà, display superbo, dimensioni ridotte nonostante le diagonali considerevoli (soprattutto quella da 6,2’’), estetica formidabile e tante piccole novità (riconoscimento facciale, Bluetooth 5.0, Bixby, Dex Station) che, messe tutte insieme, fanno dei nuovi top di gamma di Samsung smartphone inediti e innovativi in un panorama un po’ piatto che ultimamente ha proposto poche novità.
Rimane più che altro qualche dubbio sull’autonomia (vista la capacità delle batterie) e sulla scelta di una sola fotocamera posteriore quando il trend imperante preferisce un doppio modulo, senza contare che ad alcuni una forma così stretta e allungata potrà anche non piacere o non convincere del tutto. Il verdetto vero, come sempre, spetta al pubblico. Di certo i nuovi Galaxy S8 e S8+ hanno molta personalità e non si confondono con la massa di smartphone cloni uno dell’altro, nelle specifiche tecniche e nel design.
Il prezzo, destinato molto probabilmente a scendere presto come per ogni top di gamma Android, è poi impegnativo e non è detto che chi già possiede un eccellente smartphone di fascia alta come l’S7 o l’S7 Edge sia davvero invogliato a passare a questa nuova generazione. Eppure, sotto sotto, qualcosa ci dice che l’S8 e l’S8+ saranno i modelli da battere in questo 2017 già ricchissimo di novità mobile.
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