In UHD Giorni di tuono, cinema popcorn all’ennesima potenza in perfetto stile Tony Scott nell’età d’oro degli indimenticabili ’80
Giorni di tuono racconta di Tim Daland (Randy Quaid), appassionato rivenditore di Chevrolet deciso a mettere su una squadra corse per competere nel campionato automobilistico statunitense NASCAR (National Association for Stock Car Auto Racing). Per farlo ingaggia il geniale progettista di veicoli Harry Hogge (Robert Duvall), che entra subito in pesante contrasto col giovane asso del volante Cole Trickle (Tom Cruise). Dopo un iniziale periodo di diffidenza il testardo e acerbo pilota inizia ad ascoltare i consigli di Harry, guadagnando posizioni nel roster e minacciando la leadership di Rowdy Burns (Michael Rooker). Un disastroso incidente rischierà di chiudere precocemente la promettente carriera di Cole, costretto ad affrontare i propri demoni dentro e fuori la pista tra cui il bieco compagno di squadra Wheeler (Cary Elwes).
Il 1990 rappresenta artisticamente una sorta di spartiacque tra la prima fase della carriera d’attore di Tom Cruise con quanto giunse in seguito. Il suo rientro in scena nel 1992 fu col notevole Cuori ribelli di Ron Howard, che lo vedeva decisamente più maturo e consapevole sul set. Giorni di tuono segnava il suo ritorno al fianco di Tony Scott, con cui nel 1986 aveva messo a segno il blockbuster Top Gun. Mantenendo il baricentro del racconto su velocità e azione, la scena spostata dai cieli e piste delle portaerei a quelli del circuito NASCAR. L’idea per la sceneggiatura fu in parte dello stesso Cruise, storia di rivalsa morale tutta intrisa di sogno americano come solo il compianto Tony Scott era solito portare in scena. Accattivante ed emotivo stile visuale ma riproposizione delle medesime strutture e meccanismi narrativi di altri film (non solo) con Cruise, cinema popcorn all’ennesima potenza e anche qui finale telefonato. Opera che rese solo in parte felici gli spettatori come dimostra l’incasso worldwide di 157 milioni di dollari contro i 60 milioni di budget, ben poco rispetto ai 357 milioni di Top Gun.
Non si hanno informazioni precise sulla sensibilità del negativo, ma considerando la costante e spessa grana che pervade l’intero film è molto probabile che si tratti di girato almeno su 250 ASA. Aspect ratio 2.40:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66. Il senso di ‘ruvido’ restituito dalla visione (senza DNR) torna quello visto all’epoca in sala (cinema Manzoni di Milano con tanto di vettura NASCAR in esposizione, quella coi loghi “Mello Yello” guidata da Cruise nella Daytona 500). Ad aiutare la spessa cinematografia di Ward Russell (L’ultimo Boyscout) il wide color gamut a metadati dinamici Dolby Vision, dando ulteriore corpo ai ricorrenti toni rosso/arancio. Neri profondi ove consentito dalle inquadrature, ricchezza cromatica e ulteriore grado di precisione anche in secondo piano.
Tra l’altro il formato immagine offre ulteriori dettagli laterali per una superiore centratura del negativo rispetto al Blu-ray. A scapito di un ascolto più dignitoso la compressa traccia italiana Dolby Digital 5.1 canali (640 kbps) che restituisce una scena sonora mezzo gradino sopra la vecchia proposta DVD. Per non ritrovare i soliti limiti specie sui canali posteriori e subwoofer c’è l’originale Dolby TrueHD 5.1 (24 bit), con una generale elevata apertura del soundstage e ricchezza elementi discreti benché al di sotto della soglia reference. Per gli extra c’è il trailer ma anche due supplemeni inediti: colonna sonora isolata AC-3 2.0, ricordi della produzione da parte del produttore Jerry Bruckheimer (7′). Sottotitoli in italiano. Link alla pagina Amazon (parte dell’offerta 2 4K x 30 €).
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