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Giradischi, ampli e diffusori: spendere meno di 5000 euro e vivere felici

giradischi

Abbiamo scelto per voi un giradischi, un amplificatore integrato e due diffusori da stand di eccellente qualità. Costo totale? Poco più di 4500 euro…

Come promesso nei giorni scorsi, dopo il nostro consiglio sul sistema stereo ideale basato su streamer, vi proponiamo un altro terzetto di prodotti incentrato però su un giradischi, con in più un budget totale più impegnativo. Parliamo infatti di circa 4500 euro a seconda delle offerte che si riescono a trovare online; una cifra non alla portata di tutti ma nemmeno “impossibile” che in cambio assicura un’enorme soddisfazione nel caso vogliate dare il giusto risalto alla vostra collezione di vinili.

Come giradischi abbiamo scelto il Rega Planar 6 con testina MM Rega Exact, un’accoppiata da circa 1800 euro dall’invidiabile rapporto qualità-prezzo. Il Planar 6 è stato costruito sull’enorme successo del più costoso e avanzato RP8 ed è il primo giradischi Rega caratterizzato da una base in materiale ultra-leggero creato per l’industria aerospaziale (Tencast 8), racchiuso in un nuovo laminato ad alta pressione sottilissimo e rigidissimo in una finitura grigia scura opaca con bordo lucido. Il Planar 6 è inoltre dotato di un sottopiatto intero in alluminio, un nuovo motore 24V sintonizzato a mano ed abbinato alla sua nuova alimentazione separata NEO e all’apposita puleggia, dotata della cinghia upgrade come standard.

Progettato utilizzando le più recenti tecnologie CAD e CAM 3D, il nuovo braccio RB330 a bordo del Planar 6 è il distillato di 35 anni di esperienza nella progettazione di bracci. Una nuova sede per lo snodo e l’ultima versione dei tubi a redistribuzione intelligente della massa assicurano a questo braccio il minimo numero di punti di risonanza. La grande stabilità, combinata con la frizione quasi nulla del nuovo cuscinetto ad alta precisione, è un altro punto a favore di questo giradischi.


Ora tocca all’amplificatore e abbiamo voluto puntare ancora su un modello Rega come l’Elex-R, integrato solo analogico da 1590 euro (ma online lo si trova anche a poco più di 1400 euro) con una potenza di 72W per canale su 8 Ohm (che diventano 114 W su un carico di 4 Ohm). Chiunque abbia esperienza con gli amplificatori Rega troverà familiare il carattere sonoro dell’Elex-R, che fornisce un suono veloce e agile, ritmicamente sicuro come raramente abbiamo sentito da altri integrati in questa fascia di prezzo.

Una combinazione di timing, ampiezza e dinamica che non passa inosservata, così come quel senso di vivacità ed energia che la maggior parte dei rivali tende a attenuare nella ricerca di una maggiore raffinatezza. La potenza di questo amplificatore non è certo sufficiente a far tremare il pavimento in ambienti molto grandi, ma l’Elex-R è in grado di raggiungere livelli di impatto più che discreti nella maggior parte degli ambienti domestici.

Come già accennato, non ci sono ingressi digitali, ma troviamo uno stadio phono MM di buona qualità e perfetto per un giradischi come il Planar 6. Ci sono poi quattro ingressi a livello di linea, un tape out e un singolo output di preamplificazione, nel caso voleste aggiungere un po’ più di muscoli. Il controllo volume e l’amplificatore usati nell’Elex-R sono stati progettati per superare i problemi associati alle costruzioni standard. Questo design utilizza un chip apposito unito ad un circuito integrato di supporto periferico come micro-controllo e un apposito controllo volume rotante.

L’amplificazione di uscita è stata ideata con lo scopo di sviluppare uno stadio di potenza in Classe A a inseguitore di emettitore. Questo design si basa su una coppia aggiuntiva di transistor di uscita da 150w Sanken Darlington. Il miglioramento tecnico e sonico dovuto all’utilizzo di driver a bassa impedenza è ben noto, ma può comportare elevate correnti statiche nella fase di potenza quando si usa una configurazione a transistor standard. Unendo il driver a bassa impedenza e i transistor Sanken Darlington (con la loro rete di disturbi termici che opera a corrente statica inferiore), questa combinazione forma un inseguitore di emettitore aggiuntivo che emula le condizioni della Classe A con buona stabilità termica.

Per quanto riguarda i diffusori, siamo stati combattuti fino all’ultimo, ma alla fine, viste anche le offerte online (1570 euro contro i 1750 euro di listino), abbiamo voluto premiare i KEF R3, diffusori da stand che offrono a un prezzo molto più abbordabile parte del contenuto ingegneristico e delle prestazioni sonore dei ben più costosi ed elitari Reference 1.

Il caratteristico array di driver Uni-Q di KEF è il cuore di questi diffusori. Anche se può sembrare una singola unità, si tratta in realtà di un design a due vie in cui il tweeter è posizionato nella gola del driver midrange. Non è qualcosa di facile da mettere in pratica, ma una configurazione di questo tipo dovrebbe in teoria migliorare la dispersione e l’integrazione del suono.

Il design Uni-Q è stato continuamente perfezionato da KEF dalla fine degli anni ’80 e questa ultima generazione è la dodicesima. Utilizza un tweeter a cupola in alluminio da 25 mm e un’unità midrange in alluminio da 12,5 cm e presenta numerosi dettagli per quanto riguarda il gruppo motore, la sospensione e la struttura dell’unità di trasmissione per ridurre la distorsione e migliorare le prestazioni rispetto alle versioni precedenti.

I KEF R3 sono diffusori a tre vie con un driver dedicato ai bassi. Una tale configurazione significa che ciascun driver (tweeter, midrange e basso) può essere ottimizzato per funzionare nella sua specifica banda di frequenza e sintonizzato con meno compromessi rispetto a quelli che richiederebbe un’alternativa a due vie. Il driver dei bassi degli R3 utilizza un cono ibrido da 16,5 cm in alluminio/carta che mira a combinare rigidità con buone caratteristiche di smorzamento e con le dinamiche ad alti livelli di volume. La porta reflex posteriore utilizza lo stesso tipo di costruzione flessibile dei KEF LS50, che secondo la compagnia riduce le risonanze e le distorsioni.

La qualità complessiva della costruzione è eccezionale. I modelli della Serie R beneficiano infatti (tra le altre cose) di un nuovissimo processo di produzione della griglia in microfibra. Con un risultato al tatto analogo alla pelle scamosciata, esteticamente ultra sottili ed in tono con il resto dei diffusori, queste nuove griglie finalmente eliminano il classico spesso telaio in MDF che compromette le prestazioni della maggior parte dei diffusori.

La griglia utilizza ben 1.801 fori di precisione per ciascun driver, riducendo così al minimo il tradizionale compromesso tra suono eccezionale e protezione del driver. Rigide, eleganti, ultra sottili, magnetiche, le nuove griglie non sono un semplice accessorio ma un elemento integrante del sistema diffusore e, in attesa di brevetto, rappresentano de-facto il nuovo standard nel design di protezioni acustiche per diffusori audio.

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