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I grandi assenti (audio) al Google I/O 2023

Google I/O 2023

Chi dal Google I/O 2023 si aspettava un nuovo Chromecast Audio o le tanto chiacchierate cuffie Pixel, si metta il cuore in pace. Per ora, infatti, non se ne parla

Visto che il focus principale di AF Digitale verte soprattutto su audio e video, non abbiamo dato grande risalto all’ultima edizione del Google I/O della scorsa settimana, durante il quale il colosso tech americano ha presentato tre novità hardware in ambito mobile (gli smartphone Pixel 7a e Pixel Fold e il Pixel Tablet) e nessuna in ambito audio.

Un po’ una delusione non tanto perché da Google ci aspettassimo chissà quali prodotti hi-end (cosa che la grande G non ha mai fatto), ma perché speravamo in qualche annuncio su prodotti audio che avrebbero potuto fare la differenza considerando la potenza comunicativa e di brand di Google.

Vogliamo più Chromecast

Prendiamo ad esempio la gamma Chromecast. Dopo quasi tre anni lo streamer Chromecast with Google TV, seppur continui a essere una validissima alternativa alla gamma Fire TV di Amazon e funzioni più che bene, non può ancora competere del tutto con le ultime versioni di Apple TV 4K e Nvidia Shield TV a livello di funzionalità, prestazioni e connessioni.


Certo, Chromecast with Google TV costa anche molto meno dei set-top-box di Apple e Nvidia ed è quindi perfetto per chi vuole solo accedere alle app di streaming su un TV vecchio o non smart, ma visto che Google non si è mai fatta scrupoli a proporre anche hardware di fascia alta tra laptop, tablet e smartphone (il Pixel Fold arriverà molto vicino ai 2000 euro), perché non proporre una Google TV sul modello della Apple TV 4K, magari anche in ottica gaming (dove però Google è stata scottata dall’esperienza di Stadia) o più semplicemente per soddisfare gli appassionati che non si accontentano più della solita “chiavetta” HDMI?

Chromecast con Google TV
Chromecast con Google TV 4K

Amazon l’ha fatto con il Fire TV Cube, ma anche Roku e Xiaomi offrono set-top-box sempre piuttosto economici ma più versatili del Chromecast with Google TV. Forse Google, molto attiva nello sviluppo software di Android e Google TV, non ha grande interesse a proporre un prodotto hardware che avrebbe appeal solo per un’utenza ristretta, ma perché non affiancarlo ai due Chromecast with Google TV (che rimarrebbero le soluzioni entry-level di Google) e accontentare anche gli appassionati più esigenti?

Sempre rimanendo in ambito Chromecast, ma con un’ottica completamente diversa sul versante prezzi, vorremmo tanto vedere il ritorno sul mercato di Chromecast Audio in una nuova versione aggiornata e potenziata. Lo streamer audio di Google, lanciato nel 2015 e abbandonato purtroppo dopo quattro anni, ha rappresentato per molti il modo migliore e più economico per svecchiare vecchi amplificatori o speaker attivi rendendoli connessi e per godersi lo streaming audio spendendo circa 40 euro (davvero poco considerando anche il DAC AKM AK4430 al suo interno).

Chromecast Audio
Chromecast Audio

A fine 2015 un aggiornamento aggiunse persino il supporto per l’audio hi-res a 24-bit/96 kHz e per il multi-room, rendendo il Chromecast Audio lo streamer migliore in assoluto come rapporto qualità-prezzo. Un best-buy assoluto che però, con l’uscita dei primi smart speaker Google Home, fu visto da Google sempre più come un prodotto superfluo e quindi abbandonato (lo trovate comunque usato seppur a prezzi non molto convenienti).

Certo, oggi molti più prodotti audio anche economici sono connessi e smart rispetto a quando uscì Chromecast Audio, ma se l’obiettivo è quello di svecchiare un vecchio sistema hi-fi un Chromecast Audio aggiornato al 2023, magari anche con USB, Spotify Connect e un microfono per interagire con Google Assistant, sarebbe una gran bella cosa anche se costasse qualche decina di euro in più rispetto ai 39 euro del modello originale.

Cuffie Pixel? Perché no?

L’altro grande assente che avremmo voluto vedere al Google I/O 2023 e che invece non si è palesato è un bel paio di cuffie Pixel. Non che gli auricolari true wireless di Google abbiano fin qui convinto più di tanto da quando sono stati lanciati nel 2017 (lo stesso vale per quelli di Amazon), ma gli ultimi modelli (i Pixel Buds Pro da 219 euro e i Pixel Buds A-Series da 99 euro) hanno fatto segnare un deciso miglioramento. Per di più i rumor su un primo paio di cuffie Pixel circolano da tempo e quindi si sperava che Google lo annunciasse proprio nei giorni scorsi.

I primi Pixel Buds di Google non saranno certo ricordati per le loro prestazioni audio

Invece, a differenza di quanto fatto da Apple con le AirPods Max (ma anche le cuffie gaming di Microsoft o quelle della gamma Surface sono tutto tranne che disprezzabili), Google non ha ancora a catalogo delle cuffie wireless, che non dovrebbero per forza essere super costose come quelle di Apple, ma potrebbero benissimo sfidare i modelli premium di Bose, Sony e Sennheiser nella fascia dai 300 ai 400 euro, come fanno ora i Pixel Buds Pro che costano come i Galaxy Buds2 Pro di Samsung.

Postilla finale su YouTube Music, il servizio di streaming di Google che, pur non essendo quasi mai citato quando si tratta l’argomento (o comunque non quanto i vari Spotify, Tidal, Apple Music e Amazon Music), può contare su oltre 80 milioni di utenti paganti a livello mondiale, che non sono certo i 210 milioni (sempre paganti) di Spotify ma nemmeno i 16 milioni di Deezer. Ebbene, cosa aspetta Google a proporre qualcosa di meglio dell’attuale stream a 256 kbps (o addirittura a 128 kbps per il piano gratuito)?

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