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Leatherface – Il massacro ha inizio [BD]

Prequel-reboot del franchise nato con lo storico horror Non aprite quella porta di Tobe Hooper, Leatherface – Il massacro ha inizio lascia interdetti per la qualità artistica ma stavolta la sorpresa è nella traccia lossless in italiano. Distribuzione Eagle Pictures

Nel Texas rurale di metà anni ’50 Leatherface segue le infami gesta della famiglia Sawyer, squilibrati assassini che vivono presso una lurida abitazione isolata. Per il giorno del compleanno del piccolo Jedidiah (Boris Kabakchiev) la madre Verna (Lili Taylor) gli ha organizzato una bella festicciola, a base di torta di panna e interiora di animale ma soprattutto una motosega con cui è invitato a fare a pezzi un vicino accusato di rubare i maiali.

In seguito il piccolo Jed è coinvolto dai fratelli più grandi nel convincere estranei a seguirlo, conducendoli verso trappole mortali. In un giorno di ordinaria follia, la sfortunata a cadere in una fossa colma di metallo tagliente e arrugginito è Betty (Lorina Kamburova), figlia del locale sceriffo Hartman (Stephen Dorff). Furioso per il desiderio di vendetta il poliziotto fa rinchiudere Jed in un istituto correttivo, allontanandolo definitivamente dai suoi cari.

Leatherface

10 anni dopo il direttore, che non ha alcuna remora nell’imporre metodi coercitivi sui giovani pazienti, molti dei quali con disturbi mentali, per l’ennesima volta impedisce a mamma Sawyer d’incontrare il figlio. Un’inaspettata escalation di violenza presso il riformatorio aprirà le porte ai segregati: armato e pericoloso, un gruppo di fuggitivi ripara presso un bosco nei dintorni, pronto a vendere cara la pelle mentre Hartman non vede l’ora di fare piazza pulita ma soprattutto sterminare la famiglia di Jed.


A 44 anni di distanza dal capostipite The Texas Chainsaw Massacre – Non aprite quella porta di Tobe Hooper, classe 1974, c’è ancora spazio per lavorare attorno al culto cinematografico di ‘faccia di pelle’? Dopo aver visionato questo prequel viene da chiederselo. L’uomo nero per eccellenza, tanto amato dagli appassionati del gore al livello di Jason Voorhees o Freddy Krueger, brutale maniaco e assassino con la sua potente e lunga motosega ha terrorizzato milioni di spettatori, talvolta anche annoiato.

Leatherface

Sequel e remake si sono succeduti nel tempo, il secondo del 1986 con passaggi memorabili e la presenza di uno strepitoso Dennis Hopper, il notevole rifacimento di Marcus Nispel del 2003, il dimenticabile Texas Chainsaw 3D stereoscopico (2013) sino a giungere al prequel Leatherface – Il massacro ha inizio, vero antefatto dedicato all’iconico personaggio.

Uno script libero da legami col passato su cui si sarebbe potuto mettere in scena qualcosa di realmente shockante. Rimane solo da immaginare cosa ne sarebbe uscito se alla regia ci fosse stato l’ottimo Rob Zombie, mentre alla coppia francese Alexandre Bustillo e Julien Maury si deve un lavoro di maniera con una grossolana quanto troppo misurata invenzione narrativa da parte del misconosciuto sceneggiatore Seth M. Sherwood.

Leatherface

Personaggi tagliati col coltello tra stupidità e becera ingenuità senza troppo soffermarsi a riflettere per rendere più coerente la scena, tirandosi indietro in un paio di momenti in cui calcando maggiormente la mano sul gore (forse) si sarebbero salvate le apparenze: l’esecuzione della cameriera col fucile a pompa viene solo lasciata immaginare, contrariamente a opere non dichiaratamente horror come La notte del giudizio – Election Year, con una raccapricciante sequenza ravvicinata. E pensare che la coppia Bustillo / Maury ha esordito nel 2007 con À l’intérieur, uno tra gli horror-splatter francesi più truculenti degli ultimi anni.

https://www.dvd-store.it/DVD/Blu-Ray/ID-62404/Leatherface-Il-massacro-ha-inizio-V-M-14-anni.aspx

Tecnicamente il compianto Tobe Hooper non è mai stato una cima ma nemmeno ha mai avuto a disposizione i budget investiti per la creazione dei film liberamente ispirati alla sua ‘creatura’ anni ’70, mentre rimane un po’ di amaro in bocca nello scoprire che il produttore esecutivo di questo film porta il suo nome e cognome.

L’unica idea realmente azzeccata è il non mettere subito tutte le carte in tavola, Sherwood va ringraziato per aver lasciato lo spettatore sospeso nel cercare di identificare il giovane Leatherface tra gli appartenenti al gruppetto di fuggitivi, cui è stata modificata l’anagrafe all’ingresso in riformatorio.

Leatherface

Nel cast l’ottima Lili Taylor (L’evocazione – The Conjuring) e Stephen Dorff (Felon – Il colpevole). Con l’opzione per altri cinque film, a fine 2017 i produttori di Leatherface hanno perso tale diritto per aver impiegato troppo tempo nella creazione di questo modesto reboot che difficilmente sarà ricordato dai fan del franchise.

VIDEO

Girato interamente digitale con Arri Alexa a una non meglio precisata risoluzione, presumibile la tipica 2.8K con Digital Intermediate 2K. Formato immagine 2.39:1 (1920 x 1080/23.97p) codifica video AVC/MPEG-4 su BD-50 anche se per un film di soli 88′ minuti più un supplemento di circa 5′ minuti. La qualità delle immagini è subito notevole, con risalto elementi anche in secondo piano e background, senso di tridimensionalità senza cali di resa anche nei numerosi passaggi a bassa luminosità, nelle inquadrature notturne così come in interni.

Leatherface

Tra i numerosi momenti in cui avrebbe potuto essere più fragile la solidità dei frame così come la palette cromatica i minuti che precedono l’insurrezione presso il riformatorio, quando il sadico direttore è in procinto di somministrare il barbaro trattamento dell’elettroshock a uno dei pazienti. Uno spettacolo tecnicamente superiore e una visione che non teme schermi di grandi dimensioni lasciando immaginare risibili differenze con la controparte UHD, peraltro non disponibile nemmeno all’estero.

AUDIO

Tracce DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e inglese, entrambe 48 kHz/24 bit. Nonostante l’ampiezza della risoluzione e una resa teoricamente simile l’ascolto si differenzia notevolmente, almeno in questo caso a favore della versione doppiata. In tal caso il volume è maggiore, capace di porre l’accento sui particolari in secondo piano che risaltano maggiormente dai canali posteriori, migliori anche i dialoghi ben aperti in gamma medio-alta dal centrale.

Leatherface

L’irruenza della motosega accesa ha una marcia in più anche grazie al subwoofer. Una traccia capace di calare immediatamente nella spettrale e rivoltante atmosfera del prologo. La controparte in inglese manca di mordente, a parità di volume d’ascolto con l’italiano a tratti si fatica a comprendere alcuni dialoghi, meno presente anche la sezione rear. Stavolta la traccia in italiano vince per diverse lunghezze.

EXTRA

Se già l’appeal del film non concorre a rendere pregiato il prodotto anche la sezione extra non è esaltante con un misero making of di circa 5′ minuti, davvero troppo breve per meglio comprenderne la realizzazione. Tutta un’altra cosa l’edizione statunitense che offre la visione con finale alternativo (circa 2′ minuti inediti), making of completo di 13′ minuti oltre a 21′ minuti di sequenze omesse dal montaggio finale.

Ai collezionisti ricordiamo che all’interno della confezione Blu-ray italiana, parte della ‘Tombstone Collection’ di Eagle Pictures, è inclusa una card da collezione.

Leatherface

TESTATO CON: Tv Hisense 4K H49M3000, Sony KD55XE9305, UHD player Samsung UBD-K8500

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

Leatherface - Il massacro ha inizio
7,5 Recensione
Pro
Qualità video
DTS-HD MA 5.1 italiano
Contro
Horror sui generis
DTS-HD MA 5.1 inglese limitata
Extra troppo breve
Riepilogo
Prodotto e distribuito da: Eagle Pictures
Durata: 88'
Anno di produzione: 2017
Genere: Horror
Regia: Alexandre Bustillo e Julien Maury
Interpreti: Stephen Dorff, Lili Taylor, Sam Strike, Vanessa Grasse, Finn Jones, Sam Coleman
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: italiano, inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

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