Il Purfi 1ET7040SA è un modulo di amplificazione in classe D di un’azienda che vede al suo interno alcune delle menti più brillanti del panorama Hi-Fi di questi ultimi tempi. Volete i nomi? andate avanti e troverete tutto quello che cercate. Di Purifi abbiamo già parlato qualche mese fa con il test del modulo 1ET400A ed oggi siamo qui, probabilmente in anteprima mondiale, grazie all’italiana Rouge Audio Design, a testare il nuovissimo modulo, 1ET7040SA che sulla carta promette prestazioni ancora più interessanti del fratello minore.
Nonostante il poco tempo a disposizione per l’ascolto, cercheremo di darvi tutte le informazioni possibili riguardo questo Purifi 1ET7040SA e la prima informazioni che vogliamo darvi è che si tratta di un modulo OEM.
“Cosa signifca OEM?”
Molto semplice, è un modulo riservato agli operatori del settore, mente il precedente Purifi 1ET400A potevate compralo addirittura su Amazon per poi sbizzarrirvi come ritenevate più opportuno, in questo caso non sarà possibile. Amici dyers siete avvisati: non potrete mettervi a giocare con i nuovi moduli, ma solamente ascoltarli in qualche realizzazione, nel nostro caso abbiamo provato forse la prima implementazione di questa scheda: lo Studio N8 di Rouge Audio Design.
Purifi 1ET7040SA cosa aspettarci da questo modulo?
Iniziamo dicendo che col Purifi 1ET7040SA avrete a disposizione potenza e capacità di pilotaggio quasi infinite racchiuse in un piccolo chassis (430x300x80mm) che consuma poco di più di una lampadina e che grazie alla sua elevatissima efficienza non raggiunge mai temperatore da “Muzio Scevola”. Insomma, potenza, consumi e spazi ridotti e ottime capacità di pilotaggio. Il sogno di ogni audiofilo e soprattutto di tante mogli di audiofili incalliti che sbraitano per i monoliti destinati a pilotare i nostri diffusori. Questo Rouge Audio Design Studio N8 potreste quasi inserirlo in casa senza che nessuno se ne accorga!
Tanta potenza e bassa distorsione.
Scendendo più nel dettaglio il Purifi 1ET7040SA è un amplificatore finale in grado di erogare una potenza di 250 Watt su 8ohm- 500 watt su 4 ohm ed infine 950 watt su 2 ohm. Il tutto con una efficienza altissima ( 94% @ 500W, 4Ω, 1kHz ), riuscendo ad erogare una corrente di ben 40A. Un aspetto fondamentale in Hi-Fi è la bassa distorsione ed anche in questo caso i dati di targa si attestano su livelli da primato (THD+N: <0.00035% @ 200W, 4Ω, 1kHz ) . Per quanto riguarda l’alimentazione, nella realizzazione di Rouge Audio Design è stata utilizzata la iper collaudata alimentazione switching di Hypex SMPS1200a400 ma ovviamente non è l’unica scelta possibile. Molti staranno già pensando ad una alimentazione lineare ma se si vogliono contenere i costi e mantenere gli ingombri ridotti la scelta dell’alimentazione Hypex SMPS1200a400 ci è sembrata un buon compromesso, in grado di regalare prestazioni di tutto rispetto. Un aspetto molto importante di questi amplificatori è il così detto buffer. Durante il test del Purifi 1ET400A ci eravamo divertiti a fare diversi esperimenti, grazie alla board NCX2 che offre la possibilità all’utente di aggiungere operazionali e regolatori di tensione a componenti discreti. In questo caso per il buffer utilizzeremo la evaluation board Purifi. Il perchè di questa scelta è molto semplice: questo è un modulo nuovo e prima di andare ad effettuare del tuning sulle prestazioni sonore è bene sapere come suona la “base” di questo amplificatore, inoltre la evaluation board è equipaggiata con l’OPA1612 uno dei migliori operazionali da noi provati fino ad ora.
I due moduli Purifi a confronto sopra l’ 1ET7040SAa e sotto l’ 1ET400A.
L’esemplare in nostro possesso è molto semplice: sul retro troverete connettori XLR per i cavi di segnale, un interruttore di accensione vicino alla presa IEC e due morsetti per i diffusori di ottima qualità. Attenzione: qualora decidiate di utilizzare dei cavi RCA la Rouge Audio Design consiglia di utilizzare una board chiamata RCB (Rouge Connection Board) che consente di avere doppi ingressi XLR ed RCA. Si tratta di un modulo passivo realizzato con componenti di qualità, studiato per utilizzare questi amplificatori in RCA senza mortificare le prestazioni audio.
Il frontale dell’apparecchio è caratterizzato da un pulsante per lo stand-by e niente di più. Le dimensioni ed il peso sono molto simili a quelli dello Studio N10 di Rouge Audio e, come da tradizione di questi amplificatori, sono estremamente compatti. Messo a confronto di un Krell KSA 250 fa veramente impressione la differenza di ingombri, pesi e soprattutto consumi anche se c’è da dire che il vecchietto di mr D’Agostino dice ancora la sua.
All’interno dello chassis le due schede mono e le due alimentazioni godono di un layout ben studiato ed un ottimo cablaggio tutto schermato EMC. I cavi AC sono tutti schermati con la calza messa sul ground a stella. Sottolineiamo che il cablaggio è un aspetto molto importante in un amplificatore in classe D e questo è veramente ben fatto.
Vi ricordiamo infine che il Purifi 1ET7040Sa è protetto da sovraccarichi e guasti tramite diversi circuiti di protezione. Tutti i sistemi sono sempre in funzione quando l’amplificatore è alimentato e in funzione.
Le schede all’interno del cabinet sono ben distanziate tra di loro, ma per i puristi intransigenti l’optimum sarebbe sarebbe quello di mettere ciascuna scheda con rispettiva alimentazione all’interno di un singolo cabinet, in modo da migliorare ulteriormente la dissipazione e migliorare anche il crosstalk. Operazione ovviamente disponibile per chi lo volesse e avesse a disposizone un budget superiore.
Ascolti del Purifi 1ET7040SA
Il Purifi 1ET7040SA ci è giunto all’interno di un flightcase tramite corriere. Una volta disimballato, abbiamo utilizzato come pre/dac l’ADI-2 FS della RME tramite connessioni XLR , utilizzando come sorgente lo streamer Argon Audio alternato alla meccanica Audiolab 6000 CDT.
Pe quanto concerne i diffusori abbiamo cercato di mettere in difficoltà il più possibile questo modulo utilizzando una coppia di vecchie e balorde Infinity 9K, delle Bowers&Wilkins 802 prima serie ed infine una coppia di più recenti Wharfedale Linton Heritage.
L’amplificatore ci è arrivato con diverse ore di lavoro all’attivo e quindi senza bisogno di rodaggio. Una volta accesso è cosa buona lasciarlo andare per circa venti minuti dopo di che si possono aprire le danze. Che siano le ostiche Infinity o le più facili e moderne Wharfedale questo Purifi non si scompone mai mantenendo una focalizzazione impressionante. A volumi decisamente oltre le buone regole condominiali questo amplificatore continua a dare potenza restituendo un controllo in basso impeccabile, c’è tutto quello che serve: controllo, articolazione ed estensione. Avete presente l’elicottero di The Wall? beh passa sopra la nostra testa vagando per la stanza offrendo una sensazione di realismo impressionante. Sono calde giornate estive e la voglia di ballare è tanta, così decidiamo di mettere su Around The World dei Daftpunk e Can We live dei Jestofunk (quanti ricordi!) . Alziamo il volume e nei passaggi più complessi a volumi decisamente sostenuti mi guardo con i presenti e rimaniamo sbalorditi per quanta potenza riesca ad erogare questo amplificatore. Eravamo lì,lì per alzare ulteriormente il volume con le Infinity quando il proprietario di casa ci fa cenno di abbassare, stavamo veramente esagerando! Il Purifi 1ET7040SA continua imperterrito il suo lavoro conservando inalterati parametri come controllo, focalizzazione e gamma alta che risulta estesa e trasparente. Ci lasciamo prendere la mano passando per gli Iron Maiden e gli AC/DC e qualunque sia il diffusore messo sotto il divertimento è assicurato. Il Purifi inizia a scaldare, di certo non come il Krell al suo fianco ma vi consigliamo comunque di lasciargli attorno aria.
Non si vive solo di SPL e così passiamo alle voci.
Non solo potenza ma anche eleganza
Diana Krall nella sua The Look Of Love viene riprodotta con profondità, estensione donando autorevolezza e pulizia al messaggio sonoro. Per le voci maschili abbiamo invece scelto Sam McLain e la grande estensione della sua voce dalle note più gravi a quelle più acute è riprodotta con dovizia di particolari. Il nostro amplificatore inoltre non si dimentica inoltre degli strumenti dietro al cantante come l’organo Hammond. Rispetto al precedente modello questo Purifi 1ET7040SA segna un grande passo in avanti, oltre alla maggiore potenza, il suono sembra aver acquisito un’anima: ora è più ricco e armonioso. Parlare di sensazioni è sempre molto relativo ma con questa nuova implementazione il modulo in oggetto sembra aver colmato quella piccola pecca che avevamo segnalato col precedente modello. Ne abbiamo approfittato per inserirlo anche in setup multicanale e goderci il primo storico “Top Gun” ed anche in questo caso il comportamento è stato più che ottimo. A proposito di multicanale una serie di amplificatori di questo genere potrebbero risolvere i problemi di spazio, potenza e consumi di molti appassionati.
Sintetizzando potremo riassumere così le prestazioni di questo amplificatore:
- Distorsione praticamente inudibile (THD+N: <0.00035% @ 200W, 4Ω, 1kHz )
- Rumore di fondo praticamente assente
- Risposta che non cambia anche su carichi ostici
- Alta efficienza caratterizzata da bassi consumi e perdite quasi inesistenti ( 94% @ 500W, 4Ω, 1kHz )
Prezzi e disponibilità dello Studio N8 Rouge Audio Design
I prezzi del Rouge Audio Studio N8 partono da 1.870 Euro Iva esclusa e variano a seconda delle personalizzazioni. Potrete scegliere ad esempio il tipo di connettori, personalizzazioni del cabinet e tanto altro. Ultima curiosità su colori bianco e rosso che riprendono la livrea del logo Purifi in quanto l’ampli nasce come demo dei moduli 1ET7040SA. Considerando le prestazioni e la dotazione il prezzo ci sembra estremamente competitivo.
Bruno Putzeys, Claus Neesgaard, Lars Risbo, Peter Lyngdorf ( di cui abbiamo parlato nel test del Lyngdorf TDAI1120) e tutto lo staff Purifi, hanno segnato un nuovo passo in avanti per quanto riguarda le amplificazioni in classe D.
Sappiate però che la concorrenza non sta certo a guardare e sono in arrivo novità anche da parte di Hypex e IcePower, i due principali competitor di Purifi. Insomma, se non ci saranno ulteriori intoppi riguardanti le forniture di componenti, quest’inverno ne vedremo delle belle. Noi, come sempre, ci prenotiamo per un ascolto.
Buona musica a tutti.
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