Snowden in Blu-ray è un disastro sul versante extra. L’ultimo film di Oliver Stone mantiene invece intatto il fascino della fotografia: nitida, fluorescente e mai banale.
Snowden è uno dei film più importanti dell’anno? Probabilmente sì.
Snowden tratta tematiche così scottanti da consentire un lungo e profondo dibattito? Probabilmente sì.
Snowden è stato recepito come tale? Probabilmente no.
Nelle scorse settimane avevamo ci eravamo già lamentati in questo articolo per la penuria di contenuti extra dell’edizione italiana di Snowden, l’ultima pellicola del tre volte premio Oscar Oliver Stone.
La faccenda era ben più seria del “la copia americana ha tanti extra, quella italiana no”. La sinteticità e privazione di contenuti speciali nel caso di Snowden è ben più grave di una poco accorta strategia economica volta a risparmiare spese di royalty per featurette aggiuntive, o per risparmiare spazio su disco. La mancanza, in questo titolo più di ogni altro, coincide con la deriva sempre più consumistica del cinema attuale. In un periodo di grande splendore cinematografico, in cui fioccano toccanti biopic e pellicole sci-fi che analizzano il rapporto umano con la tecnologia, condurre ad un sano ragionamento post-film sembra una bazzecola. Ma così purtroppo non è. La pur buona accoglienza della critica di Snowden non ha generato alcuna riflessione di massa. Perlomeno non sui più popolari siti web di giornalismo cinematografico.
Lo spettacolo filmico non si è evoluto in una discussione, di fatto equiparando un buon film come Snowden ad un qualsiasi cinecomic, pronto per essere fagocitato, eppure mai sentito e digerito.
Proporlo in sordina, con contenuti speciali tagliati e assenti, non è certo il trattamento che si riserva ad un titolo di punta. E le ripercussioni purtroppo vanno oltre il singolo titolo. La categoria extra sarà sempre più bistrattata e gli spunti di riflessione saranno sempre più delegati ai blogger/youtuber esterni all’industria cinematografica.
Snowden è il ritratto personale e affascinante di una delle figure più controverse del XXI secolo, l’uomo che, rivelando i giganteschi programmi di sorveglianza informatica elaborati dal governo degli Stati Uniti, è ritenuto il responsabile di quella che è stata definita la più grave violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dei servizi segreti americani. Un’opera che racconta in modo inedito la storia di Edward Snowden, analizzando le motivazioni che hanno trasformato un giovane patriota ansioso di servire il suo Paese in un leggendario informatore, ponendo domande provocatorie riguardo a quali libertà saremmo disposti a rinunciare per consentire ai nostri governi di proteggerci.
VIDEO
Il supporto scelto da BIM è il BD50, Blu-ray disc a doppio strato; spiace constatare che qui la capienza è sfruttata solo al 70%.
Le immagini ci sono restituite in Full HD 1080p grazie ad un classico codec MPEG-4 AVC a 24 frame al secondo. Il bitrate si assesta intorno al modico valore di 23 Mbps; tuttavia, grazie ai picchi di 33 Mbps e ad un flusso dati insolitamente elevato nelle sequenze caratterizzate da luci basse, la trasposizione è fedele al girato visto in sala.
Snowden è un film di dialoghi, sotterfugi e meeting: le scoperte non si fanno in una grotta o sul monte Everest ma su larghe scrivanie e comode poltrone illuminate dall’onnipresente luce bluastra degli schermi computer. Oliver Stone e il fidato DOP A. D. Mantle sembra si siano divertiti giocando con le ombre e “sbrilluccicando” le scene con effetti lens flare. Le sagome dei personaggi si proiettano sui teli di proiezione e viceversa. Talvolta è Snowden a farsi piccolo piccolo durante l’interrogatorio in videoconferenza col suo boss/mentore della National Security Agency.
Il quadro appare sempre ben illuminato e contrastato, con sfumature di colore particolarmente armoniose e naturali nelle ombre. Il fotogramma non si sporca massicciamente di bagliori – non alla Star Trek di J. J. Abrams per intenderci – ma è indubbio che Snowden dia il meglio di sé negli interni che non in esterno alla luce del sole. I primi e primissimi piani di Gordon Levitt meditante al monitor sono taglienti e scrupolosi. La composizione di texture, palette cromatica e illuminazione sembra adattarsi alla bianca carnagione dell’attore (il nerd hollywoodiano ha sempre la pelle bianca Ndr.) per regalare una fotografia intrigante, specialmente su due punti.
In primis il filmaker di Wall Street e Platoon non resiste alla tentazione di sfruttare il visino pallido di Levitt per insudiciarlo: l’attore di Looper è immobile sulla sua postazione, quasi fosse un automa, e al contempo è un bagno di sudore. Esattamente come un laptop: fisso, solido e apparentemente imperturbabile anche quando il processore è a 90°C.
In secondo luogo la faccia di Edward, con i suoi occhiali specchianti e le sopracciglia caute, è il riflesso dell’ecosistema in cui abita. Sia che si tratti di bit di dati sparati nell’iperweb che una grigliata notturna alle Hawaii. In questa girandola di colori che irradiano la faccia del nerd a farla da padroni sono il blu e il rosso, l’informazione e il pensiero, l’acquisizione di dati e la digestione di quanto appreso. La traccia qui esaminata è un solido esempio di un girato digitale tecnicamente ineccepibile a livello di forma e contenuto. La frequenza dei fotogrammi è fluida, anche in alcuni segmenti in cui Stone rallenta uno steady shot su Snowden salvo poi velocizzarlo follemente. Anche Il Quinto Potere dedicato a WikiLeaks di Julian Assange utilizzava un simile stile, eppure non era così efficace né così sciolto rivisto in Home Video.
Non manca qualche caso di banding, specialmente quando è la luce bianca a colpire la lente delle cinepresa, o durante le crisi del protagonista. In questi casi, memori dell’esperienza al cinema, è probabile che sia un effetto voluto. Dithering e banding non sono fuori luogo in materia di hacking, compressioni, web ecc. ecc. Alcune aberrazioni sugli sfondi e sui neri, come quando il drone Phantom bianco vola in notturna, sono decisamente dei difetti aggiunti dalla codifica e dal ristretto campionamento cromatico a 8 bit.
AUDIO
La proposta audio veste la lingua italiana e inglese nella codifica DTS-HD Master Audio 5.1, alla profondità di 24 bit con un bitrate medio di 3,4 Mbps. I sottotitoli sono presenti esclusivamente in italiano.
La partitura musicale è estremamente digitale: tante timbriche distorte, sintetizzatori e bassi incubati. L’impianto sonoro qui esaminato vanta una buona esecuzione: il subwoofer è spesso in tensione. Le basse frequenze sono sottotono durante le vicende da ufficio, decisamente più vigorose e tuonanti nei capitoli che vedono il giovane protagonista arruolarsi nell’esercito. Nel secondo atto i tuoni del canale LFE dominano durante le crisi e i colpi di scena.
I panning sono alquanto monodirezionali: ci aspetteremmo di sentire clic fiammanti e flash di fibre ottiche avvolgere le nostre teste (come faceva il DTS: X de La Grande Scommessa Ndr.) e invece la direzione dei suoni è alquanto verticale e centrale. Detto questo, l’implementazione dei retrodiffusori è per buona parte dedita alla riproduzione della partitura musicale in sottofondo e alla dispersione di una serie di microrumori standard (clic, tastiere, fogli che si piegano, l’otturatore delle webcam che si restringe ecc). I dialoghi, anche se come detto prima devono condividere il canale centrale con altri suoni, arrivano chiari e cristallini. Il doppiaggio italico del film è più sofisticato di quanto udito in alcuni trailer; tuttavia è la lingua originale inglese a spremere al meglio il codec lossless nelle sfumature del non-detto e dei discorsi titubanti.
Anche se dinanzi ad una proposta di tutto rispetto, il sonoro di Snowden non ha un concept di base carismatico come fu per Wall Street, Platoon e Le Belve. L’impressione è che il regista e la troupe di ingegneri del suono abbiano voluto realizzare a tutti i costi dei moderni campionamenti, bizzarri e al contempo musicati verso una dinamica dance-techno che manca di un confine definito. Nel tortuoso sentiero alla ricerca della personalità, la colonna sonora di Snowden si è persa, al punto che le uniche note che potreste ricordare a lungometraggio finito sono quelle distese e rilassate di quando Snowden, sorridente, si lascia alle spalle il complesso federale, felice di aver chiuso con quella vita.
EXTRA
Il disco Blu-ray di Snowden è contenuto in un classico case amaray, con doppia cover: una esterna con fascetta rossa superiore e una interna, dove è racchiuso il disco, riportante quattro scatti di scena. Gli extra, tutti estremamente sintetici, sono i seguenti:
- Edward Snowden si racconta
- La parole al regista Oliver Stone
- La parola all’attore Joseph Gordon Levitt
- La parola all’attrice Shailene Woodley
- Spegnete il cellulare: l’appello di Oliver Stone
- Trailer esteso, breve e teaser trailer
Immaginate di dover montare un video su una proficua assemblea di classe. Optereste per un montaggio che preserva sia le discussioni fatte che le decisioni finali o scegliereste una soluzione sintetica che distilla profonde riflessioni come fossero aforismi? I contenuti extra qui presenti sposano malauguratamente la seconda filosofia. I contributi più importanti arrivano da brevi clip, tagliate con l’accetta, che non domandano comprensione. Si pongono invero sì come dogmi.
Finché un attore dichiara banalità come il giorno più bello sul set, il consumatore può anche accettare un montaggio distruttivo. Ma quando si parla di privacy e sorveglianza di massa non ci sono scuse.
Per un’analisi più accurata di questo aspetto vi rimandiamo al nostro editoriale dedicato alle differenze tra la versione italiana e americana.
TESTATO CON: TV Sony 55XD9305, UHD player Panasonic DMP-UB900
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
Fotografia intrigante nella forma e contenuto
Quadro video nitido: notare i primi piani
Colonna sonora generosa sulle basse frequenze
BD50 sfruttato solo al 70%
Manca il lungo Q&A col cast ed Edward Snowden
Colonna sonora accattivante ma dimenticabile
Distribuito da: Rai Cinema
Durata: 135’
Anno di produzione: 2016
Genere: biografico
Regia: Oliver Stone
Interpreti: Joseph Gordon-Levitt, Melissa Leo, Zachary Quinto, Nicolas Cage, Jaymes Butler, Robert Firth, Rachel Handshaw, Rhys Ifans, Ken Thomas, Michael Benz, Shailene Woodley, Tom Wilkinson, Joely Richardson
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Supporto: BD50 (70%)
Aspect Ratio: 2.35:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: DTS-HD Master Audio 5.1: Inglese, Italiano
Sottotitoli: Italiano (obbligatori su lingua originale)
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