Il reboot dell’amato supereroe Marvel arriva in formato Ultra High Definition con master a risoluzione 4K!
In The Amazing Spider-Man il giovane Peter Parker (Andrew Garfield) ha vissuto l’adolescenza nello sconforto della perdita dei genitori in seguito a un tragico incidente, cresciuto dagli zii paterni Ben (Martin Sheen) e May Parker (Sally Field). La curiosità di scoprire di più sul lavoro del padre lo conduce inevitabilmente a introdursi senza permesso alla Oscorp, azienda dove lavorava e svolgeva importanti ricerche di genetica al fianco di un amico ed eminente scienziato: il dottor Curt Connors (Rhys Ifans), da tempo allo studio di un vaccino capace di debellare menomazioni fisiche tramite rigenerazione cellulare.
Fingendosi parte di un team di stagisti, intelligenza e intuito lo conducono in una zona riservata dove viene morso da un ragno geneticamente modificato, assumendo le capacità dell’aracnide. Abbandonati gli occhiali da miope, realizza ben presto di essere dotato di poteri sovrumani con maggiore agilità, forza e potenza fisica, capacità di aderire alle pareti e percezione di incombenti minacce. Da nerd a supereroe il passo è breve: si fabbrica una tuta in spandex, perfeziona uno strumento che spara un minuscolo cavo inventato dalla Oscorp dalle rivoluzionarie caratteristiche fisiche, prende a pattugliare le strade di New York a caccia di criminali senza perdere la speranza di trovare l’omicida dello zio Ben, assassinato dopo una rapina a cui lo stesso Peter ha assistito.
La vita del nuovo supereroe si complica: diviso tra l’amore per la compagna di scuola Gwen (Emma Stone), la collaborazione scientifica che aiuta Connors a raggiungere risultati insperati, la vita quotidiana con zia May a cui nasconde le eroiche gesta da paladino della giustizia. Privo dell’avanbraccio, nonostante le mirabolanti scoperte Connors si convince a non attendere che la ricerca faccia il suo corso, decidendo di inocularsi un siero sperimentale e stimolare così la crescita dalla zona monca. L’esperimento è un successo ma il prezzo da pagare altissimo: un’orrenda mutazione in uomo-lucertola che lo porterà alla folle decisione di trasformare l’intero genere umano in un’imperante specie di potenti e intelligenti rettili. A Spider-man spetterà il compito di evitare l’imminente catastrofe biologica.
Dopo la riuscita trilogia dedicata al supereroe Marvel per mano del regista Sam Raimi, nel 2012 uscì nelle sale il reboot The Amazing Spider-Man a cura del misconosciuto Marc Webb, che aveva unicamente all’attivo l’interessante commedia agrodolce (500) Giorni insieme. Nonostante l’inesperienza in ambito action dimostrò buona mano nella direzione, penalizzato dalla sceneggiatura con una prima parte piuttosto prolissa cui segue una poco interessante e coinvolgente catena di eventi che vedono Lizard a confronto con Spiderman. Uno script poco convincente che portò la durata theatrical a 136 minuti e che al termine hanno ‘pesato’ sul sottoscritto quanto 240 (senza dimenticare che IMDB segnala una versione estesa da 153 min.) per giunta senza essere riusciti a caratterizzare più di tanto almeno i personaggi principali.
The Amazing Spider-Man funziona solo in parte, ebbe discordanti esiti di critica ma seppe raccogliere al botteghino una cifra superiore ai 700 milioni di dollari worldwide contro i circa 230 milioni di dollari di budget. All’epoca dell’annuncio nutrivo più di una perplessità che a distanza di soli 10 anni dall’uscita nelle sale del primo Spiderman di Raimi molti fan sentissero necessità di un reboot, senza trovare migliore spiegazione di quella meramente commerciale. In realtà la produzione era del tutto intenzionata a proseguire la collaborazione col grande regista, che per il futuro Spiderman 4 sperava in un villain interpretato da John Malkovich, ma non fu trovata una storia davvero convincente e il progetto venne abbandonato a favore di un restart per narrare con maggiore profondità il passaggio da adolescente ad adulto del futuro supereroe.
Subentrato Webb, il nuovo regista era desideroso di offrire il punto di vista dell’uomo ragno nel corso delle evoluzioni aeree, sfruttando riprese stereoscopiche in grado di trasmetterne la visuale in prima persona, forte del successo di Avatar 3D di James Cameron dell’anno precedente. Ahimè il risultato finale delle tre dimensioni non fu così entusiasmante.
Diverso regista, diversi interpreti e una rilettura della genesi dell’uomo ragno mantenendosi apprezzabilmente fedeli al fumetto per quanto concesso da uno script fiacco e ridondante, tra masticati meccanismi narrativi senza mai osare davvero un’idea nuova, restituire in immagini qualche guizzo narrativo fuori dal mainstream. C’era da aspettarsi tutt’altro considerando che la storia appartiene a James Vanderbilt, ideatore e collaboratore di racconti ben più interessanti come Truth: il prezzo della verità, Zodiac, Il tesoro dell’Amazzonia, Basic ma anche del modesto Independence Day: rigenerazione.
VIDEO
Ciò che più conta in questa nuova edizione UHD per The Amazing Spider-Man è la provenienza del Digital Intermediate 4K, rara occasione di saggiare la potenza dell’Ultra High Definition quando tutto funziona alla grande all’interno della filiera produttiva, proprio come in questo caso. Dopo una prima edizione Blu-ray Full HD ne seguì una seconda che riportava la dicitura “Mastered in 4K”, lasciando immaginare le potenzialità di tale master a risoluzione 3840 x 2160.
Blu-ray doppio strato BD-66, formato immagine 2.40:1 (HEVC, 3840×2160/24p), la visione HDR-10 palesa da subito una qualità per le immagini da riferimento per profondità neri, differente intensità dei punti luce inarrivabile per il Full HD 8 bit, senso di tridimensionalità e risalto elementi in secondo piano senza perdita di dettaglio anche nei passaggi più bui. Un risultato esaltante per saggiare il livello raggiungibile grazie a un vero master 4K, in questo caso proveniente da girato nativo 5K con Red Epic (fonte IMDB, ndr).
AUDIO
Un vero peccato che la traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali presente sul disco Full HD di The Amazing Spider-Man non sia stata traslata sull’UHD, dove invece ritroviamo la solita AC-3 5.1 canali di buona resa ma troppo indietro e scarna di elementi per sostenere dignitosamente la visione.
Unica via optare per l’originale inglese Dolby ATMOS che già in ascolto Dolby TrueHD (7.1 canali) garantisce una presenza scenica di livello comunque non paragonabile alla codifica a oggetti che fa la differenza, in particolare nella seconda parte del racconto e nello scontro finale tra Spiderman e Lizard in cima al palazzo della Oscorp.
EXTRA
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