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Tidal: arriva lo streaming in FLAC hi-res per 6 milioni di brani

tidal flac

Dopo l’annuncio di aprile secondo cui Tidal avrebbe aggiunto lo streaming di file FLAC ad alta risoluzione al suo catalogo, il lancio è finalmente iniziato e sarà disponibile per tutti gli utenti HiFi Plus nel corso di agosto

Dopo l’annuncio di aprile secondo cui Tidal avrebbe aggiunto lo streaming di file FLAC ad alta risoluzione al suo catalogo, il lancio è finalmente iniziato. Il CEO Jesse Dorogusker ha infatti confermato che gli stream in FLAC con qualità fino a 24 bit/192 kHz sono ora disponibili per gli utenti dell’Early Access Program (EAP) di Tidal su iOS. Nel caso foste uno di questi utenti, basta aggiornare l’applicazione beta e selezionare la qualità Max nelle nuove impostazioni Audio e riproduzione.

La disponibilità dello streaming in FLAC per tutti gli altri abbonati a Tidal e, più precisamente, al piano HiFi Plus da 19,99 euro al mese arriverà ad agosto ed è quindi imminente. Attualmente, Tidal può contare su oltre sei milioni di brani in FLAC hi-res (contro i circa 7 milioni di Amazon Music HD) e sta lavorando attivamente con distributori, etichette e artisti per aggiungere ogni giorno altri contenuti in questo formato. È logico quindi ipotizzare che entro fine agosto questa cifra sarà aumentata.

Va tra l’altro precisato che Tidal ha già oltre 100 milioni di stream FLAC in qualità CD (16-bit/44.1kHz) nella sua libreria per gli abbonati ai piani HiFi e HiFi Plus. Dorogusker non ha invece specificato cosa succederà agli attuali stream in formato MQA che Tidal offre dal 2017 come sua offerta con la massima qualità audio, limitandosi a dire che la piattaforma continuerà a supportare più formati per assicurarsi di avere il maggior numero possibile di contenuti in alta risoluzione.


La tecnologia MQA dovrebbe quindi essere ancora supportata sempre se continuerà a esistere dopo la recente notizia dell’entrata in amministrazione controllata dell’azienda. Dorogusker ha tuttavia dichiarato che Tidal sta scegliendo FLAC come formato preferito per l’audio ad alta risoluzione. “È un formato open source che consente un maggiore accesso agli artisti e ai fan ed è in linea con il sostegno di TIDAL alle piattaforme aperte. Abbinare l’accessibilità alla migliore qualità audio della categoria si allinea direttamente con il nostro obiettivo di consentire agli artisti di gestire attività economiche fiorenti”, ha dichiarato sempre Dorogusker.

E visto che stiamo parlando di audio in streaming in alta risoluzione, non resta che attendere l’imminente annuncio di Spotify per il lancio del suo piano di abbonamento Superpremium di cui abbiamo parlato qui alcuni giorni fa ma che non è stato ancora ufficializzato. Una cosa comunque è certa. Gli amanti dell’audio hi-res non hanno mai avuto così tanta scelta come oggi per ascoltare la loro musica preferita in alta risoluzione.

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