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HTC Vive Cosmos: il nuovo visore VR arriva il 3 ottobre a 799 euro

Vive Cosmos

Il visore VR HTC Vive Cosmos sarà dotato di tracking inside-out, controller completamente riprogettati e pannelli LCD che offrono una risoluzione superiore dell’88%.

Dopo averne rivelato alcune caratteristiche nel mese di giugno, HTC non aveva più fornito informazioni sul nuovo visore VR chiamato Vive Cosmos. Oggi finalmente la casa taiwanese ha scoperto le proprie carte, aprendo i preordini per il nuovo visore al prezzo di 799 euro, con le spedizioni che partiranno il 3 ottobre.

Possiamo definire Vive Cosmos come il reale successore del primo HTC Vive, dal momento che Vive Pro era indirizzato ad ambienti professionali e non a un mercato di massa. Rispetto al predecessore troviamo dunque un’enorme mole di novità e migliorie. Partiamo dai pannelli utilizzati, per i quali si passa dalla tecnologia OLED a quella LCD che garantisce una distanza minore fra i pixel individuali, andando di conseguenza a diminuire drasticamente l’effetto screen-door tipico della prima generazione di visori VR.

I pannelli saranno due, uno per occhio, entrambi con una risoluzione di 1440×1700 pixel per una risoluzione combinata di 2880×1700 pixel, un miglioramento dell’88% rispetto al Vive originale. Refresh Rate e FOV restano, purtroppo, invariati, rispettivamente a 90Hz e 110°. Di poco superiori dunque rispetto alle soluzioni offerte da Oculus ma ancora molto lontani dai 144Hz e 130° gradi di FOV massimo che troviamo su Valve Index.


Design ed ergonomia sono stati completamente rivisitati. Sono state abbandonate infatti le bande elastiche a favore di un supporto in plastica rigida regolabile. Il Flip-up design consente inoltre di passare rapidamente dalla realtà virtuale al mondo esterno alzando semplicemente il visore, senza doverselo togliere completamente. Il comparto audio è affidato a delle cuffie on-ear montate sulle bande laterali che ricordano molto l’accessorio Deluxe Audio Strap per il primo Vive.

Anche il tracking è cambiato drasticamente; HTC ha infatti deciso di seguire la linea tracciata da Oculus con i suoi Rift S e Quest, con un sistema di tracking inside-out affidato a sei sensori ad alto campo visivo montati sul visore stesso. Grazie ad essi il dispositivo supporta il tracking 6DoF (ovvero a sei gradi di libertà). Non sarà dunque più necessario fare affidamento alle stazioni base esterne viste sia su Vive che su Vive Pro.

L’altro cambiamento importante riguarda i controller, ora molto simili agli Oculus Touch Controllers che troviamo su Rift S e Quest. I nuovi controller durante l’utilizzo emetteranno una particolare luce bianca, che aiuterà il visore a tracciarli. Per alimentarli serviranno due batteria AA. Rispetto ai controller del Vive originale troviamo finalmente la presenza delle levette analogiche, che vanno a sostituire il discutibile pannello touch che in passato ha causato molti problemi sia di affidabilità che per quanto riguarda la facilità d’uso.

Altra grossa novità è la faccia anteriore modulare, visto che in futuro sarà possibile collegare a Vive Cosmos particolari accessori che ne espanderanno le funzionalità. Pare che uno di questi, ad esempio, permetterà di collegare il proprio smartphone a Vive Cosmos.

Al momento l’unico accessorio di questo tipo presentato è la External Tracking Mod (non disponibile al lancio), che consiste appunto in una sorta “cover” da applicare sulla faccia anteriore del visore. Questo accessorio permetterà a Vive Cosmos di essere riconosciuto e tracciato dalle stazioni base compatibili con Steam VR (non è ancora chiaro se si potranno usare sia la versione 1.0 che la nuova versione 2.0 delle stazioni stesse). Purtroppo però i nuovi controller inclusi con Vive Cosmos non saranno supportati da questa modifica, e sarà necessario acquistare dei controller secondari pensati per funzionare proprio con le stazioni base. Immaginiamo che i controller di Valve Index saranno compatibili con questa modifica.

Interessante comunque il fatto che HTC non abbia chiuso del tutto la porta ad un sistema di tracking “tradizionale”, ovvero basato sull’utilizzo delle stazioni base esterne. Infatti, per quanto possa essere sviluppato il nuovo sistema di tracking inside-out di HTC, è probabile che la precisione raggiungibile utilizzando dei sensori esterni sia ancora superiore. Già con Oculus Rift S e Oculus Quest abbiamo potuto notare le prime limitazioni dell’inside-out tracking, ovvero un tracciamento non proprio ottimale dei controller quando questi sono molto vicini al visore.

Vive Cosmos sarà inoltre compatibile con l’adattatore wireless già visto con il Vive originale. Questo accessorio, venuto separatamente al prezzo di 345 euro, permette di privarsi dei cavi che collegano il visore al computer per godere di un’esperienza d’uso ancora più immersiva. Per quanto riguarda il software, HTC ha deciso di abbandonare la casa virtuale offerta da Steam VR per abbracciare il nuovo Vive Reality System, un’interfaccia sviluppata da HTC stessa che permette agli utenti di navigare fra le applicazioni di VIVEPORT Infinity. A tal proposito tutti gli interessati hanno tempo fino alle 23.59 del 2 ottobre per preordinare Vive Cosmos e ottenere di conseguenza 12 mesi gratuiti proprio del servizio VIVEPORT Infinity dal valore di 119 euro.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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