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AFmusica: Cassandra Wilson – Blue light ‘til dawn

Interprete assai particolare, voce profonda, quanto mai nera e potente, ha inizialmente preso parte al progetto M-Base Collective, una sorta di New Thing anni ’90, di cui massimo rappresentante è Steve Coleman & Five Elements, un genere avanguardistico piuttosto spigoloso fatto di continui sobbalzi ritmici ed armonici tali da renderlo talvolta quasi indigesto. Presto affrancatasi dal contesto, ha dato vita ad una serie di lavori incentrati inizialmente sul jazz per poi virare su connotati blues, che date le origini – è nata nello stato del Mississippi – le calzano a pennello.

 

CASSANDRA WILSON – BLUE LIGHT ‘TIL  DAWN: IL DISCO

Sapete bene che questa rubrica intende fornire consigli per gli acquisti a prescindere dall’epoca della pubblicazione dell’opera suggerita, d’altronde, se non conoscevate il genere oppure l’artista potreste scoprire delle vere e proprie chicche sonore degne di ben figurare nella vostra collezione; non fatevi ingannare dall’anno riportato sul disco, qualità tecnica ed artistica sono da tempo parecchio elevate anche in lavori di 20 anni fa, talvolta anche molto di più.

Tra l’altro, mai come in questo momento sembra esserci spazio per fare buoni affari acquistando musica fisica piuttosto che liquida, non dico a prezzi proprio stracciati, ma sovente è possibile spendere il giusto per venire in possesso di ottimi lavori.


Tornando al disco ospite di questa puntata, la cantante di cui andiamo a raccontare è probabilmente già nota al pubblico che segue il genere jazzistico più sofisticato, intendendo con ciò produzioni meno commerciali e più di nicchia.

Le canzoni presenti – a parte alcune composizioni scritte dalla Wilson – appartengono ad autori piuttosto diversi tra loro (Robert Johnson, Joni Mitchell, Van Morrison ad esempio) ma la cifra stilistica resta quella, morbida, suadente, carezzevole.

Tra queste, l’iniziale “You don’t Know What love is” (Don Raye e Gene De Paul) – a tal proposito vi consiglio di ascoltare la versione di Sonny Rollins clamorosamente bella presente su Saxophone Colossus, disco iconico di questo immenso sassofonista che dovete avere a tutti i costi –  un pezzo lento dove la chitarra acustica di Brandon Ross e la voce della Wilson si rincorrono in maniera perfetta, pezzo molto ben interpretato complice anche un bel solo di violino ad opera di Charlie Burnham.

La successiva ed irresistibile “Come on in my Kitchen” (Robert Johnson) presenta invece sonorità jazz con un bellissimo contrabbasso suonato da Kenny Davis a sostenere l’impalcatura sonora.

Black Crow” (Joni Mitchell) vede all’opera diverse percussioni alle quali si aggiunge il clarinetto suonato da Don Byron – poliedrico musicista dedito a generi differenti, tra cui il jazz – ed esprime un potente richiamo tribale.

Il brano omonimo – scritto dalla Wilson – è una canzone di rara bellezza, confezionata davvero come il più bello dei regali, presenta sonorità blues dovute sia alla pedal steel guitar suonata da Gib Wharton che dal resto degli eccellenti musicisti coinvolti in questo lavoro.

Insomma, qualsiasi brano incluso in questo notevole disco ha le potenzialità per assumere il ruolo di piccolo capolavoro, eleganza di scrittura ed interpretazione sono costantemente presenti caratterizzando con classe la proposta.

CASSANDRA WILSON – BLUE LIGHT ‘TIL  DAWN: LA QUALITÀ SONORA

A tanta maniacale cura espressa nell’interpretazione, sarebbe quanto meno sciocco non far seguire altrettanta cura tecnica, ed infatti, l’accurata presa di suono rappresenta al meglio la timbrica dei singoli strumenti.

Tutte le registrazioni sono state effettuate presso i Sear Sound Studios circa i quali vi consigliamo di andare a guardare chi siano i loro clienti, capirete il perché di questa scelta ascoltando i loro dischi.

Ad iniziare dalla voce della Wilson, trattata sempre al meglio e ripresa in modo tale da evidenziarne sia la profondità – in qualche caso al limite del baritonale – che le delicate sfumature naturalmente presenti, il rispetto generale della caratteristica vocalità appare davvero raro.

Il contrabbasso è ottimamente ripreso, corde ben spesse e cassa armonica in debita ed opportuna evidenza ne costituiscono i tratti salienti; chitarra altrettanto eccellentemente riprodotta, risonante il giusto ed in concreto molto verosimile, soprattutto l’effetto presenza è molto piacevole.

Un discorso a parte meritano le varie percussioni utilizzate in questo lavoro: chi conosce il vero suono delle conga avrà modo di apprezzarne l’eccellenza della ripresa, per certi versi stupefacente in quanto a veridicità e realismo timbrico, sembra davvero siano presenti nell’ambiente d’ascolto. Dinamicamente elevato anche il tratto percussivo, avvertibile senza problemi ed in grado di far vibrare potentemente le membrane dei vostri diffusori.

Le percussioni più profonde, ottenute da tamburi di maggiori dimensioni, sono realmente devastanti, possenti ed immanenti, invadono lo spazio sonoro con un gradevolissimo e lento smorzamento.

Un vero piacere per le orecchie, utilizzabile tra l’altro per saggiare sia la riproduzione della voce che la risposta in basso del vostro sistema.

CASSANDRA WILSON – BLUE LIGHT ‘TIL  DAWN: EDIZIONI

La presente opera – edita dalla Blue Note – è reperibile sia su CD che su vinile di eccellente qualità, potete scegliere liberamente senza timore che uno dei due formati sia meno valido rispetto all’altro.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

 

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