Se volete allestire un impianto multicanale wireless con la massima qualità audio possibile e senza limitarvi a uno o pochi brand compatibili, al momento WiSA rimane la soluzione migliore
Nella news di alcuni giorni fa sullo stato del mercato dei sistemi hi-fi, scrivevamo che i prodotti wireless stanno conoscendo un’espansione enorme. Il grosso dei numeri, ovviamente, è fatto da speaker, sistemi desktop, cuffie e auricolari, ma volendo si può integrare il concetto di “senza fili” anche a più avanzate e costose soluzioni Home Cinema grazie allo standard WiSA. Non parliamo tanto di aggiungere un subwoofer o due speaker surround wireless a una soundbar, ma di creare da zero un sistema multicanale collegabile a un TV (o a un proiettore) senza alcun cavo tra i piedi, a parte ovviamente quelli per l’alimentazione dei singoli speaker attivi.
Oltre al vantaggio della comodità e semplicità in fase di installazione, un sistema WiSA ha sia il pregio di poter allestire un impianto multicanale con componenti di brand diversi (basta che siano tutti “WiSA ready”), sia di offrire diffusori attivi solitamente di ottima qualità, proprio perché piuttosto costosi e ottimizzati per funzionare al meglio con questo tipo di connettività.
E già che parliamo di qualità audio, ricordiamo che lo standard WiSA funziona nella banda di frequenza 5.2-5.8 GHz (poco congestionata) e assicura una latenza inferiore a 5 ms per sorgenti audio non compresse fino a 24-bit/96kHz. Inoltre, supporta anche i formati audio più evoluti come il Dolby Atmos per configurazioni fino a un massimo di 7.1 canali (o 5.1.2). Se 8 canali non vi bastano, è anche possibile ricorrere a un ricevitore AV compatibile con il quale aggiungere al sistema altri diffusori cablati, in modo da arrivare, ad esempio, a una configurazione 7.1.4 (in questo modo si viene però a perdere il plus dell’assenza dei cavi di collegamento).
Se fino a oggi la sigla WiSA è rimasta pressoché sconosciuta al grande pubblico, è principalmente per tre motivi: prezzi, poca informazione e numero di prodotti compatibili. A dire il vero da qualche anno a questa parte i dispositivi WiSA sono aumentati in modo esponenziale, ma rappresentano comunque un numero molto esiguo se confrontati con TV, speaker, soundbar e ricevitori AV tradizionali. Ci sono comunque diversi brand con a listino prodotti WiSA come Klipsch, Wharfedale, Dynaudio, Bang&Olufsen, System Audio, Enclave, Harman Kardon, Piega e Savant per quanto riguarda i diffusori, mentre per le spoundbar i modelli compatibili sono ancora pochissimi.
Sul versante prezzi è difficile stabilire una media, ma i sistemi Home Cinema e i singoli speaker WiSA sono solitamente piuttosto costosi sia perché offrono questo “plus” a livello di connettività, sia perché parliamo comunque di speaker attivi e quindi con al loro interno un modulo di amplificazione e altri componenti assenti nei tradizionali diffusori passivi. Per quanto riguarda invece la poca informazione, si tratta di un limite comune quando non si ha alle spalle la potenza di fuoco di marketing dei grandi colossi tech. Tra l’altro sono pochi i brand che mettono in risalto i logo WiSA nelle pagine web dei loro prodotti compatibili, tanto che quasi sempre bisogna andare a spulciarsi tutte le specifiche tecniche per trovare un riferimento a questo standard.
Rispetto agli albori dello standard però, le cose sono migliorate anche su questo versante, grazie soprattutto all’uscita a fine 2020 del SoundSend. Si tratta di un dispositivo esterno simile a un set-top-box circolare dal costo di poco più di 350 euro che, collegandosi semplicemente all’ingresso HDMI ARC/eARC di qualsiasi smart TV (o anche tramite ottico seppur con tutti i limiti del caso), permette di interfacciarsi con diffusori o sistemi multicanale certificati WiSA, impostando poi il tutto con la relativa app per mettere a punto il sistema in ogni suo aspetto.
Non che il SoundSend sia un prodotto molto conosciuto al di fuori della cerchia di super appassionati e addetti ai lavori, ma rispetto ai trasmettitori WiSA precedenti questo modello ha semplificato moltissimo le cose e oggi allestire un impianto Home Cinema WiSA è davvero alla portata di tutti. Le soluzioni possibili sono davvero tante. Avete un TV con ingresso HDMI ARC/eARC, non vi basta una semplice soundbar e volete un vero impianto multicanale senza però la scocciatura dei cavi?
Basta acquistare un SoundSend e diffusori compatibili. Si va ad esempio dai Piega Ace Wireless di cui abbiamo parlato qui a un sistema Klipsch formato da quattro o sei bookshelf RW-51M, dal centrale RW-34C e dal subwoofer RW-100SW. Ci sono poi configurazioni ancora più costose di brand come Bang&Olufsen, Dynaudio, Electrocompaniet e Buchardt Audio e, come abbiamo già detto, trovare speaker WiSA “economici” è oggi quasi impossibile e anche allestire un intero sistema con gli speaker Citation di Harman Kardon o con i già citati Klipsch è un’impresa tutt’altro che a buon mercato. Per di più speaker e sistemi multicanale di brand come Axiim, Enclave, Platin e Savant non si trovano in Italia e quindi la scelta si restringe ulteriormente.
Quando parliamo di WiSA, parliamo insomma di soluzioni impegnative da un punto di vista economico soprattutto se dovete partire da zero con l’allestimento di un impianto multicanale, ma resta il fatto che le caratteristiche tecniche di questo standard e l’estrema comodità di installazione rimangono un plus da non sottovalutare e in ogni caso, considerando appunto la qualità media di questi speaker, si è sicuri di allestire un impianto Home Cinema di assoluto livello.
Qualcuno potrà obiettare che la tecnologia DTS Play-Fi Home Theater fa bene o male la stessa cosa di WiSA, incrementando anzi il numero massimo di canali supportati (si può infatti arrivare fino a 7.2.4). In questo caso però il limite più evidente è che solo alcuni TV, speaker e soundar Philips sono compatibili al momento con questa versione evoluta di DTS Play-Fi (non esiste inoltre un dispositivo “universale” equivalente al SoundSend) e, di conseguenza, la scelta di prodotti è molto meno ampia rispetto a quanto offerto dall’ecosistema WiSA.
Dove DTS Play-Fi rimane invece una soluzione preferibile e molto più conveniente a livello di prezzi e scelta di prodotti è nell’ascolto in stereo, ma se il vostro obiettivo è allestire un impianto multicanale wireless con la massima qualità audio possibile (e se ovviamente avete il budget giusto per farlo) e senza limitarvi a uno o pochi brand compatibili, al momento WiSA rimane la soluzione migliore.
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