Il BenQ W1700 arriverà sul mercato a gennaio e promette di essere una piccola rivoluzione per chi cerca un proiettore 4K non nativo a meno di 2000 euro.
Potrebbe essere lui il videoproiettore più appetibile di inizio 2018? Se il prezzo dalle nostre parti dovesse rispecchiare quello in dollari australiani (circa 1650 euro), la risposta è sì. Stiamo parlando del BenQ W1700, VPR che arriverà sul mercato a gennaio e che vanta la solita “certificazione” 4K di molti DLP odierni su cui si può continuare a discutere o meno.
Non ci riferiamo infatti a un videporoiettore 4K nativo, bensì a un classico bovulato il cui prezzo così aggressivo si spiega con l’inclusione del nuovo chip Texas Instruments DLP470TE, un DMD da 0,47’’ con 1920×1080 microspecchi; una risoluzione inferiore a quella del DLP660TE con matrice DMD da 0,67’’ (2716×1528 microspecchi) che conosciamo bene perché integrato in diversi DLP 4K bovulati già disponibili sul mercato.
Per arrivare alla risoluzione di uscita in 2160p, viene utilizzato un sofisticato sistema di traslazione dell’immagine ad altissima velocità che, in questo caso, consente di visualizzare quattro pixel per ciascun microspecchio (contro i due necessari per il DLP660TE).
Siamo proprio curiosi di vedere l’effetto finale di questo nuovo chip presentato a settembre al CEDIA 2017 di San Diego e, per quanto riguarda le altre caratteristiche finora comunicate da BenQ, segnaliamo la ruota colore a sei segmenti (RGBRGB), la copertura dello spazio colore Rec.709 pari al 96%, la luminosità di 4000 lumen, uno zoom 1,2x, supporto al 3D e all’HDR10 e le tecnologie CinemaMaster Video+ e CinemaMaster Audio+ 2.
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