Coco è l’ennesimo esempio di ciò che la Pixar sa fare quando non si “distrae” a sfornare sequel: un film bellissimo, visivamente originale e commovente. Edizione Blu-ray qualitativamente eccellente e ricca di extra se si opta per la Steelbook.
Il piccolo Miguel cresce in una famiglia di rinomati calzolai, mestiere trasmesso di generazione in generazione… ma non è sempre stato così. Il padre della sua bisnonna Coco era un musicista, che però abbandonò lei e la moglie non facendo più ritorno da un tour. Da allora la musica è bandita dalla famiglia, ma nonostante questo Miguel ne è irrimediabilmente attratto e sogna di potersi esibire con la chitarra come il suo idolo, Ernesto De La Cruz, musicista leggendario a cui tutti tributano grandi onori dal giorno della sua scomparsa.
Arriva il giorno dei morti, durante il quale tutte le famiglie ricordano i loro cari, ma Miguel vuole partecipare al concorso musicale del paese, che si svolge la sera stessa, e per farlo ha bisogno di una chitarra: decide così di “prendere in prestito” quella sulla tomba di Ernesto De La Cruz. Appena impossessatosi dello strumento però, Miguel si ritrova magicamente trasportato nel mondo dei morti, dove incontra i suoi antenati e dove ha la possibilità di incontrare il suo musicista idolo.
Coco, a parere di chi scrive, rientra nel filone più pregiato dei film Pixar, quelli più originali e genuini, portatori di un messaggio forte e coraggiosi nel trattare l’argomento più ostico per eccellenza, quello della morte. E lo fa con un film variopinto, narrativamente solido e per la stragrande maggioranza del tempo tutt’altro che plumbeo o funereo, ma con una celebrazione della famiglia e dei legami che anche la morte non può spezzare, in cui la musica gioca un ruolo fondamentale. Si ride, si rimane a bocca aperta per le trovate visive e ci si commuove come non succedeva dall’incipit di Up. Bellissimo.
VIDEO
Come sempre quando ci troviamo di fronte a un nuovo film animato Pixar la qualità è alle stelle, e Coco non fa eccezione, rappresentando quanto di meglio il supporto HD sia in grado di fare su tutti i versanti, dalla definizione alla resa cromatica. Il dettaglio è strabiliante tanto che osservando alcune superfici e particolari delle location ci si potrebbe benissimo convincere di star osservando un film girato dal vivo, merito questo della bontà della CGI, ma che il Blu-ray restituisce appieno.
Purtroppo, come chi è passato al supporto UHD sa già, Coco non è stato distribuito nel nostro Paese nel nuovo formato e quindi per i possessori di hardware 4K rimane il rammarico di non potersi godere il film al top assoluto: ricordiamo infatti che sebbene Coco sia stato renderizzato a risoluzione 2K, la color correction è stata effettuata con l’ausilio del Dolby Vision (l’UHD americano però è in semplice HDR10) e questo avrebbe probabilmente reso le sgargianti luci del mondo ultraterreno e il variopinto mondo del film ancora più spettacolare dal punto di vista cromatico. Speriamo che il recente “sdoganamento” di alcuni titoli Marvel induca Disney a distribuire anche i prossimi film Pixar nel nostro Paese in UHD.
Detto questo, la resa visiva di Coco in Blu-ray è fantastica e non c’è alcun motivo valido per non accaparrarselo in questo formato.
AUDIO
Anche Coco segue l’ultimo gradito trend in casa Disney per quanto riguarda l’audio, proponendo l’italiano in un Dolby Digital Plus 7.1 che si è rivelato foriero di soddisfazioni. Trattandosi di un film con molte parti con la musica protagonista, l’ascolto è molto dinamico e coinvolgente sin dai primi minuti, offrendo anche la consueta cura nel posizionamento degli effetti sonori che da sempre caratterizza i mix audio della Pixar.
Sebbene non vi siano scene con effetti particolarmente fragorosi, alcune scene sono in grado di mostrare anche un buon margine di aggressività (i ruggiti dello spirito guida e le sue acrobazie in volo) che portano il canale LFE a intervenire e tutti gli altri ad intervenire con panning ben disegnati nello spazio sonoro, complice il surround “esteso” a 4 canali.
Le sorprese arrivano confrontando la nostra traccia con l’originale inglese (proposta in DTS-HD Master Audio 7.1 e High Resolution 5.1) che nonostante la codifica sulla carta superiore, offre vigorosità e impatto generale leggermente inferiore rispetto all’italiano, che sale quindi sul podio. Ennesima dimostrazione che, se dotata di un datarate adeguato come in questo caso, la codifica Dolby Digital Plus può rivelarsi una valida alternativa alle più ingombranti tracce lossless.
EXTRA
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