Il racconto del primo reggimento di colore e del più giovane colonnello dell’Unione che lo comandò nell’epico Glory del 1989. UHD Sony Pictures HE
Glory racconta della guerra civile americana e del giovane capitano dell’Unione Robert Gould Shaw (Matthew Broderick), che rientra nella natia Boston dopo essere rimasto ferito in battaglia.
Su pressione di politici locali nel medesimo frangente viene istituita la prima compagine di soldati afro-americani e Robert accetta l’incarico del comando, diventando il più giovane colonnello nordista.
Esorcizzate le iniziali preoccupazioni del governo nei confronti di uomini neri armati, il 54° Reggimento Volontari del Massachusetts prende forma tra mille difficoltà legate a individui analfabeti, senza cultura ed ex-schiavi. Ad accompagnare l’avventura di Robert gli amici d’infanzia Cabot Forbes (Cary Elwes) e il nero Thomas Searles (Cary Elwes). La severità dell’addestramento non è però l’unico ostacolo da superare per uomini malvisti e mal considerati a partire dal colore della pelle.
Dopo essere riuscito tra grandi difficoltà a ottenere vestiario e armi dalla sussistenza, Shaw si rende ben presto conto di essere parte di una compagine di soldati unicamente di facciata, che difficilmente vedrà il campo di battaglia. Approfittando delle debolezze del diretto superiore, assieme a Forbes ottiene di misurarsi ripetutamente col nemico.
Guadagnato il rispetto sul campo nel luglio del 1863 il 54° si unisce ad altri reggimenti nella Carolina del Sud sotto il comando del generale George Strong, per la presa di Fort Wagner a Morris Island, presso la città portuale di Charleston.
Con alle spalle tanta televisione e la sola opera su grande schermo A proposito della notte scorsa del 1986, il regista Edward Zwick 3 anni più tardi portava in scena l’epica del più giovane colonnello dell’Unione Robert Gould Shaw. Sceneggiatura di Kevin Jarre (Rambo 2, Tombstone) ispirata a elementi biografici ma soprattutto alle lettere che l’ufficiale scriveva con costanza alla famiglia durante la guerra.
Anche se la scelta di Matthew Broderick a impersonare Shaw trovò parecchi detrattori, il giovane attore restituì molteplici umane sensazioni facendo affiorare la fragilità legata all’inesperienza dei galloni, connotando con viva personalità lo storico personaggio. Per Zwick fu il momento di dimostrare piglio artistico e direttivo, privilegiato nel raccontare l’epopea di Shaw con uno stuolo di grandi attori tra cui spiccano Morgan Freeman e Denzel Washington, che a ragione guadagnò l’Oscar quale miglior performance da non protagonista.
Suggestivo nelle sequenze belliche, anche il cinematographer Freddie Francis (Dune di David Lynch) portò a casa il riconoscimento dell’Academy e una terza statuetta venne assegnata per il miglior suono. Il lavoro di Francis fu volto a concertare la luce su molteplici campi di battaglia in cui si misuravano nordisti e sudisti ma anche le tensioni razziste tra bianchi e neri, illuminando anche e soprattutto il profondo divario generato da ignoranza e diffidenza tra uomini divisi dal colore della pelle.
Glory non è esattamente un film hollywoodiano dati i temi forti tra politica e intrallazzatori, razzismo e follia della guerra che non fa sconti a nessuno. Anche per questo fu una grande scommessa economica con 18 milioni di dollari di budget, puntando su grandi attori in ruoli complessi e potenzialmente lontani da formule vincenti al botteghino.
Doveroso omaggio al contributo dei soldati di colore nella guerra civile americana, forse lo spettacolo avrebbe potuto rivelarsi ancor più intrigante se raccontato attraverso di loro. Avrebbe avuto valore aggiunto far passare il racconto attraverso il punto di vista dei neri, come guardavano ai loro comandanti bianchi invece che muovere unicamente attraverso gli occhi di Shaw.
Il regista dal canto suo opera in misura corale pur restando concentrato a narrare la biografia del militare colpendo nel segno. Alla stregua di altre opere anche più blasonate come Gettysburg e Gods & Generals, Glory – Uomini di gloria accompagna lo spettatore per uno spaccato di una delle tante sanguinose pagine della storia americana da cui è difficile uscire indifferenti.
VIDEO
Scan 4K nativo della pellicola 35 mm a sensibilità 125 e 400 ASA, aspect ratio originale 1.85:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100. Già la precedente versione “Mastered 4K” su Blu-ray FHD vantava una performance tecnica di primissimo piano e la pubblicazione UHD consegna l’opera definitivamente alla storia.
La grana è costante e parte integrante del racconto, coi 400 ASA chiamati evidentemente in causa nei passaggi più bui tra cui il girato notturno per gli accampamenti militari ma la resa non è da meno in particolare nell’attacco all’imbrunire a Fort Wagner con gli ultimi concitati istanti all’interno del fortino a notte fonda.
HDR-10 wide color gamut con eccellente palette cromatica, neri profondi, il senso di tridimensionalità resta limitato per la complessità del girato e dei negativi benché spicchino comunque particolari in secondo piano e in background. Una pubblicazione 4K cogliendo da subito la sensazione che la produzione Home Video abbia prestato la massima cura nel rispetto del lavoro di Freddie Francis e Zwick.
AUDIO
Sorpresa per l’italiano con una traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali (16 bit) ma relativamente brillante. Le scintille non sono così coinvolgenti ma la forma sonora offerta alla colonna italiana dell’epoca resta interessante, non tanto per l’elevata dinamica quanto per la presenza scenica nel suo complesso. Gli elementi direzionali e le transizioni soniche restano al confino di un ascolto dignitosamente esaltante.
Superiore l’originale Dolby ATMOS con elementi più freschi ed efficaci, passaggi panning e una pressione sonora che nel complesso fa la differenza in primis nella fase di apertura nel corso della battaglia di Atietam, nell’assalto finale al bastione confederato ma anche nella pesante scaramuccia tra sudisti e il reggimento di Shaw per la zona boschiva nella seconda parte. Qui i colpi di moschetto e quelli di artiglieria hanno forma e contenuto che investono l’ascoltatore con coerente possenza e non mancano di far sobbalzare sulla poltrona.
EXTRA
Il disco UHD include versione del film a risoluzione 1080p (solo in inglese Dolby Digital 2.0) ma con un esaustivo commento picture in picture in compagnia di Wdward Zwick, Mogan Freeman e Matthew Broderick.
Ciascuno entra nel dettaglio della scena e del proprio personaggio offrendo un approfondito dietro le quinte che farà la gioia del collezionista con tanto di sottotitoli in italiano. Sullo stesso disco è incluso anche il trailer originale del film a 1080p.
TESTATO CON: Tv OLED Panasonic TX-55GZ1500E, UHD player OPPO UDP-203 e Samsung UBD-K8500/ Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4
Blu-ray UHD disponibile su DVD-Store.it
Dolby ATMOS inglese
L'extra picture in picture
Scan 4K negativo originale
HDR-10 wide color gamut
Durata: 122'
Anno di produzione: 1989
Genere: Bellico
Regia: Edward Zwick
Interpreti: Matthew Broderick, Denzel Washington, Cary Elwes, Morgan Freeman, Jihmi Kennedy, Andre Braugher, John Finn, Donovan Leitch Jr., JD Cullum, Alan North, Bob Gunton, Cliff De Young, Christian Baskous, RonReaco Lee, Jay O. Sanders
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Supporto: BD 100 + BD 50
Aspect Ratio: 1.85:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio: Inglese Dolby ATMOS; Italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo DTS-HD Master Audio 5.1; Ceco, ungherese, polacco, portoghese, catalano, portoghese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: italiano, inglese, arabo, cinese, ceco, danese, olandese, estone, finlandese, francese, tedesco, greco, ungherese, giapponese, coreano, lituano, norvegese, polacco, portoghese, portoghese-brasiliano, romeno, russo, slovacco, spagnolo, catalano, svedese, tailandese, turco
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