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IFA 2020: ancora proiettori a tiro ultracorto con i BenQ V6000 e V6050

BenQ V6000

A IFA 2020 si sono rivisti i proiettori DLP 4K-HDR con ottica a tiro ultracorto BenQ V6000 e V6050, attesi in Italia a novembre a 3999 euro

Dopo le novità annunciate da Samsung e Optoma a IFA 2020, anche BenQ ha presentato a Berlino i suoi nuovi proiettori 4K UST con ottica a tiro ultracorto, una tipologia di prodotto che mai come nell’ultimo anno ha dimostrato di essere particolarmente vivace. I BenQ V6000 e V6050, che si differenziano solo per il diverso colore (grigio il primo e nero il secondo), erano già stati svelati a marzo (seppur con nomi leggermente diversi) e arriveranno in Europa a novembre a un prezzo di listino di 3999 euro, che bene o male è diventata la cifra standard per questo tipo di proiettori.

Per entrambi i modelli BenQ ha scelto la classificazione Laser TV, ma a differenza di Hisense (che utilizza la stessa terminologia) i V6000 e V6050 non comprendono lo schermo, che andrà quindi acquistato a parte. Si tratta di proiettori DLP vobulati che, partendo da un DMD da 0,47’’ con 1920×1080 microspecchi, sfruttano la tecnologia XPR (eXpanded Pixel Resolution) per arrivare alla risoluzione Ultra HD visualizzando quattro pixel per ciascun microspecchio. Non un 4K nativo insomma, ma visto il prezzo non ce lo aspettavamo nemmeno.

BenQ, così come Samsung e Optoma per i loro due ultimi VPR, ha optato per una sorgente luminosa laser con fosfori, qui accompagnata da una ruota colore a quattro segmenti RGBY. La luminosità di picco è data a 3.000 ANSI lumen e la durata della sorgente luminosa si attesta attorno alle 20.000 ore, che corrispondono a 4,15 ore al giorno per 13 anni. L’ottica a tiro ultracorto ha un rapporto di tiro pari a 0,252:1 ed è possibile proiettare un’immagine da 70 fino a 120 pollici posizionando il proiettore a partire da una distanza dallo schermo di circa 50 cm.


Per facilitare le cose su questo versante, BenQ ha inserito nel lato posteriore dei proiettori un sistema con due bracci estraibili che servono sia per allineare correttamente il prodotto alla parete, sia per misurare la distanza necessaria a riempire le varie dimensioni dello schermo che si intende abbinare al proiettore.

Passando alle altre specifiche tecniche, troviamo, oltre al supporto per il 3D tramite occhialini attivi (non compresi nella confezione), una copertura del 98% per lo spazio colore DCI-P3 grazie al filtro colore CinematicColor DCI-P3 e il supporto a HDR nei formati HDR10 e HLG. I materiali non in Ultra HD vengono upscalati in 4K tramite la tecnologia Pixel Enhancer 4K, mentre l’elaborazione del movimento è affidata al Motion Enhancer 4K. Per quanto riguarda la rumorosità, si va da 34/29 dBA (luminosità normale/Eco con XPR off) a 37/32 dBA (con XPR on).

Come per il nuovo proiettore UST Optoma, troviamo anche qui un sistema audio stereo integrato in stile soundbar chiamato treVolo con una potenza complessiva di 20W. A livello di connessioni i BenQ V6000/V6050 offrono due ingressi HDMI 2.0b con HDCP 2.2 (uno dispone di ARC), due porte USB 2.0 e una porta UDB 3.0, un’uscita audio digitale ottica e una porta RS232. Infine, per proteggere gli occhi in caso di allineamento con il laser, i proiettori si spengono/riaccendono automaticamente in presenza di oggetti davanti all’ottica grazie al sensore Eye Protection Motion Sensor.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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