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Indiana Line is back! La parola a Marco Visonà

Indiana Line
Fonte: Indiana Line

In questo folle periodo è successo di tutto. Tra le altre cose, uno stop della produzione dello storico marchio Indiana Line. Ora le cose sono tornate alla normalità. Abbiamo colto la palla al balzo per scambiare quattro chiacchiere con Marco Visonà.

Alzi la mano chi di voi, soprattutto i “meno giovani” nella loro carriera di audiofili incalliti non hanno posseduto o quantomeno visto e toccato con mano da qualche amico i diffusori Indiana Line. In questa breve intervista che ha come protagonista Marco Visonà ripercorreremo la storia del brand e butteremo un occhio verso il futuro.

Abbiamo assistito ad uno stop della distribuzione di Indiana Line ed ora le cose pian piano sembrano riprendere verso la normalità. Cosa è successo ad Indiana Line in questi mesi?

In questi ultimi anni il marchio aveva osservato uno sviluppo esponenziale dei mercati esteri, in particolare in Est Europa, e questo aveva portato gli equilibri di Coral electronic ad un bivio: ridurre gli impegni o espandere la struttura per poter tenere il passo del mercato. In quel momento il nostro principale distributore europeo, Audio Klan, si è fatto avanti con la volontà di sviluppare il marchio, che conosceva ed apprezzava da tempo a livello internazionale. Audio Klan è una struttura distributiva con base in Polonia, solida (25 milioni di Euro di fatturato lo scorso anno), a conduzione familiare, molto seria e gestita prima di tutto da amanti del mestiere che fanno più che da meri investitori. L’accordo è stato quasi automatico tra due realtà molto simili: Audio Klan ha acquisito il marchio, ponendo tra le condizioni vincolanti dell’accordo che Coral electronic, nella persona del titolare il Sig. Musso e con la mia collaborazione, continuasse a prendersi cura in esclusiva della progettazione e sviluppo dei prodotti, qui in Italia.

La rete di vendita Nazionale è stata mantenuta tal quale, attraverso la costituzione di una distribuzione a mia cura e gestione, in virtù del fatto che già occupavo la posizione di CEO in Coral ormai da dieci anni.


Abbiamo esternalizzato la logistica e l’assistenza, vero fiore all’occhiello di Indiana Line, a Bologna, per essere più centrali sul Paese, presso Suono e Comunicazione, che opera da molti anni, ancora una volta rivolgendoci a persone che lavorano da una vita nel settore con amore e passione.

Ora i nostri problemi interni sono risolti, siamo nuovamente operativi e scalpitanti. Purtroppo c’è da fare i conti con tutto quello che ci circonda, e in economia non vale certo il detto “mal comune mezzo gaudio”: se il problema è nostro possiamo risolverlo, ma se è generale le soluzioni sono molto più difficili da raggiungere.

Fonte: Indiana Line

Indiana Line fa compagnia agli appassionati da tanti anni. Vuoi spiegarci come è nato e come si è evoluto il vostro brand?

La storia di Indiana Line è la storia del settore Hi-Fi in Italia degli ultimi 45 anni.

Comincia con una azienda, la Selectra, detentrice del marchio Revac, che decide di importare in Italia un prodotto americano, caratterizzato dall’altissimo rapporto qualità/prezzo, il marchio di diffusori Utah.

All’epoca importare un diffusore significava essenzialmente importare le parti, e far fare i mobili sul posto, molto meno costoso che importare i prodotti finiti. Pur dovendo rispettare rigidi protocolli produttivi, per molti marchi statunitensi dell’epoca nascono così tutte le varianti di colore, finitura e talora forma, che si riscontrano in uno stesso modello venduto in Italia, Francia o Giappone fino ai tardi anni ’70.

Ad un certo punto Utah non riesce più a mantenere i prezzi nel suo Paese d’origine, e fallisce. In Italia la Alcor, che ha rilevato il testimone da Selectra, decide di continuare la produzione, che aveva un buon riscontro. Continua ad importare le parti ma sviluppa e produce in Italia nuovi diffusori, scegliendo come nome Indiana Line per una forma di rispetto verso il marchio d’origine: lo Utah è la regione degli USA dove maggiormente si concentra la presenza delle tribù indiane, perciò da Utah si è passati ad Indiana Line.

Nel 2007 Coral è subentrata ad Alcor, ed ha potuto arricchire Indiana Line col suo know-how trentennale di produttore di altoparlanti.

Ora abbiamo acquisito una impostazione di mercato più internazionale ed abbiamo una capacità di progettazione e sviluppo moltiplicata rispetto a prima. A livello di coinvolgimento emotivo, credo che il dispiacere di aver perso una proprietà italiana possa essere compensato dal fatto che Indiana Line è ancor più Italiana oggi, dato che sempre più figure professionali locali si aggiungono alla struttura, che è rimasta totalmente in Italia, e che grazie all’impegno della proprietà in questo senso produrrà nuovi ed eccitanti sviluppi nella scia di quanto fatto fino ad oggi, magari recuperando alcuni elementi che hanno caratterizzato la nostra storia in passato.

 

La serie Diva. Fonte Indiana Line

Da sempre Indiana Line offre diffusori dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Qual è il segreto per riuscirci?

La chiave per questo risultato si chiama ottimizzazione.

Ottimizzazione prima di tutto dei fornitori. Un diffusore della linea Tesi riceve parti da 25 diversi fornitori, e molti di questi lavorano con stampi e materiali forniti da noi, quindi in esclusiva.

Ottimizzazione delle parti: produrre su proprie specifiche gli altoparlanti porta ad utilizzare filtri crossover più semplici, perché molte problematiche sono state risolte già a monte.

Ottimizzazione delle scelte estetiche: contenere il numero di finiture permette di fare numeri più grandi dei singoli modelli ed ottenere prezzi migliori dai produttori. Ad esempio, già anni fa abbiamo rinunciato a produrre subwoofer diversi per ogni linea di diffusori: ci siamo concentrati su una sola finitura per modello, incrementando notevolmente i numeri e abbattendo i costi finali.

Infine, ottimizzazione dei processi commerciali: avere alleggerito la nostra struttura di vendita della parte legata all’estero, ci porta ad essere molto più presenti verso i nostri rivenditori Italiani, che abbiamo a loro volta ottimizzato, mantenendo chi come noi ama e crede nel marchio.

La serie Tesi Fonte: Indiana Line

Avete iniziato con l’hi-fi e poi pian piano vi siete aperti al mondo dell’audio video. Oggi le soundbar e più in generale le soluzioni smart attirano sempre più appassionati. Avete intenzione a breve di cimentarvi in qualche progetto del genere?

Tornando al nostro mantra, ottimizzazione, devo ammettere che, pur essendo attenti agli sviluppi in senso orizzontale del nostro mercato, noi ci sentiamo prima di tutto “altoparlantari”, ci piace dedicarci a quello che pensiamo di saper fare bene e che pensiamo suoni bene al di là delle mode più o meno passeggere, e non invadiamo settori che non sentiamo come parte del nostro DNA. Ciò non toglie che stiamo attenti a tutte le evoluzioni del mercato e sicuramente settori come altoparlanti attivi, wireless o a comando vocale sono attentamente valutati e considerati.

I subwoofers Fonte: Indiana Line

 I nostri lettori ci chiedono sovente con quali elettroniche interfacciare i diffusori Indiana Line, avete dei consigli in merito?

Quando ci viene posta questa domanda, molto spesso devo dire, l’anima del professionista deve prendere il sopravvento su quella dell’audiofilo: se io consigliassi una elettronica piuttosto che un’altra, non farei un buon servizio all’appassionato, perché la mia conoscenza dei prodotti sul mercato non può che essere limitata alle mie esperienze personali, che per quanto vaste possano essere, sono sempre limitate al mio gusto e alle mie necessità professionali.

Per assurdo, preferiamo provare e sviluppare un altoparlante con un amplificatore mediocre piuttosto che con un’eccellenza, perché il nostro diffusore dovrà suonare bene con più elettroniche possibili! Invito sempre gli appassionati a rivolgersi ad uno dei tanti rivenditori specializzati che ancora esistono in Italia, che conoscono il nostro prodotto e quello che ci si può mettere insieme. Per la ricetta della carbonara perfetta vi rivolgereste al Sig. De Cecco o a Carlo Cracco?…

La serie Nota Fonte: Indiana Line

Qualche novità o iniziativa che a breve vedremo sul mercato?

A breve uscirà il centrale della linea Tesi in finitura noce, Tesi 761L. Stiamo poi pensando ai prodotti per la stagione 2022-2023, dove avremo una nuova linea che si aggiungerà alle tre classiche, e probabilmente un revamping, se non proprio un restyling, di una delle nostre linee attuali.

© 2021, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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