Luxman nasce nel 1925 in concomitanza con la nascita delle trasmissioni radiofoniche. Sul sito stesso del brand si legge che: “Le persone tendono ad aprire la mente alle cose naturali e reagiscono negativamente a quelle innaturali. Il suono naturale, privo di colorazione, sviluppa un’intimità tra la musica e l’ascoltatore”. A quasi cento anni dalla sua fondazione Luxman è ancora nei cuori degli appassionati di alta fedeltà.
Oggi parleremo del Luxman LX-380 ma prima un piccola premessa. Luxman, nel corso degli anni, ha sviluppato tantissime tipologie di prodotti. Alcuni entrati nella storia, io stesso non posso che non ricordare la mia prima amplificazione “seria”: il preamplificatore C1000 ed il finale M4000 opera del mitico Tim De Paravicini, un occidentale alla corte dei uno dei più grandi brand giapponesi. Attualmente la produzione Luxman è più viva che mai, e spazia da amplificatori a stato solido in classe A e AB, amplificazioni valvolari, sorgenti analogiche e digitali oltre a diversi tipi di accessori e chissà cosa succederà nel 2025! Se ve lo state chiedendo, la risposta è: “No!” Luxman realizza diffusori, al contrario di Onkyo di cui abbiamo parlato pochi giorni fa. Oggi vogliamo focalizzare la nostra attenzione sugli amplificatori valvolari che a tutt’oggi nonostante le perplessità di alcuni, ancora riscuotono tanto successo da parte di diversi appassionati. A proposito di valvole, in questa intervista a Yunichi Yamazaki (CEO Triode Corporation) , parliamo proprio delle valvole ai tempi dei transitor e, se ancora non l’avete fatto, vi consigliamo di leggerla. La Luxman attuale può contare su una filosofia progettuale no comprimise che basa la sua produzione su due fattori fondamentali: qualità e buon rapporto qualità prezzo. Attenzione, parliamo sempre di prodotti hi-end che richiedono un esborso importante ma decisamente interessante rispetto ai principali competitor. Luxman non basa la sua produzione su grandi numeri, bensì sulla qualità, quindi se vorrete avere un elettronica Luxman potrebbe succedere di dover avere un minimo di pazienza, che verrà sicuramente ricompensata dai risultati ottenuti. A questo punto però immergiamoci nel mondo delle valvole di casa Luxman ed andiamo a vedere più da vicino il Luxman LX-380.
Luxman LX-380: tra futuro, presente e passato.
Il Luxman LX-380 in un batter d’occhio ci catapulta in tempi ormai passati, tempi in cui gente del calibro di Tim De Parravicini, chiuso nel suo laboratorio, pensava a come strabiliare l’agguerrita concorrenza nipponica e non a suon di schemi ed idee innovative.
Il Luxman LX-380 è un elegante signore con configurazione push-pull, in grado di erogare una potenza di 20W + 20W (6Ω), 18W + 18W (8Ω), 14W + 14W (4Ω). Potenze sicuramente limitate ma che abbinate ad i giusti diffusori sapranno donarvi il giusto brio e tantissima raffinatezza. Ricordo ancora quando tantissimi anni fa ascoltai le Klipsch Belle pilotate da un delizioso amplificatore con le 2A3, rimanendo sorpreso dal risultato finale, ma questa è un’altra storia che vi racconterò un’altra volta.
Per quanto riguarda i tubi utilizzati, troverete le 6L6GC(×4), e le ECC82(×3). Avrete la possibilità di agire sui toni tramite un sofisticato sistema e potrete utilizzare il tanto amato/odiato loudness. Per quanto riguarda il volume il Luxman LX-380 può contare sul sistema LECUA, definito sullo stesso sito del produttore come “proprietary computerized control attenuator” che punta tutto sul minor degrado possibile del suono tramite l’utilizzo di una regolazione con ben 88 step. Gli appassionati del brand lo avranno già visto sullo splendido Luxman L-590AX.
Oltre ai classici ingressi linea avrete a disposizione un ingresso Phono MM/MC realizzati con semiconduttori di ottima qualità. Sul pannello frontale è presente un pulsante, un tempo dato per scontato ma che oggi difficilemente si vede: parliamo del filtro subsonico, che eviterà ai vostri woofer di andare a spasso per casa con i dischi più malconci della vostra collezione. Il Phono di questo Luxman è anche comprensivo di un pulsante per switchare in mono è godervi un bell’ascolto di quel disco di Blue Train di John Coltrane, rigorosamente in mono.
Vintage si ma senza dimenticarsi della praticità ed infatti avrete compreso nella dotazione oltre ad un cavo di alimentazione anche un telecomando dal design semplice ed estremamente elegante. Se siete i fortunati possessori di un diffusori dalla buona efficienza e cercate una amplificazione di classe, decisamente elegante, con un ingresso Phono di buona qualità non vi resta altro da fare che informarvi sul sito del distributore italiano di Luxman, sui rivenditori a voi più vicini e correre a fare un ascolto.
Dopo di ciò scriveteci e dateci il vostro feedback. Il prezzo di listino è di questo amplificatore integrato è di 7.690 Euro.
Buoni ascolti vintage ma allo stesso tempo moderni!
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