Secondo esperimento di “horror sociale” firmato Jordan Peele, Noi debutterà su supporto fisico il prossimo 21 agosto. Edizione steelbook dedicata all’UHD
Stando ai dati pubblicati on-line da Universal Pictures, la release home video del recente horror “sociale” Noi, diretto da Jordan Peele (Scappa – Get Out), prevedrà anche un’edizione steelbook dedicata al solo Blu-ray Ultra HD. Quest’ultimo, insieme ai canonici Dvd e Blu-ray, sarà disponibile per la vendita a partire dal prossimo 21 agosto. Di seguito riportiamo gli artwork e le caratteristiche tecniche come appaiono dalle informazioni recuperate on-line.
Dvd
Durata: 115 minuti ca.
Video: 16×9 2.39:1 – SD
Lingue: Italiano, Francese, Inglese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Francese, Olandese, Danese, Norvegese, Svedese, Finlandese, Islandese, Hindi, Arabo
Blu-ray
Durata: 120 minuti ca.
Video: 16×9 2.39:1 – 1080p
Lingue: Italiano, Francese, Spagnolo Dolby Digital Plus 7.1, Inglese Dolby Atmos
Sottotitoli: Italiano, Francese, Spagnolo, Danese, Olandese, Arabo, Finlandese, Greco, Islandese, Norvegese, Portoghese, Svedese
Blu-ray Ultra HD
Durata: 120 minuti ca.
Video: 16×9 2.39:1 – 2160p HDR10 + Dolby Vision
Lingue: Italiano, Francese, Ungherese Dolby Digital Plus 7.1, Polacco Dolby Digital 5.1, Inglese Dolby Atmos
Sottotitoli: Italiano, Francese, Greco, Coreano, Olandese, Cinese, Mandarino, Svedese, Danese, Ungherese, Norvegese, Polacco, Finlandese, Rumeno
Un setup tecnico usuale per le uscite Universal, il quale è ancorato al Dolby Digital Plus 7.1 (a 768 kbps, si spera meglio del recente Dragon Trainer) per tutte le localizzazioni, mentre il Blu-ray Ultra HD sfoggia il doppio HDR: HDR10 e Dolby Vision.

Noi, seconda produzione di un certo rilievo per il regista Jordan Peele, reduce dall’horror atipico Scappa Get Out, presenta un’insolita e “metaforica” denuncia sullo sfruttamento dei popoli, declinata in salsa doppelganger. Seppur dalle premesse interessanti, il film purtroppo finisce per afflosciarsi nella seconda parte, dacchè quando il “busillis” salta fuori, l’originalità (e quindi l’interesse) scema decisamente. Peccato, una miglior scrittura della parte finale avrebbe di certo riproposto un gioiellino di film, come fu per il suo predecessore. Appuntamento per appassionati e “sociologi” al 21 agosto.
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