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Philips: OLED 8K e machine learning per eliminare il burn-in

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Il problema del burn-in dei pannelli OLED potrebbe essere presto risolto da Philips, che ha in serbo anche un gigantesco TV OLED 8K

Durante il recente lancio dei nuovi TV Philips del 2020 avvenuto ad Amsterdam, è stato offerto un breve sguardo ad alcune caratteristiche in fase di sviluppo per i televisori futuri. La più interessante di queste era una nuova tecnologia progettata per ridurre le possibilità di burn-in dei pannelli OLED sfruttando il machine learning.

Mentre quello del burn-in degli OLED è un aspetto spesso sopravvalutato (soprattutto da parte produttori che non producono TV OLED), il fatto è che questi pannelli possono assolutamente soffrire di burn-in e solitamente la causa è da attribuire a lunghi periodi in cui il TV rimane accesso con immagini fisse o su canali televisivi con loghi molto “appariscenti” e continue scritte in movimento. Questo nuovo “identificatore di loghi” di Philips è progettato proprio per eliminare quasi interamente il problema.

Una volta abilitato, scansiona tutto ciò che è attualmente in riproduzione su qualsiasi immagine statica e lo mappa attentamente usando una serie di quadratini. Quando il logo viene “scoperto”, l’identificatore applica un effetto di oscuramento localizzato che impedisce al logo di causare problemi al pannello.


A dire il vero, la precisione della scansione non ci è sembrata il massimo visto che l’area dello schermo oscurata era molto più grande della zona del logo, ma immaginiamo che ciò dipenda da una messa a punto della tecnologia non ancora al 100% (Philips forse ha accelerato un po’ le cose per farsi trovare pronta all’evento dei giorni scorsi). A casa, ci ha assicurato un portavoce del produttore, l’oscuramento sarà più graduale e quindi meno evidente.

Inoltre, anche se l’area oscurata sarà comunque un po’ più grande di quanto la scansione possa suggerire, la sua efficacia potrebbe comunque conquistare molti appassionati preoccupati di “rovinare” il loro OLED con il burn-in. Danny Tack di Philips afferma che questa tecnologia è in sviluppo da molto tempo e che risolverà il 95% dei problemi di burn-in.

Sfortunatamente questo identificatore di loghi e di scritte in movimento non arriverà su nessun modello Philips attuale e nemmeno sugli OLED805/OLED855 appena annunciati, poiché richiede un’elaborazione più avanzata. La nostra sensazione è che sarà disponibile verso la fine del 2020 o l’inizio del 2021 a bordo di un modello OLED di punta non ancora annunciato o del primo OLED 8K dell’azienda.

A tal proposito, i nostri colleghi di What Hi-Fi? hanno visto ad Amsterdam (e a porte chiuse) proprio quello che sarà il primo OLED 8K di Philips. Non c’è stato ancora nessun annuncio ufficiale e si parla di un modello senza nemmeno un nome o una sigla, ma la cosa certa è che avrà un taglio da 88’’ come l’OLED 8K di LG e che si tratterà quindi di un TV costosissimo e per pochi fortunati. Le prime impressioni sono state estremamente positive (anche perché è stata fatta vedere una demo girata in 8K nativi), con in più l’aggiunta dell’Ambilight che farà di questo gigante 8K un TV a suo modo unico al mondo. Philips non ha ancora parlato di una finestra di uscita sul mercato, ma difficilmente lo vedremo prima della fine dell’anno.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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