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Pixel 3a XL: la gamma media di Google alla prova del nove

Pixel 3a XL

Foto al top, ottimo display OLED e buona autonomia. Bastano questi pregi a rendere il Google Pixel 3a XL un medio gamma imperdibile?

In un mercato dominato da Samsung e Apple, gli smartphone Pixel di Google potrebbero non essere in cima alle preferenze di milioni di utenti, ma dal loro arrivo nel 2014 hanno indubbiamente offerto la più pura e migliore esperienza utente di Android. Nessun bloatware, nessuna skin eccessiva (e invasiva): solo Android come mamma l’ha fatto.

In un periodo solitamente tranquillo dell’anno Google ha sorpreso tutti con l’introduzione per la prima volta di modelli di media gamma. Le novità più recenti sono i Pixel 3a e Pixel 3a XL, smartphone venduti anche in Italia a prezzi certamente più bassi di quelli dei precedenti Pixel 3 e Pixel 3 XL ma non ancora al livello di tanti rivali cinesi. Parliamo infatti di 399 euro per il 3a e di 479 euro per il 3a XL.

Questa recensione si riferisce proprio al più grande e costoso 3a XL, che tra il jack da 3,5 mm, un ottimo comparto fotografico e caratteristiche generali invitanti, potrebbe essere il Pixel più intrigante di sempre per chi non vuole spendere circa il doppio per il modello superiore.


Caratteristiche

Il Pixel 3a XL ha specifiche tecniche più modeste rispetto al 3 XL, la più ovvia delle quali si riferisce alla pura potenza. Parliamo infatti di uno smartphone gestito dal processore di gamma media Snapdragon 670 di Qualcomm piuttosto che dal chipset di fascia più alta (Snapdragon 845) trovato all’interno del 3 XL.

Sostituisce inoltre la scocca in vetro del fratello maggiore con una in plastica, sfoggia uno schermo OLED leggermente più piccolo, a più bassa risoluzione e senza HDR, e rinuncia alla doppia fotocamera frontale per una singola. Inoltre, non c’è un’opzione di storage da 128GB, ma solo un singolo modello da 64GB, anche se questo è un problema fino a un certo punto se si considera che c’è spazio di archiviazione illimitato nel cloud tramite Google Foto (resta però il fatto che 64 GB sono pochini per un device da quasi 500 euro).

È giusto però evidenziare anche dove il Pixel 3a XL supera il 3 XL o comunque non gli è inferiore. Il nuovo modello condivide infatti con il 3 XL 4 GB di RAM, la fotocamera posteriore da 12,2 MP e il sistema operativo Android 9.0 Pie, ma vanta una batteria più grande (3700 mAh rispetto a 3430 mAh) e vede il ritorno del jack per cuffie da 3,5 mm. L’accurato scanner di impronte digitali Pixel Imprint di Google è stato inserito in questi modelli più economici, così come la caratteristica finitura bicolore. Anche le dimensioni sono molto simili, con il 3a XL alto solo 2 mm in più e più stretto di 0,6 mm.

Dal punto di vista del design finiscono le somiglianze. Fisicamente il Pixel 3a XL dà sicuramente l’impressione di essere uno smartphone più economico, cosa in gran parte dovuta al suo corpo di plastica. Ma è piacevolmente leggero senza apparire fragile o facile da rovinare e naturalmente c’è quel jack per cuffie da 3,5 mm che è assente su ormai tanti smartphone top di gamma

Il 3a XL ribadisce inoltre l’alta reputazione degli smartphone Pixel in ambito fotografico. Il modulo posteriore da 12,2 megapixel è in grado di catturare scatti nitidi, naturali e cromaticamente bilanciati. Inoltre, sia in ambienti luminosi che poco illuminati, gli scatti risultano identici a quelli fatti con il Pixel 3 XL. C’è tutto, dai consueti panorama, time lapse e slow motion alle più curiose modalità di scatto Playground e Photobooth. Vale la pena menzionare Top Shot, che cattura fino a 90 immagini da 1,5 secondi prima e dopo la pressione dell’otturatore, consentendo all’utente di scegliere la migliore da quel momento.

La modalità Night Sight dei Pixel per condizioni di scarsa illuminazione significa che le foto scattate ad esempio durante un concerto hanno un’esposizione molto maggiore, con scatti più chiari, più luminosi e visibilmente privi di rumore. La funzione Google Lens, che è stata proposta in anteprima per gli utenti Pixel l’anno scorso, sta iniziando finalmente a essere all’altezza del suo potenziale. Potete puntare la fotocamera su un menu e questa rileverà le parole e le tradurrà nella lingua scelta; oppure potete identificare punti di riferimento, piante e animali, o avere suggerimenti per lo shopping di oggetti simili a quelli che la fotocamera ha rilevati nella pagina di un magazine, o ancora scansionare i codici a barre.

Qualità audio

Gli auricolari Pixel USB-C di Google, che si trovano nella confezione dei Pixel 3, non sono invece compresi nel pacchetto del 3a XL (ma in fondo c’era da aspettarselo). Colleghiamo allora i nostri in-ear Sennheiser Momentum 2.0 direttamente al jack da 3,5mm (fortunatamente non è richiesto alcun dongle) e, dopo aver lanciato l’app di Tidal, ci ritroviamo con un suono pulito, chiaro, ben bilanciato e ragionevolmente dettagliato. Il Pixel 3 non ha mai avuto la raffinatezza, l’eccitazione e la sottigliezza di leader come il Galaxy S10+ o l’iPhone XS e dobbiamo ammettere che la stessa sensazione vale anche per il 3a XL. Confrontandolo con il 3 XL, stiamo essenzialmente ascoltando una presentazione familiare ma con una chiarezza e intuizione leggermente inferiori.

Schermo

Questo non è il caso dell’ottimo display OLED da 6 pollici con risoluzione di 2220 x 1080 pixel. La dimensione indica che è uno schermo l’ideale per guardare Netflix e YouTube e aspetti come la nitidezza e la pienezza cromatica sono qui a ribadirlo. La resa complessiva è molto simile a quella del Pixel 3 XL, senza però lo stesso livello di sfumatura dei dettagli e precisione dei colori. Per accorgersene basta accedere a Netflix e guardare una sere TV come Grace & Frankie, il cui vantaggio portato dall’HDR rende il Pixel 3 XL una scelta sicuramente preferibile (anche se naturalmente molto più costosa).

A livello di prestazioni siamo di fronte a uno smartphone molto piacevole da usare grazie anche a un sistema operativo “liscio” e leggero come Android 9.0 Pie e a un processore comunque più che adatto a un utilizzo standard. Passiamo dallo streaming video ai giochi, dall’app di Facebook a un po’ di browsing su Chrome (e le app scaricate sono state decine) e funziona tutto in modo fluido ed efficiente. Per quanto riguarda l’autonomia, un giorno di utilizzo medio-pesante ci lascia ancora con circa il 30% di batteria residua.

Verdetto

Il Pixel 3a XL è significativamente più economico del 3 XL e presumibilmente il divario tra i modelli di fascia media e di punta della linea Pixel si amplierà ulteriormente a ottobre, quando verranno annunciati i Pixel 4 di nuova generazione. Per poco più della metà del prezzo del Pixel 3 XL (e di altri smartphone top di gamma) si ottengono molte delle sue caratteristiche tra il display OLED, la fotocamera di prima qualità e un’esperienza Android liscia e immacolata, oltre al jack per cuffie da 3,5 mm e una durata della batteria più che discreta. Se solo Google potesse migliorare l’audio e tagliare ancora qualcosa sul prezzo, avremmo un assoluto best-buy nella gamma media.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
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Sommario

Foto al top, ottimo display OLED e buona autonomia. Bastano questi pregi a rendere il Google Pixel 3a XL un medio gamma imperdibile?

Pro
Display OLED eccellente
Qualità fotografica al top
Jack audio da 3,5mm
Android puro… e semplice

Contro
Qualità audio poco convincente
Corpo in plastica
64 GB di storage non sono molti per quasi 500 euro

Scheda tecnica
Processore: Qualcomm Snapdragon 670
RAM: 4 GB
Display: gOLED da 6’’ 2220 x 1080 pixel (402 PPI)
Storage: 64 GB
Fotocamere: 12,2 MP posteriore, 8 MP frontale
4G LTE Cat.11 (600/75 Mbps)
Wi-Fi 802.11ac
Bluetooth 5.0 LE
NFC
Sensore impronte sul retro
USB 2.0 Type-C
Jack audio 3,5 mm
Batteria: 3.700 mAh
Dimensioni: 160,1 x 76,1 x 8,2 mm
Peso: 167 gr
Prezzo: 479 euro
Sito del produttore: store.google.com/

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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