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Audiolab: il British sound che si evolve.

Nei primi anni Ottanta Philip Swift e Derek Scotland diedero vita ad un qualcosa che fece innamorare moltissimi audiofili di tutto il mondo: l’Audiolab. Oggi il brand inglese è sicuramente diverso da quello di quarant’anni fa. Audiolab ha saputo adattarsi alle esigenze degli appassionati con varie evoluzioni, ne è un esempio il recente modello Omnia

Chi scrive queste righe conobbe il brand Audiolab grazie ad uno dei suoi tanti amici audiofili di gioventù. Tutto iniziò un sabato pomeriggio. Erano gli anni in cui ci si riuniva a casa dell’amico con l’impianto buono, passando prima dal negozio di dischi sotto scuola a vedere sul cartello esposto all’esterno le ultime novità della settimana. Il padre del mio amico Paolo aveva appena portato a casa un nuovo integrato, piccolo ma impressionante e anche io lo confesso, ne rimasi di stucco.

Quanto suonava bene l’Audiolab 8000A? Una breve storia

Ebbene si l’amplificatore integrato acquistato dal padre di Paolo era proprio l’Audiolab 8000A. Siamo ormai negli anni Ottanta, i transistor hanno conquistato (quasi) tutto il mondo e Audiolab ha tirato fuori dal cilindro un amplificatore veramente sbalorditivo. 60 watt per canale ed un bel trasformatore toroidale. Ingressi per tutti i gusti, compreso un phono sia MM che MC: un vero must per l’epoca. Addirittura sbirciando sul pannello posteriore riuscimmo a capire che c’era la possibilità di utilizzare solamente la sezione preamplificatrice e connettere un finale di potenza a nostra scelta. Chissà se avremmo potuto collegarci il vecchio Quad a valvole che il padre di Paolo teneva su uno scaffale a prendere polvere!

La cosa però più impressionante di quell’Audiolab era la capacità di pilotare i diffusori con una disinvoltura inaspettata, mai una nota fuori posto ed una piacevolezza d’ascolto che almeno il sottoscritto ha sempre amato. In ultimo non dimentichiamoci di un rapporto qualità prezzo niente male. Lo ammetto, in tempi non sospetti ho anche provato ad acquistarne uno usato e rivivere i vecchi fasti di gioventù. Passavano gli anni ed il catalogo Audiolab si arricchiva sempre più. Ad un certo punto succede un qualcosa di particolare: nel 1997 il brand Audiolab diventa TAG McLaren Audio. Lo confesso, rimasi spiazzato ed ogni volta che sentivo nominare quel nome mi veniva in mente la Formula1 piuttosto che l’Hi-Fi. Questa parentesi però non durò molto ed infatti nel 2004 L’International Audio Group acquisì il brand che tornò a chiamarsi Audiolab. La mia attenzione per il marchio fu sempre alta e nel 2011 il mio amore per il brand riesplose  grazie all’ Audiolab M-Dac.


L’attuale Audiolab M-Dac

Ormai i cosi detti DAC stavano vivendo un momento di exploit ed anche i più pigri come il sottoscritto, non potevano fare a meno di provare l’ebbrezza della musica liquida. Ero un po’ scettico sull’acquistare un convertitore esterno ma appena lessi il nome del progettista, niente poco di mene che Mr. Westlake, mi buttai dritto nell’acquisto senza pensarci due volte. Non fu facile avere l’Audiolab M-Dac penai parecchio per via delle tantissime richieste. Una volta giunto però, le mie aspettative furono più che ripagate e poi quel display frontale grande e ben leggibile a me piaceva tantissimo. Il suono anche in questo caso era instancabile e per la prima volta approcciai alla così detta alta risoluzione. Audiolab aveva tirato fuori un bell’asso dal mazzo e tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori ne parlavano. Nel 2015 un altro nome importante dà il via ad un altro importante progetto: Jan Ertner porta avanti la realizzazione della serie 8300 e tante altre serie che nel corso degli ultimi anni si sono rivelate di estremo interesse.

Il resto è storia recente.

Audiolab ai giorni nostri.

Su AFdigitale abbiamo spesso parlato di Audiolab come nel caso dell’ultimo nato Omnia. La linea di prodotti della casa inglese è caratterizzata da un buon rapporto qualità prezzo e strizza l’occhio sia a chi è in cerca di una soluzione “all in one” che all’appassionato  in cerca di elettronche separate. i prodotti Audiolab attualmente sono cosi suddivisi:

A proposito di Audiolab, dopo il setup qui proposto durante le festività, tenetevi pronti per un setup che avrà come protagonista la serie 8300 di cui spero di parlarvi presto dandovi spunto per la creazione di un nuovo setup molto interessante.

Per maggiori informazioni su disponibilità, assistenza e quanto altro riguardi il mondo Audiolab potete visitare il sito del distributore italiano Tecnofuturo.

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