Electra Glide In Blue è il primo e ultimo film diretto da James William Guercio, produttore musicale dei Chicago e Blood, Sweat & Tears
Dopo Easy Rider furono girate pellicole molto diverse tra loro ma accomunabili per tema, struttura e drammaticità tra le quali annoveriamo Electra Glide In Blue del ’73, che riprende il tema della lotta contro la corruzione della società.
Electra Glide In Blue (il titolo si riferisce alla motocicletta Harley-Davidson per molti anni in dotazione alle forze dell’ordine americane, e al colore delle divise dei poliziotti) è un film on the road, poetico, dalla narrativa coerente e avvincente.
Realizzata circa quattro anni dopo Easy Rider, è considerata la sua versione in divisa. Scritta da Robert Boris e Rupert Hitzig per la regia di James William Guercio (che ne curò anche la musica) e interpretato, tra gli altri, da Robert Blake, Billy Green Bush e Mitchell Ryan, sembra un western perché è girato sullo sfondo della Monument Valley, ma per le caratterizzazioni e l’esistenzialismo di cui è pervaso ricorda i film europei. Il richiamo a Easy Rider è rappresentato dalla locandina esposta in una scena che non a caso viene crivellata di colpi.
Il film fu ispirato da un incidente avvenuto il 28 dicembre 1970 in Arizona in cui rimase coinvolto l’ufficiale di polizia di Phoenix (Arizona) Albert Raymond Bluhm, ex membro dei Marine Corps degli Stati Uniti, il quale fu ucciso mentre era in sella alla sua motocicletta da un uomo appostato dietro il finestrino posteriore di un camper rubato che gli sparò con un fucile.
L’assassino, il cui nome era James D. Parle, in seguito confessò e fu condannato all’ergastolo. Nella vicenda ci fu un’altra vittima, l’agente motociclista Dale Crist Stone il quale mori in un incidente mentre stava rispondendo alla chiamata di emergenza di Bluhm. Nel ’73, Electra Glide in Blue fu presentato in concorso al 26° Festival di Cannes dove però non ottenne l’agognata approvazione dei critici. Ciononostante è entrato nella leggenda ed è ancora oggi un cult movie.
Il Film (attenzione spoiler)
John Wintergreen (Robert Blake) è un agente della stradale, reduce dal Vietnam. Di piccola statura, gentile ed educato, spesso svolge il proprio incarico in compagnia del collega Zipper (Billy ‘Green’ Bush) lungo le strade desertiche dell’Arizona in sella all’Harley Davidson Electra Glide. La sua filosofia è: “La cosa più nobile che una persona può fare è fare il meglio che può, ovunque la società lo collochi”.
Uomo di ideali con un profondo senso della giustizia, John sogna di diventare detective della squadra omicidi e lasciare il duro lavoro alla stradale. L’occasione di cambiare vita giunge con la scoperta del cadavere di un anziano che viveva isolato dal mondo, un apparente suicidio in cui non ci vede chiaro, convinto che il responsabile si nasconda presso una locale comunità di hippy. Viene quindi preso a lavorare per la squadra omicidi al fianco dell’ispettore Harve Poole (Mitchell Ryan), responsabile dell’inchiesta.
John scopre ben presto che il superiore è un sadico che non perde occasione per brutalizzare i più deboli, realizzando quanto cinismo e violenza popolino un ambiente da cui si sente sempre più distante. A mandare Poole su tutte le furie ci penserà Jolene (Jeannine Riley), barista con la quale l’aspirante detective ha avuto una relazione, ritrovandosi di nuovo al punto di partenza. Degradato, risolve brillantemente il caso di omicidio scoprendo per giunta il furto di un’ingente somma di danaro da parte di Zipper, che uccide durante un conflitto a fuoco.
Ripreso servizio in sella all’Electra Glide fa accostare un furgoncino con al volante lo stesso individuo che tempo addietro lui e Zipper avevano fermato e il collega aveva cercato d’incastrare per spaccio. Sentendosi in colpa John non procede ad alcun controllo ma dimentica di restituire la patente, mettendosi all’inseguimento del veicolo. Il gesto viene però travisato dal misterioso passeggero che apre il fuoco con una doppietta colpendolo in pieno petto.
Sull’asfalto rimane un corpo che diventa sempre più piccolo man mano che la cinepresa si allontana fino a diventare un punto all’orizzonte, un particolare privo di significato sulla strada dell’esistenza, che da colori muta in bianco e nero.
LINK ALLA RECENSIONE DEL BLU-RAY ODISSEY/HOLLYWOOD CLASSICS
Curiosità
Come in altri film on the road, la strada è il luogo in cui viaggiano la speranza in una vita migliore e la salvezza dalle ingiustizie della società ed è implicito che soltanto nel Grande Paese si possono raggiungere gli ideali di onestà e giustizia.
Inizialmente, la maggior parte delle sequenze doveva essere girata in Arizona nei dintorni di Phoenix tuttavia il regista decise di effettuarle nei dintorni di Carefree, nella Contea di Maricopa, e girò senza i permessi governativi perché il dipartimento di polizia di Scottsdale, della stessa Contea, non gradiva la sceneggiatura del film e non cooperò alla realizzazione.
La Monument Valley appare sullo sfondo di diverse scene, anche se è una zona lontana da Phoenix, ma il regista ha voluto inserirla nelle riprese per aumentare l’attrattiva della pellicola e per rendere omaggio al leggendario regista americano John Ford.
Il protagonista del film (Blake) coglie l’opportunità di far dire al suo personaggio (Wintergreen) cosa pensa della guerra del Vietnam: “Ti darò, quello che mi hanno dato (in Vietnam)… niente”. Guercio volle a tutti i costi Conrad L. Hall come direttore della fotografia e si autoridusse il proprio stipendio a un dollaro pur di riuscire a versargli il compenso che Hall chiedeva.
La sequenza di inseguimenti in motocicletta, una delle migliori dei film di quel periodo, è stata girata a Victorville, nella Contea di San Bernardino, California, mesi dopo che le riprese principali erano già state completate. Complessivamente nel film hanno lavorato undici stuntman di cui sei motociclisti.
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Il primo modello Electra Glide del ’65 era equipaggiata con il vecchio motore Panhead che sviluppava una potenza di circa 55 cv. Rispetto al modello precedente, la Duo-Glide da 1.200 cc, l’Electra Glide vantava un nuovo telaio che alloggiava l’ampia batteria da 12 volt e la copertura della trasmissione primaria rimodellata per accogliere l’avviamento elettrico. Tali modifiche resero più facile l’avviamento ma penalizzarono le prestazioni perché incisero sul peso della moto, che aumentò rispetto al modello precedente.
Nel ’66, la Casa di Milwaukee decise di modificare il propulsore Shovelhead poiché non poteva sostenere i costi per lo sviluppo di un motore completamente nuovo, quindi montò le testate in alluminio della Sportster per un aumento di potenza di 5 cv. La Glide con motore derivato dallo Shovelhead fu prodotta per diciotto anni, e via via aggiornata grazie al montaggio di un alternatore, dell’accensione elettronica e dei freni a disco, prima di essere sostituita nell’’84 con la Glide dotata del nuovo propulsore Evolution. Le Electra Glide Harley Davidson utilizzate nel film sono del ‘70.
Scheda tecnica motocicletta
Modello: Harley-Davidson Electra Glide FLP
Anno: 1970
Categoria: cruiser
Motore e trasmissione
Cilindrata: 1206 cc
Rapporto di compressione: 8:1
Motore: Shovelhead con testate Sportster in alluminio V-twin a 45° e quattro tempi
Potenza: 58 HP a 5150 giri/min
Alesaggio e corsa: 87,3 x 100,8 mm
Alimentazione: benzina
Carburatore: tilotson 1-5/8 dual Venturi
Distribuzione: overhead valves (OHV)
Accensione: batteria/bobina
Raffreddamento: aria
Frizione: a secco
Trasmissione primaria: catena duplex
Cambio: quattro velocità
Trasmissione finale: catena
Scarichi: laterali, uno per lato
Ciclistica
Telaio: doppia culla chiusa
Sospensione anteriore: forcella teleidraulica Hydra Glide
Sospensione posteriore: forcellone oscillante con ammortizzatori idraulici regolabili
Freni: a tamburo
Sella: sellone monoposto
Dimensioni e peso
Peso a secco: 310 kg
Rapporto potenza/peso: 0,1935 cv/kg
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