Spotify ha aumentato i prezzi di quasi tutti i suoi piani in abbonamento, ma per la tanto attesa opzione con qualità lossless/hi-res bisogna ancora aspettare
Alcuni giorni fa il Wall Street Journal aveva parlato solo degli USA, ma da ieri l’aumento di prezzo dei piani di Spotify è diventato ufficiale praticamente in mezzo mondo, Italia inclusa. Un aumento che non stupisce più di tanto vista la situazione inflazionistica globale in atto da mesi e che, nelle ultime settimane, ha interessato anche altri servizi in abbonamento come YouTube Music e Game Pass.
A cadere sotto la “scure” dell’aumento (già attivo da ieri) sono quasi tutti i piani di Spotify. Quello Premium passa da 9,99 a 10,99 euro, mentre il Piano Duo aumenta di 2 euro (ora costa 14,99 euro) e lo stesso dicasi per quello Family, che passa da 15,99 a 17,99 euro. Nessun aumento invece per il piano Student (ancora fermo a 5,99 euro) e, in ogni caso, per tutti questi piani rimane valido il primo mese gratuito, oltre ovviamente all’opzione Free completamente gratis.
L’aumento scatterà automaticamente al rinnovo del proprio abbonamento e, nonostante questi aumenti generalizzati, Spotify non ha introdotto nessuna nuova funzione. Dobbiamo quindi ancora attendere per il chiacchieratissimo piano Superpremium, che dovrebbe comunque concretizzarsi entro fine anno e che, visti questi rincari, potrebbe arrivare a costare anche 19,99 euro al mese.
“Mentre continuiamo a espandere la nostra piattaforma, aggiorniamo i prezzi di Premium per poter portare avanti l’innovazione in condizioni di mercato mutevoli. Grazie a questi aggiornamenti, continueremo ad apportare valore ai fan. Lo scenario di mercato è continuato ad evolvere da quando abbiamo lanciato Spotify e per continuare a innovare, aggiorniamo i prezzi di Premium in diversi mercati nel mondo. Questi cambiamenti ci aiuteranno a continuare ad offrire valore ai fan e agli artisti sulla nostra piattaforma”, si legge nel comunicato di Spotify.
Da notare che il nuovo piano Premium di Spotify costa ora esattamente come quello di Apple Music (aumentato lo scorso novembre) e Deezer, mentre Amazon Music Unlimited è ancora fermo a 9,99 euro al mese (o 99,99 euro all’anno), con in più però anche un’ampissima scelta di musica in qualità lossless e hi-res. Anche per il piano base di Tidal con audio lossless bastano 9,99 euro al mese, mentre per usufruire della qualità hi-res bisogna passare all’opzione HiFi Plus da 19,99 euro al mese. Il servizio più costoso continua invece a rimanere Qobuz, per il quale si parte da 14,99 euro mensili (o poco più di 12 se si opta per la fatturazione annuale).
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