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Electro EMC-MKV: il senso di un “CD dall’alto”

EMC-MKV
Electro EMC-MKV

Dal 1998, il lettore CD con caricamento dall’alto del brand norvegese Electrocompaniet, l’EMC, rappresenta una valida alternativa ai lettori hi-end più blasonati. È proprio l’immissione del dischetto dall’alto, tecnica nella quale la Electro ha sempre creduto, che ha reso questi modelli dei classici quando si parla di lettori di prestigio. Ma perché un tale sistema, a quanto si può riscontrare nel mercato, così poco diffuso, possiede dei valori particolari? Perché questo lettore, nonostante non abbia sbandierato spettacolose innovazioni durante tutti questi anni, è un modello di riferimento? Vediamolo insieme.

25 anni e non sentirli. Potremmo racchiudere in questa espressione i primi 25 anni di vita di una delle sorgenti ottiche più longeve nella storia dell’alta fedeltà. A partire dal 1998, infatti, il lettore CD EMC 1 ha lambito più di una generazione di ascoltatori, con il suono limpido, ma pastoso, che caratterizza da sempre il concetto sonico del brand norvegese.

Abbiamo avuto modo di ascoltare l’ultima iterazione dello storico modello, la 5ª, per l’esattezza, sul mercato dal 2019. Non molto di nuovo sotto al sole, per essere chiari. Le caratteristiche del modello sono sempre quelle che hanno reso iconico il player nel corso dei decenni. A partire dalla struttura granitica ed elegante, fino alla cura maniacale riposta nella costruzione della meccanica e nel particolare sistema top loading transport, del quale tratteremo in dettaglio.

EMC-MKV
Il famoso top loading, il meccanismo di introduzione del dischetto dall’alto. Si noti il morsetto dorato per la stabilizzazione del CD in fase di lettura. La tecnica è questa: si apre il vano, il quale scorrerà verso il fondo del case, si rimuove il morsetto, per fare spazio al CD, per poi riporlo sopra la sede dell’ottica.

 

Evoluzione lenta e costante, senza rivoluzioni

Come abbiamo detto, il lettore è riconoscibile per l’incrollabile fede nella sua storica tecnologia, associata ad una costruzione solida (18kg) e assai curata nella meccanica. Le innovazioni di questa serie, comunque, non mancano, e sono attuate nel soglio di una tradizione dettata da un costante affinamento della componentistica, senza rivoluzioni di sorta.


Il lettore CD è completamente bilanciato e vanta un’elettronica aggiornata ed una costruzione più rigida, garantita, in particolare, dal nuovo chassis. Pur adottando il medesimo caricamento dall’alto con morsetto dei primi modelli, vi è l’introduzione di una nuova unità di azionamento e un aggiornamento della meccanica di lettura, che dovrebbe garantire una superiore qualità del suono.

Dove è riposto il vantaggio di questo top loading?

Il vantaggio del caricamento dall’alto risiederebbe, secondo la casa, in una più corretta e discreta riproduzione audio. Tramite tale sistema, infatti, si evita, aprioristicamente, qualsiasi distorsione di natura meccanica sul pickup del laser. Ciò è consentito da una solidità del sistema data dall’eliminazione del vano a scorrimento normalmente usato nel lettori ottici.

Le meccaniche a scorrimento hi-end, in realtà, hanno risolto problemi di natura meccanica ormai da un paio di decenni, ma la tradizione vuole la sua parte e questo top loading ha un certo fascino soprattutto in fase di utilizzo.

EMC
Meccanica con morsetto in fase.

 

Si noti, però, una mancanza, forse stridente e del tutto inattesa per un modello che compete nella fascia di Esoteric, McIntosh e gli altri CD top-of-the-class. Il lettore supporta solo CD, e non SACD o DVD-A. Una mancanza importante, almeno per queste fasce, tenendo anche conto della relativa diffusione di questi formati a livelli hi-end.

Ad ogni modo, il resto della componentistica non lascia dubbi. Convertitore di frequenza di campionamento ad alte prestazioni, DAC bilanciato (per davvero) e circuiti audio analogici discreti. Inoltre, è incluso un filtro meccanico a protezione del segnale che contrasta le vibrazioni acustiche, oltre che meccaniche, e impedisce al pickup laser di riprodurre segnali acusticamente degradati.

EMC-MKV
Vediamo il retro. Molto essenziale, come da tradizione hi-end. Sulla sinistra, le uscite analogiche bilanciate e RCA (da consigliare, visto l’ottimo DAC bilanciato). Dall’altro le uscite digitali OPT e COAX.

 

Qualche considerazione

Disponibile al dettaglio a circa €6590, il lettore si presenta come una macchina, senza dubbio, interessante per quello che offre. Anche paragonata ai concorrenti SACD giapponesi e americani dal costo superiore, l’EMC ha dimostrato valenti capacità, sia come meccanica che come CD integrato (grazie all’ottimo DAC).

Posto in una catena McIntosh con diffusori MA PL200, l’Electro ha tirato fuori carisma. Il suono ci pervade donando un generale senso di precisione e una resa convincente ad ogni regime con, in più, una timbrica piena e pastosa.

L’unico neo, a fronte di un prezzo senza dubbio competitivo, trattandosi di una gamma hi-end popolata da modelli che superano facilmente gli 8k di prezzo, è la mancanza della lettura SACD. Una mancanza dolorosa, che potrebbe essere perfino inaccettabile per alcuni. A questi livelli hi-end, lasciatecelo dire, un SACD ben inciso è ancora un gran brutto cliente.

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