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HDMI 2.1: il pasticcio che inguaia gli utenti e avvantaggia i produttori

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Da oggi in poi dovrete fare molta attenzione quando vi accingete ad acquistare una TV, un monitor, un media player o un ricevitore AV segnalato come HDMI 2.1. Potrebbe infatti non esserlo per nulla

Sappiamo benissimo come sia stata difficile e discontinua l’implementazione dello standard HDMI 2.1 sia a bordo dei TV, sia per quanto riguarda i ricevitori AV (ricordate il caso di Denon, Marantz e Yamaha?), anche a causa della molta confusione che c’è sempre stata attorno a questo standard, le cui feature (eARC per esempio) potevano essere sfruttate anche da TV e ricevitori AV HDMI 2.0. In altri casi invece le principali funzionalità HDMI 2.1 legate al gaming come il VRR, l’ALLM e l’HFR (il 4K a 120 fps) sono arrivate a bordo di diversi TV solo mesi dopo la loro uscita sul mercato e, spesso, c’è voluto più di un aggiornamento per sistemare davvero le cose dopo un primo tentativo non risolutore.

La questione è però destinata a farsi ancora più calda e da oggi in poi dovrete fare molta attenzione quando vi accingete ad acquistare un nuovo TV, un monitor, un media player o un ricevitore AV, visto che è consentito ufficialmente ai produttori di pubblicizzare la compatibilità HDMI 2.1 dei loro dispositivi anche se questi non supportano le funzionalità dello standard.

In realtà, come già accennato, abbiamo già visto dei TV 4K con funzionalità opzionali come eARC o ALLM venduti come televisori HDMI 2.1, quando in realtà sono modelli con solo alcune caratteristiche proprie dello standard ma con ingressi dotati di una banda passante ben inferiore a quella che permette, ad esempio, la compatibilità con segnali 4K120. Con il risultato che l’utente più sprovveduto è convinto di acquistare un TV con lo standard HDMI più aggiornato per poi accorgersi che mancano il VRR e l’HFR.


La situazione rischia purtroppo di aggravarsi. L’HDMI Licensing Administrator (l’ente che sovrintende alle licenze per tutti i dispositivi HDMI) ha infatti confermato che i produttori possono ora richiedere il “bollino” HDMI 2.1 anche se non è supportata una singola funzionalità di tale standard. Questo perché, secondo l’ente, “l’HDMI 2.0 non esiste più”. Più precisamente l’HDMI Licensing Administrator ha dichiarato che:

  • L’HDMI 2.0 non esiste più e i dispositivi non dovrebbero dichiarare la conformità alla versione 2.0
  • Le funzionalità di HDMI 2.0 sono ora un sottoinsieme della versione 2.1
  • Tutte le nuove funzionalità associate a HDMI 2.1 sono opzionali (HFR, larghezze di banda più elevate, VRR, ALLM e altro ancora)
  • Se un dispositivo dichiara la conformità ad HDMI 2.1, deve anche indicare quali funzionalità supporta il dispositivo in modo che non ci sia “confusione”

La dichiarazione dell’HDMI Licensing Administrator è avvenuta dopo che TFTCentral aveva sollevato la questione prendendo come esempio un nuovo monitor di Xiaomi pubblicizzato come modello HDMI 2.1, quando in realtà non offre il supporto a nessuna feature tipica dello standard. In passato quello di Xiaomi, che tra l’altro è un monitor Full HD e nemmeno 4K, sarebbe stato etichettato come un modello HDMI 2.0 in quanto supporta solo la larghezza di banda tipica di questo standard.

È vero che, come abbiamo appena sottolineato, i produttori di TV, monitor, lettori multimediali, console di gioco e altri dispositivi devono elencare le specifiche funzionalità  supportate, ma se non ce ne sono, cosa c’è da elencare esattamente? Le specifiche tecniche riporteranno in questo caso solamente la dicitura HDMI 2.1, cosa che sicuramente confonderà molti acquirenti.

È intervenuto successivamente anche il portavoce di HDMI.org Douglas Wright, secondo cui i dispositivi non possono più essere certificati HDMI 2.0 e che quindi dipende tutto dai produttori e rivenditori, che dovranno specificare correttamente quali funzionalità supportano i loro dispositivi.

hdmi 2.1

Il succo del discorso? Se da oggi in poi volete essere davvero certi che il prodotto che state acquistando sia veramente HDMI 2.1, dovreste andare prima a spulciare tra le specifiche tecniche e trovare termini come VRR, ALLM, HFR, banda passante a 48 Gbps e altri dati che vi confermino la presenza di un vero HDMI 2.1. Se queste informazioni non fossero presenti, allora è meglio aspettare qualche recensione e test online per essere sicuri dell’acquisto che si sta per fare.

Ovviamente, il comportamento di un produttore che segnala un suo prodotto come HDMI 2.1 ben sapendo (come Xiaomi) che in realtà si tratta di un dispositivo HDMI 2.0 è deprecabile ma, in punta di diritto, è anche accettato, visto che in effetti, con la “scomparsa” dell’HDMI 2.0, gli stessi produttori non possono far altro che inserire nella scheda tecnica la dicitura HDMI 2.1 (ma a questo punto perché non “inventarsi” una sigla come HDMI 2.1 Limited o qualcosa del genere per far capire meglio?). La speranza insomma è che d’ora in poi qualsiasi brand che pubblicizza un proprio prodotto come HDMI 2.1 riporti, per filo e per segno, tutte le feature supportate, ma sappiamo bene che molti non lo faranno e approfitteranno anzi di questa situazione per “flaggare” un monitor o un TV come HDMI 2.1 anche se non lo è per fare colpo sull’acquirente e far passare quel prodotto per qualcosa che non è, o almeno non del tutto.

Da parte nostra cercheremo, quando possibile, di segnalare l’effettiva natura HDMI 2.1 dei prodotti e anche se siamo consci che la maggior parte delle persone non conosce ancora le caratteristiche di questo standard e che le stesse interessano soprattutto i videogiocatori, è anche vero che non è mai bello acquistare qualcosa convinti che abbia certe caratteristiche per poi scoprire che quel “bollino” HDMI 2.1 è solo una pura facciata.

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