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MQair: un nuovo codec wireless per l’audio hi-res

mqair
MQAir è la denominazione originale dell'attuale SCL6

MQA Ltd ha sviluppato un nuovo codec wireless ad alta risoluzione chiamato MQair con lo scopo di fornire audio in alta qualità in formato PCM e MQA

Con la diffusione così ampia di cuffie, auricolari e speaker wireless e, al tempo stesso, con sempre più servizi di streaming musicale che offrono milioni di brani anche con qualità lossless e hi-res, non deve stupire che più di un produttore (si veda Qualcomm con il suo codec aptX Lossless) stia cercando di offrire la massima qualità audio possibile anche via wireless, pur con tutti i limiti che questa soluzione si porta dietro rispetto alla più tradizionale (e performante) fruizione musicale via cavo.

A tal proposito, accogliamo con piacere l’annuncio di MQA Ltd, che ha sviluppato un nuovo codec wireless ad alta risoluzione chiamato MQair con lo scopo di fornire audio in alta qualità in formato PCM e MQA. Questo nuovo codec gode anche della certificazione wireless audio ad alta risoluzione dalla Japan Audio Society (JAS), il cui logo dorato (già noto per il servizio in streaming Qobuz e per alcune cuffie di Sony) è sinonimo di supporto alla musica in alta risoluzione.

MQair, il cui termine tecnico è SCL6, supporta PCM e MQA fino a 384kHz tramite connettività Bluetooth, Ultra-Wideband (UWB) e Wi-Fi, oltre a offrire bassa latenza e alta efficienza nei dispositivi wireless compatibili, che potrebbero così godere anche di una maggior autonomia. MQair riguarda, ovviamente, non solo cuffie, auricolari e speaker wireless, ma anche smartphone e DAP (Digital Audio Player), visto che per sfruttare il nuovo codec anche la sorgente audio deve essere compatibile con esso.


A rendere MQair ancor più interessante è che la velocità dei dati codificati è scalabile a seconda della connettività, che nel caso sia abbastanza solida e “veloce” dovrebbe assicurare uno streaming lossless. A tal proposito, il codec promette di scalare dai 20 Mbps di un file audio in alta risoluzione a bitrate inferiori ai 200 kbps “senza soluzione di continuità” e con incrementi molto piccoli, in modo che i cambiamenti nella velocità dei dati dello streaming non abbiano un effetto deleterio sulla qualità del suono.

Se le premesse di MQair sono insomma molto interessanti (e non solo per gli abbonati a Tidal che hanno accesso ai brani Master Audio in formato MQA), non sappiamo ancora quali produttori adotteranno questo nuovo codec, anche se la speranza è di vedere il logo MQair apparire su nuovi dispositivi wireless il prima possibile. Purtroppo, considerando come l’aptX Lossless sia ancora quasi del tutto assente dal mercato a oltre un anno dal suo annuncio, le speranze per un a rapida diffusione di MQair non sono delle migliori.

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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