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Naim NDX 2: uno streamer così non lo si ascolta tutti i giorni

Suona divinamente e con un alimentatore esterno (purtroppo carissimo) dà ancora più soddisfazioni. Ecco la recensione dello streamer Naim NDX 2.

La formidabile reputazione di Naim Audio potrebbe essere stata costruita sull’eccellenza dei suoi amplificatori, ma negli ultimi anni è stata la qualità dei suoi streamer ad aver colpito maggiormente. I prodotti della serie Uniti hanno riscosso un enorme successo, aprendo l’azienda a una base di clienti molto più ampia, mentre i tradizionali streamer hi-fi sono stati a lungo veri e propri punti di riferimento non solo per gli utenti, ma anche per i brand concorrenti.

Negli ultimi anni il produttore britannico ha investito molto in una piattaforma di streaming di nuova generazione vista per la prima volta negli Uniti Atom, Star e Nova, tutti prodotti di qualità eccellente che abbiamo giudicato con il massimo dei voti. Il Naim NDX 2 oggetto di questa recensione, disponibile in Italia online a circa 5600 euro contro i 6200 di listino, si trova nel mezzo della gamma degli streamer hi-fi della compagnia, ma a livello di compatibilità hi-res non ci sono limiti, visto che parliamo di uno streamer in grado di riprodurre file PCM fino a 32-bit/384kHz PCM e file DSD128.

Troviamo poi Bluetooth aptX HD, Airplay (purtroppo non la nuova versione), Spotify Connect e Chromecast. Anche Tidal è incorporato e non manca nemmeno la compatibilità con la piattaforma Roon. In breve, se ancora non l’aveste capito, il Naim NDX 2 è un prodotto che riproduce qualsiasi file audio possibile e immaginabile e in qualsiasi modo vogliate.


Costruzione

La qualità costruttiva è buona come ci aspettavamo da Naim. I suoi prodotti non appaiono da fuori particolarmente lussuosi, ma sono realizzati con grande cura e sono ben rifiniti. Tendono anche a durare decenni grazie a un ingegnoso approccio ingegneristico e al reparto di assistenza che può ancora gestire praticamente tutti i dispositivi prodotti dall’azienda. Considerando che Naim è stata fondata nei primi anni ’70, non è una cosa da poco.

Il cambiamento più ovvio rispetto alla prima generazione di NDX è l’uso di un display a colori da 5 pollici che mostra le copertine degli album e le informazioni sulla traccia in riproduzione. È uno schermo nitido e abbastanza grande da poter essere visto dall’altra parte della nostra sala test.

Caratteristiche

La massima connettività è ciò che ci aspetteremmo da uno streamer di tale livello. Ci si può connettere alla rete domestica via Ethernet o Wi-Fi e se sulla carta l’opzione cablata offre la massima stabilità, non abbiamo riscontrato alcun problema durante l’utilizzo dell’opzione wireless, anche perché parliamo di Wi-Fi ac. Troviamo poi ingressi digitali coassiali e ottici e due USB di tipo A (uno sul lato anteriore e uno su quello posteriore). I coassiali (BNC e RCA) possono accettare un segnale a 24 bit/192 kHz, mentre gli ottici non vanno oltre i 24 bit/96 kHz.

C’è anche un’uscita digitale coassiale se si ha a disposizione un convertitore digitale-analogico esterno. Se volete sfruttare un simile set-up, assicuratevi che il vostro DAC sia davvero di alto livello, visto che all’interno dell’NDX 2 spicca un Burr-Brown PCM 1792 non facile da superare come prestazioni. Naim ha posto particolare attenzione al modo in cui i segnali digitali sono instradati attraverso lo streamer, utilizzando una segnalazione differenziale a bassa tensione (LVDS) per ridurre i livelli di rumore e il jitter indotto.

Quando si tratta di uscite analogiche, la scelta è tra una classica RCA e l’opzione DIN a 5 poli preferita da Naim. Anche noi concordiamo con il produttore visto che la produzione tramite DIN tende a essere più espressiva per le nostre orecchie; chi è alla ricerca di uscite XLR bilanciate resterà invece deluso. L’alimentatore potrebbe non essere la parte più affascinante di un circuito elettronico, ma l’uso di un modello di elevata qualità è fondamentale per ottenere prestazioni all’altezza. Poche aziende hanno dato la priorità a questo aspetto coma ha fatto Naim, che si è presa cura in maniera quasi ossessiva dell’alimentazione dell’NDX 2.

Questo streamer ha infatti un trasformatore toroidale progettato appositamente con avvolgimenti separati per le sezioni digitali e analogiche per ridurre il rumore. Questo tipo di design minimizza le interazioni indesiderate tra le sezioni, aiutando così le prestazioni audio. Se ciò non bastasse, sono disponibili anche alimentatori esterni aggiuntivi per incrementare le prestazioni dell’NDX 2.

È possibile collegare un DR XPS (5600 euro) o l’ancor più caro DR 555PS (circa 9000 euro) se il budget ve lo consente. Potrebbe sembrare assurdo spendere così tanto per degli alimentatori esterni quando ce n’è già uno montato su un prodotto da oltre 6000 euro di listino, ma nella nostra esperienza le unità add-on di Naim portano effettivamente le prestazioni a un livello tale da giustificare molto spesso un esborso così considerevole.

Una sorgente audio del livello di questo streamer richiede poi un sistema partner di prima classe. Anche se non abbiamo dubbi sul fatto che molti NDX 2 troveranno come compagni altri prodotti Naim, non c’è nulla nel carattere sonoro di questo streamer da farci pensare che non darà il meglio anche con altri sistemi di qualità. Per i nostri test lo abbiamo usato con la nostra amplificazione di riferimento (pre-finale Gamut D3i/D200i) e con i diffusori ATC SCM50, il tutto collegato con cavi Chord Cables di qualità premium.

Qualità audio

Iniziamo con Tidal e siamo impressionati dal modo in cui l’NDX 2 si sposta tra i vari stream hi-res. Tutto è più reattivo rispetto alla precedente generazione di streamer Naim e qualsiasi modifica della sorgente viene effettuata senza problemi o ritardi. Questa non è una cosa così comune tra gli streamer di fascia premium di produttori relativamente piccoli.

Proviamo un’ampia gamma di musica da Late Night Tales di Olafur Arnalds all’eclettica Cocoa Sugar dei Young Fathers e il Naim non fa una piega. C’è un gradevole livello di dettaglio e la finezza dinamica dei brani di Arnald cattura superbamente la complessa struttura ritmica. Troviamo poi una notevole sicurezza nella presentazione del Naim, nonché un senso di organizzazione raro negli streamer, anche a questo livello elevato.

L’album dei Young Fathers mostra che il Naim è capace di impatto e potenza combinati con un contagioso senso del divertimento. Mentre questo streamer eccelle in tutti i tipici parametri hi-fi come la trasparenza, la risoluzione dei dettagli e la messa a fuoco stereo, non dimentica mai di avvolgere tutto con una piacevolissima coperta di intrattenimento.

Questo sentimento è enfatizzato quando iniziamo a riprodurre file audio lossless di qualità CD e ad alta risoluzione dalla nostra unità NAS. Percepiamo immediatamente l’atteso e inevitabile aumento di dettaglio ed espressione combinato con una dinamica più fluida e una spinta ritmica più enfatica. Il Naim non ha tra l’altro problemi a restituire sinfonie su ampia scala (come la Quinta di Beethoven) con l’autorità e il peso dinamico che meritano. Allo stesso tempo ci accorgiamo di un’immagine stereo stabile e gradevolmente stratificata e di un bilanciamento timbrico decisamente neutro.

La resa è ugualmente positiva con High Hopes di Bruce Springsteen, in cui la spinta e la presentazione schietta di Naim rendono la musica con tutta l’energia e l’attacco che merita. Passiamo poi in rassegna alla nostra collezione fatta di Stravinsky, Coltrane, Prince e Drake e l’NDX 2 non sbaglia mai un colpo. E mentre il suono subisce l’atteso calo qualitativo quando si utilizzano tecnologie wireless come il Bluetooth e Airplay, si tratta di un decremento inevitabile che però non peggiora drasticamente la qualità.

Naim NDX 2

Aggiungiamo come ultimo test un alimentatore esterno DR 555PS e, sebbene sia un aggiornamento molto costoso, migliora sensibilmente il suono dell’NDX 2 sotto tutti gli aspetti. Come previsto, l’abbinamento porta a un sound più muscoloso rispetto a quello che si ottiene con l’alimentatore interno, facendo guadagnare al soundstage una tale autorità sonora da consegnare il climax orchestrale de La sagra della primavera di Stravinsky con una dose ancora maggiore di impeto. Le linee di basso sono più pesanti e più potenti, mentre non perdono nulla in termini di aderenza e agilità e le voci sono più espressive e umane.

Verdetto

Per la maggior parte degli appassionati un Naim NDX 2 “autonomo” (senza quindi l’alimentatore separato) è già uno streamer a dir poco perfetto. È ben fatto, concepito con cura e suona in modo eccellente e adeguato al suo prezzo. Naim ha anche una grande esperienza nel supportare i suoi prodotti, cosa che conta davvero quando l’investimento è ingente come in questo caso.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
5

Sommario

Suona divinamente e con un alimentatore esterno (purtroppo carissimo) dà ancora più soddisfazioni. Ecco la recensione dello streamer audio Naim NDX 2.

Pro
Sound coeso e dettagliato
Dinamiche molto espressive
Upgrade opzionali…

Contro
… che però costano parecchio

Scheda tecnica
Funzionalità: Google Cast for Audio, AirPlay, TIDAL, Spotify Connect, Internet Radio, UPnP, Roon
Connettività: Bluetooth aptX HD, Wi-Fi ac Dual-Band, Ethernet
Ingressi audio: 2 x ottica TOSLink (fino a 24bit / 96kHz), coassiale RCA (fino a 24 bit / 192kHz, DSD64)
1 x BNC (fino a 192kHz, DSD64), 2 USB Tipo A (anteriore e posteriore)
Uscite audio: RCA, DIN a 5 pin
Formati Audio supportati: WAV – fino a 32bits/384kHz, FLAC e AIFF – fino a 24bit/384kHz, ALAC (Apple Lossless) – fino a 24bit/384kHz, MP3 – fino a 48kHz, 320kbit (16 bit), AAC – fino a 48kHz, 320kbit (16 bit), OGG e WMA – fino a 48kHz (16 bit), DSD – 64 e 128
Dimensioni: 87mm x 432mm x 314mm
Peso: 10 kg
Prezzo: 6200 euro
Sito del produttore: www.naimaudio.com/it
Sito del distributore italiano: www.greensounds.it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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