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Proiettori UST: quando il tiro ultracorto fa la differenza

Proiettori UST

Se amate le grandi visioni e non potete permettervi un’installazione tradizionale, i proiettori UST possono fare un’enorme differenza

Ve ne sarete accorti anche voi a furia di leggere notizie sempre più numerose su nuovi modelli: i proiettori a tiro ultracorto (Ultra Short Throw o UST) non hanno mai avuto così tanto successo come in questi ultimi anni. E non è un successo difficile da capire e da spiegare. Il “nocciolo” di questi proiettori è che, grazie al loro particolare funzionamento, riescono a proiettare immagini da 100 e più pollici restando a pochi centimetri da una parete o da uno schermo e non a due o più metri come capita con i proiettori tradizionali.

I proiettori UST sono stati originariamente progettati per un utilizzo nelle aziende e nelle scuole e solo nel 2014, con il Sony LSPX-W1S, questa categoria ha debuttato ufficialmente nel settore Home Cinema, seppur tra mille limiti tra cui il prezzo allora altissimo, i pochi esemplari prodotti e la necessità di ricorrere a installatori personalizzati.

Eppure, l’esca era stata lanciata, tanto che la stessa Sony nel 2017 portava sul mercato il più accessibile VPL-VZ1000ES con sistema di illuminazione laser (lo trovate online ancora oggi), anche se si è dovuta attendere l’uscita dei primi modelli “economici” di Optoma ed Epson perché la proiezione UST iniziasse a entrare nelle case degli appassionati con numeri finalmente significativi.


Optoma CinemaX P2

Il pregio di questi proiettori lo abbiamo appena accennato. Dopotutto, installare un normale proiettore in una stanza piena di persone, luce e mobili come un soggiorno può diventare una vera scocciatura tra rumore prodotto, calore generato e posizionamento spesso e volentieri scomodo perché magari è proprio in mezzo alla stanza. I proiettori UST, invece, possono essere posizionati così vicino a una parete che, in molti casi, sembra quasi che la stiano toccando, e abbastanza lontani dal divano dove vi sedete da non diventare una distrazione o una scocciatura (rumore e calore, ricordate?).

Inoltre, più un proiettore è lontano dallo schermo/parete, più l’impatto delle sue immagini può essere “diluito” dalla luce ambientale. Ha quindi senso limitare il più possibile la distanza di proiezione se si sta cercando di produrre un’immagine soddisfacente in uno spazio abitativo normale e molto probabilmente non oscurato. Ciò ha portato anche a una diversa concezione della luminosità quando si parla di modelli UST, che non a caso integrano ormai nella stragrande maggioranza dei casi una sorgente di luce laser con i suoi indiscutibili pregi.

In primo luogo, i proiettori laser durano molto più a lungo di quelli a lampada, in genere almeno 20.000 ore contro le 2000-5000 ore delle lampade tradizionali. In secondo luogo, i proiettori laser mantengono la loro luminosità nel corso della loro vita molto meglio delle lampade. E, terzo pregio da non sottovalutare, i laser offrono la possibilità di fornire più ampie gamme di colori associate alle odierne immagini in HDR rispetto alla stragrande maggioranza dei proiettori con lampada. E non dimentichiamo che questi modelli possono essere spenti e accesi molto più rapidamente dei proiettori a lampada (anche istantaneamente in alcuni casi).

Un altro pregio di questi proiettori è che i loro sistemi audio integrati (sempre più potenti e raffinati) sono spesso posizionati nella parte posteriore, ovvero quella rivolta verso lo spettatore. Di conseguenza, l’audio risulta più diretto e d’impatto, anche se immaginiamo che gli appassionati di Home Cinema preferiranno qualcosa di meglio a livello audio (soundbar evolute o un tradizionale impianto multicanale). Sempre più proiettori UST inoltre integrano piattaforme smart che hanno poco da invidiare a quelle a bordo degli odierni TV (e non mancano nemmeno Wi-Fi e Bluetooth).

E che dire del fatto che i proiettori UST costano una frazione di quello che dovreste pagare, ad esempio, per qualsiasi TV LCD o OLED dai 75 pollici in su? È ovviamente un discorso che può essere fatto anche per i proiettori tradizionali, con però la differenza che basta davvero poco anche a livello di “know-how” per posizionare un modello UST e iniziare a goderselo su una parete con una bella diagonale da 100 pollici. È anche per questo in fondo che sempre più produttori solitamente poco o nulla avvezzi alla videoproiezione come LG, Samsung e soprattutto Hisense (con i suoi Laser TV)stanno puntando sulla proiezione UST.

Ci sono ovviamente anche dei contro. I proiettori UST sono attualmente e mediamente più costosi di quelli tradizionali, soprattutto se si parla di modelli 4K vobulati. Sono anche significativamente più ingombranti della maggior parte dei normali proiettori da “salotto” a causa delle ottiche interne alla base di questa tecnologia, anche se come già detto il loro posizionamento li rende solitamente meno impattanti alla vista. Inoltre, nonostante i miglioramenti avvenuti negli ultimi anni, anche con i proiettori UST rimangono compromessi da considerare a livello di configurazione e qualità dell’immagine.

Il posizionamento ideale può infatti essere complesso se si utilizza uno schermo al posto della parete e il proiettore non ha molte opzioni a livello di correzione dell’immagine. Sarebbe poi consigliabile proiettare su uno schermo di tipo ALR (Ambient Light Rejection), che può fare un’enorme differenza per la luminosità che i componenti del proiettore UST possono fornire in una stanza luminosa. Ciò significa ovviamente una spesa ulteriore e può manifestarsi anche il cosiddetto fenomeno hot spot, per il quale parte dell’immagine, solitamente verso il bordo inferiore, può apparire innaturalmente più luminosa del resto.

Un ultimo potenziale problema con le immagini dei proiettori UST è l’uniformità della messa a fuoco. La tecnologia e gli obiettivi utilizzati per fornire immagini di grandi dimensioni da distanze di proiezione ridotte rendono infatti più difficile ottenere lo stesso livello di messa a fuoco ai bordi e agli angoli dell’immagine rispetto alle aree centrali dell’immagine. Va comunque detto che sia i problemi di messa a fuoco, sia quelli di hot spot sono in genere molto meno comuni sui proiettori UST odierni rispetto a un tempo grazie all’utilizzo di obiettivi e ottiche di qualità superiore.

Proiettori con ottica ultra corta

Insomma, pregi e difetti come per qualsiasi altra tecnologia, ma è indubbio che se amate le grande visioni, non potete permettervi un’installazione a soffitto o in altre posizioni scomode e contate di godervi il vostro nuovo proiettore per migliaia e migliaia di ore, la strada della proiezione UST è quella giusta da prendere.

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