AF Focus Home cinema Notizie Tecnologie Tendenze

Sistemi Dolby Atmos all-in-one: quando una sola soundbar non basta

Fidatevi fino a un certo punto quando i produttori promettono un’ottima esperienza multicanale o Atmos con una sola soundbar. Senza subwoofer e speaker wireless aggiuntivi, non andrete molto lontano

Da quando il Dolby Atmos ha preso piede sia nei supporti fisici, sia nei contenuti in streaming, tutti i produttori di soundbar hanno cominciato a proporre modelli Atmos con un solo componente (la soundbar, appunto) promettendo chissà quali meraviglie tra virtualizzazioni software e driver orientati verso l’alto. La realtà però, soprattutto per i modelli più economici, si è rivelata ben diversa e oggi, dopo anni di prove e promesse mancate, siamo giunti alla conclusione che senza un subwoofer dedicato e speaker wireless da utilizzare come canali posteriori o Atmos aggiuntivi ci si deve accontentare di un’esperienza audio davvero limitata.

Per questo vi proponiamo tre sistemi basati su soundbar che, con una spesa compresa tra 650 e 1200 euro circa, vi faranno assaporare davvero un po’ di “emozioni Atmos”, fermo restando che in tal senso la soluzione migliore (ma anche più costosa e logisticamente più complessa da allestire) rimane quella di un amplificatore AV Atmos a cui collegare numerosi diffusori.

Yamaha True X Bar 50A 

La soundbar Dolby Atmos Yamaha True X Bar 50A si può oggi trovare online a partire da 749 euro o da 1199 euro se si sceglie direttamente il kit con anche i due speaker wireless da utilizzare come posteriori, in modo da ottenere un setup a 4.1.2 canali. Il corpo principale è dotato di sei driver (destro e sinistro con design racetrack, due rivolti verso l’alto e due piccoli subwoofer).


È la prima volta che Yamaha utilizza i driver racetrack in una soundbar, il che dovrebbe portare a un suono più muscoloso e profondo rispetto alle precedenti soundbar del marchio che utilizzavano mid driver e tweeter circolari più piccoli. Un driver racetrack ha una forma rettangolare con bordi curvi e un diaframma distribuito lungo la lunghezza della soundbar e viene appunto utilizzato spesse in diffusori lunghi e stretti proprio come le soundbar. Yamaha ha inoltre rinunciato a un diffusore per il canale centrale, in quanto il risultato era un campo sonoro più stretto e avrebbe occupato troppo spazio, compromettendo i subwoofer integrati.

La Bar 50A include nella sua versione base anche un subwoofer wireless esterno da 100W; si tratta del modello SW-X100A, un’unità con una risposta in frequenza dichiarata da 35Hz a 100Hz e woofer a cono da 160 mm. Come connessioni troviamo un’uscita HDMI eARC e una connessione ottica. La connettività wireless offre Spotify Connect, AirPlay 2, Tidal Connect e, naturalmente, il Bluetooth.

Il componente opzionale che potete aggiungere all’accoppiata soundbar-subwoofer è la coppia di speaker wireless X1A da 149 euro ciascuno. Collegando due X1A alla soundbar, si ottiene il meglio dal sistema audio True X Surround. Gli X1A sono resistenti all’acqua e alla polvere grazie al grado di protezione IP67 e offrono 12 ore di ascolto con una sola ricarica tramite la porta USB-C. Hanno un singolo driver da 55 mm all’interno e sono facilmente montabili a parete.

JBL Bar 1300X 

soundbar atmos

Annunciata al CES 2023, la JBL Bar 1300X è il modello di punto del produttore americano e si può trovare online a partire da poco più di 1200 euro. Un prezzo sicuramente importante, ma va anche detto che questa non è una soundbar come tante altro, bensì un vero e proprio sistema Atmos a 11.1.4 canali e con una potenza complessiva di 1200W. Una configurazione che se si volesse ottenere con un amplificatore AV e diffusori separati richiederebbe almeno 4-5 volte questo prezzo. Certo, l’esperienza di ascolto sarebbe di gran lunga migliore, ma chi si accontenta di un setup Atmos più che dignitoso può andare sul sicuro con la Bar 1300X.

Oltre alla soundbar, che ospita i driver compresi sei orientati verso l’alto con diverse angolazioni, questo sistema comprende un subwoofer wireless da 12 pollici (30,5 cm) e due speaker wireless “staccabili” con al loro interno altri driver up-firing che possono fungere da surround o da sistema stereo indipendente (sono infatti Bluetooth). La batteria interna da circa 10 ore di autonomia si ricarica semplicemente riattaccando gli speaker ai lati della soundbar e, grazie alla loro natura completamente wireless, questi due speaker possono essere posizionati con grande libertà all’interno della stanza.

Una scelta di design che ha debuttato nelle soundbar di JBL nel 2020 e che, evidentemente, ha dato i suoi frutti soprattutto nei modelli di fascia media e alta, che oggi come oggi non possono non contemplare speaker fisici aggiuntivi. Tra le altre caratteristiche segnaliamo la presenza a bordo di AirPlay 2, Alexa e delle funzioni di Chromecast, oltre che di quattro porte HDMI (di cui una ARC). La tecnologia MultiBeam, presente a bordo di tutte le cinque soundbar di JBL, serve per ottimizzare la ricostruzione di un audio avvolgente, mentre l’algoritmo PureVoice punta a migliorare la resa delle voci. Da segnalare infine la companion app di JBL per iOS e Android, che oltre a integrare un equalizzatore serve per configurare il sistema.

Polk Audio Magnifi Max AX SR 

TV lettore UHD Dolby Atmos

È il modello più economico dei tre, ma non per questo va sottovalutato. I prezzi online partono da circa 650 euro, cifra davvero invitante per un sistema Dolby Atmos capace di creare una configurazione a 7.1.2 canali che comprende una soundbar, un subwoofer wireless e due speaker wireless aggiuntivi (non a batteria).

I driver integrati nel corpo principale sono un tweeter soft dome da 19 mm e due midrange da 64mm dedicati al canale centrale, quattro midwoofer da 25x76mm, altri due tweeter da 19 mm e una coppia di full range da 64 mm rivolti verso il soffitto per i canali height in modo da sfruttare l’effetto verticale delle tracce con codifica object-based. Il subwoofer monta invece un driver da 25 cm rivolto verso il basso e offre la regolazione dei bassi (Bass Adjust) per bilanciare la risposta con quella della soundbar.

Tra le varie funzionalità spicca la tecnologia SDA (Stereo Dimensional Array) di quarta generazione per eliminare l’alterazione dell’immagine stereofonica conosciuta come diafonia interaurale (IAC) e ampliare il soundstage. Immancabili le modalità DSP (Movie, TV e Music), mentre la tecnologia Voice Adjust migliora la chiarezza dei dialoghi. La connettività è decisamente ampia e può contare su Chromecast (audio), AirPlay 2 e Spotify Connect, Wi-Fi e Bluetooth (5.0), mentre le connessioni fisiche comprendono un ingresso Toslink e tre ingressi/uscita HDMI eARC con pass-through 4K/60 Hz. La soundbar è larga oltre 1,1 metri e quindi adatta bene anche a TV oltre i classici 55 pollici; frontalmente fa bella figura il pannello OLED che compare in trasparenza dietro la griglia in tessuto.

© 2024, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

Vuoi saperne di più? Di' la tua!

SCRIVICI


    MBEditore network

    Loading RSS Feed


     

     

     

     

     

    Pin It on Pinterest