Prove AF

Proiettore Jvc RS400, il nero che non ti aspetti

Proiettore_JVC-RS400_APERTURA

Un proiettore di alto profilo, capace di restituire neri molto profondi e una palette cromatica davvero notevole. In aggiunta un 3D privo di qualsiasi effetto crosstalk. Provato a 4.499 euro

Il proiettore RS400 (o X5000, nella versione comunemente in vendita) è l’ultimo nato della celebre line up di proiettori DLA (acronimo che identifica una matrice LCD a riflessione con tecnologia proprietaria) di JVC, marchio storico della videoproiezione home cinema, essendo il suo nome sinonimo indiscusso di immagini superbe e, soprattutto, neri profondi. La macchina rappresenta l’entry level della sua serie, essendo proposto per la vendita insieme ai modelli RS500 e RS600 (fratelli maggiori per prestazioni e prezzo), certamente non sfigurando per resa e rapporto qualità/prezzo rispetto la concorrenza (vedasi i Sony 4K). Va detto che l’assenza delle matrici native 4K ha un suo peso, come pro ha reso possibile un prezzo più accattivante, come contro la risoluzione non “4K nativa” comporta la perdita di qualcosa a livello di dettaglio, sebbene la resa della tecnologia e-shift, qui giunta alla quarta generazione, non sia affatto disprezzabile.

Funzioni del proiettore

L’installazione dell’RS400 in ambiente è estremamente semplice, una volta connessi sorgente ed alimentazione è sufficiente agire sulle regolazioni dell’ottica (tutte motorizzate ed efficacemente assistite da una griglia di taratura) per avere un’immagine centrata ed apprezzabile in meno di 5 minuti. Imprescindibile la funzione del lens memory, specialmente per chi usufruisce di schermi installati in modalità CIH (tipicamente i formati scope 2.39), la quale consente di cambiare formato premendo un semplice tasto da telecomando. È possibile memorizzare fino a 5 posizioni della lente per questo modello, ognuna richiamabile da menu; da notare che, rispetto le serie precedenti, la precisione di posizionamento è di molto aumentata, rendendo di fatto la posizione dell’immagine fissa anche dopo svariati passaggi. Sempre a riguardo dei formati, è stata finalmente introdotta la possibilità di estendere il masking (la contornatura dell’immagine con bande nere) fino a coprire in toto il formato 2.39:1, cosa che non avveniva per le serie precedenti, obbligando a ricorrere ad un processore esterno. L’unico appunto che ci sentiamo di fare è la mancata possibilità di creare profili di visione legati al formato – tipicamente posizione della lente, masking e CMS – da richiamare in una volta sola anziché con scomodi comandi multipli.

Proiettore JVC-RS400 connessioniIl parco connessioni offerto è essenziale, nonché votato al solo digitale. Troviamo due ingressi HDMI 2.0, entrambi con supporto HDCP 2.2, una connessione Ethernet per il controllo via rete e un ingresso Rs232 per l’interfacciamento con un’eventuale automazione domestica. Completa il tutto l’output per l’emettitore 3D (non incluso) e una connessione trigger per eventuali schermi motorizzati.


Costruzione

Il proiettore RS400 eredita il classico design della serie DLA JVC in cui, forse, l’unica pecca estetica è il fatto di non essere mai cambiata in tanti anni. La macchina appare solida e consistente, mostra tutti i suoi 15Kg di peso ed è anche ben inseribile in qualsiasi ambiente (sia in finitura nera che bianca). L’installazione preferenziale è ovviamente a soffitto date le dimensioni, ma di certo non sfigurerà anche appoggiato su mensola (posto di avere lo spazio per alloggiarlo). Il telecomando è il classico JVC, con layout pulito e disposizione razionale dei tasti. Immancabile la retroilluminazione per le operazioni al buio. Molto buono.

Immagine

Proiettore JVC settaggio aspettoL’RS400 offre già un’immagine di tutto rispetto, con un gamma abbastanza assestato sul 2.2 e costante ai diversi IRE. Il proiettore consente di eseguire una autocalibrazione di gamma e gamut utilizzando una sonda Spyder (non inclusa) e un software proprietario JVC; tuttavia non prevedendo possibilità di diversificare i banchi di memoria (in pratica, non potendo salvare due calibrazioni diverse per 2D e 3D), abbiamo calibrato il proiettore utilizzando un processore Radiance mini 3D, il Calman 5 e la sonda Xrite i3. La procedura si esegue in tempo relativamente breve, già dopo due iterazioni il gamma diventa molto piatto e lo scostamento cromatico dei principali del tutto trascurabile.

Proiettore JVC-RS400 calibrazione 3D A

Qualche incertezza si è registrata nella calibrazione 3D (interponendo gli occhiali tra sonda e schermo), ove dopo quattro iterazioni il gamma continua a mostrare alcune deviazioni alle alte e medie luci, seppure lo scostamento cromatico rimanga molto contenuto. È probabile si tratti della lampada relativamente giovane (10 ore al momento della misura), per cui ci riserviamo un ritocco ad un numero di ore più congruo.

Calibrazione 3D BCome prova abbiamo iniziato utilizzando il Blu-ray 3D Sopravvissuto – The martian, visionato in formato scope su uno schermo da 2.5 metri di base. La resa da subito appare molto buona, con un dettaglio pronunciato e sempre ben distinguibile. Ciò si nota soprattutto sugli incarnati nei primi piani di Matt Damon su Marte (anche se in alcune circostanze, la dominante rossa introdotta dai filtri in ripresa tende ad appiattire un po il quadro) e di Jeff Daniels nelle scene terrestri. Il dettaglio si mantiene elevato anche nelle condizioni di scarsa illuminazione, vedasi le notti marziane e la tempesta iniziale. Questo sicuramente anche grazie al gamma molto piatto ottenuto sulle basse luci. La luminosità del quadro è elevata, tanto che, nonostante si parli di un film 3D (quindi con una buona dose di luce assorbita dagli occhiali attivi), la visione in scope e con luminosità settata solo a +2 è decisamente brillante. Da notare in aggiunta che la lampada è rimasta settata in modalità bassa. L’incrementata luminosità rispetto le serie precedenti, dovuta ad una lampada più potente implementata per garantire il supporto HDR, potrebbe far pensare ad un peggioramento nella profondità dei neri, da sempre cavallo di battaglia di JVC. Niente di più falso, i neri restituiti sono molto profondi e concorrono a garantire un contrasto molto elevato. La resa del 3D è a dir poco stupefacente; abituati come eravamo alla vecchia serie Rs45, questo nuovo modello ha praticamente azzerato i fenomeni di crosstalk (inesistenti persino su scene fortemente contrastate, come la vista di Marte e della Terra nello spazio, prive di qualsivoglia contornatura).

Proiettore JVC-RS400 calibrazione 2D A

Passando alla visione in 2D di Spectre le impressioni non cambiano, ottimo dettaglio nelle scene illuminate come in quelle più scure (sebbene la fotografia dell’ultimo 007 denoti peculiarità piuttosto ostiche, ivi inclusa una grana persistente che si mangia parecchio la risoluzione sia nella penombra che in certi diurni “desertici”). L’apporto dell’iris sulle basse luci è molto significativo, con un contrasto visibilmente aumentato quando settato in modalità automatica (si confronti il finale londinese a tal proposito).

Proiettore JVC-RS400 calibrazione 2D BAbbiamo testato anche l’effettiva efficacia della tecnologia e-shift, confrontando la visione di diverse scene con il dettaglio di primo e, sopratutto, di secondo piano guadagna apprezzabilmente quando l’emulazione 4K e-shift viene attivata e disattivata. Va detto che, almeno con una sorgente 1080p, l’apporto è abbastanza significativo. Si vedano a tal proposito le panoramiche di Città del Messico e di Londra rispettivamente all’inizio e alla fine, ove con l’emulazione 4K attiva il quadro si fa decisamente più corposo e definito. Non abbiamo testato la macchina con materiale 4K UHD. Ci riserviamo per tanto di riesaminare il proiettore a tempo debito, onde esaminare la sua capacità di processamento dei segnali UHD, oltre naturalmente alla resa dell’HDR.

© 2016 – 2017, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

La prova di AF
  • 9/10
    Immagine - 9/10
  • 9/10
    Funzioni - 9/10
  • 8/10
    Costruzione - 8/10
9/10

Il verdetto di AF

Una macchina di alto profilo, capace di restituire neri molto profondi e una palette cromatica davvero notevole. In aggiunta, finalmente, un 3D privo di qualsiasi effetto crosstalk.

Pro
Qualità video di alto livello
Lens memory molto precisa
3D privo di ghost
Supporto HDR

Contro
Assenza gestione macro
Matrici 4K non native
Procedura aggiornamento firmware complicata

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