La terza generazione dei giradischi Helix di Döhmann Audio è un concentrato di tecnologia con pochi paragoni nel mercato hi-end. Prezzi a partire da 49.000 euro
Döhmann Audio potrà dire poco alla maggioranza dei nostri lettori, ma per gli appassionati di giradischi hi-end questo brand australiano ha quasi un alone leggendario grazie all’esclusiva serie Helix, che tra l’altro è stata recentemente adottata dall’Università di Stanford come riferimento audio per analizzare le registrazioni d’epoca dell’archivio Smithsonian.
La serie Helix si compone dei modelli One e Two ed entrambi sono giunti alla terza generazione, come si capisce bene dal suffisso Mk3 che contraddistingue i due nuovi modelli. La prima versione risale al 2015 (seguiva un altro modello a suo modo leggendario come il Continuum Caliburn), mentre la Mk2 è uscita sul mercato nel 2020 e la Mk3 è approdata sugli scaffali australiani a fine 2022 e sta arrivando in Europa proprio in queste settimana. L’Helix Two è il modello più “economico” e più piccolo della serie e ha un solo braccio rispetto rispetto ai due del top di gamma Helix One.
L’esperienza del fondatore Mark Döhmann come ingegnere aerospaziale lo ha portato a introdurre nei giradischi dell’azienda nuove tecniche e tecnologie ispirate da lavori nel campo aerospaziale, della spettrometria, dell’imaging medico e della microscopia elettronica. Un esempio è l’impiego da parte degli Helix degli isolatori di vibrazioni Minus K, utilizzati dall’Agenzia Spaziale Europea e dalla NASA per applicazioni che includono il Telescopio Spaziale James Webb.
Non a caso la maggior parte degli sforzi di Döhmann Audio nel corso degli anni si è concentrata (e continua a farlo) sull’eliminazione delle risonanze. Il crossover meccanico degli Helix Mk3 è stato progettato per dissipare le vibrazioni alle alte frequenze, mentre i bracci “fluttuanti” sono realizzati in un sandwich composito con due materiali in più rispetto alla versione Mk2, tra cui un polimero di grado balistico sviluppato per i giubbotti antiproiettile. Inoltre, una nuova tecnologia chiamata RSA (Resonance Suppression Architecture) prevede l’inserimento di due materiali in camere cave in punti critici del piatto. Questi materiali sono stati scelti in modo specifico per la loro capacità di colpire particolari spettri di frequenza.
Il nuovo piatto, pur avendo le stesse dimensioni di quello presente nel modello Mk2, ha ora una massa maggiore e più uniformemente distribuita grazie all’utilizzo di un mix di elementi più pesanti e alla tecnica di caricamento a elementi finiti. Per una guida più fluida e precisa, il sistema di trasmissione è stato completamente riprogettato tra nuovo software, nuovo firmware, nuova puleggia e nuovo controller. Inoltre, il nuovo alimentatore beneficia di un circuito in grado di migliorare la soppressione del rumore.
Gli Helix One e Helix Two Mk3, distribuiti in Italia da Musica & Video come tutti gli altri prodotti Döhmann, sono disponibili in una finitura in alluminio anodizzato nero e in una placcata in nichel e titanio. E veniamo alle note dolenti, ovvero ai prezzi. L’Helix One Mk3 costa 72.900 euro (nero) o 86.900 euro (titanio), mentre per l’Helix Two Mk3 ci vogliono 49.9000 euro (nero) e 59.000 euro (titanio).
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