Dynaudio Xeo 2: gli speaker tuttofare

Un duo tuttofare nel quale coesistono compattezza e qualità audio. Sono le Dynaudio Xeo 2, un sistema audio quasi completo travestito da speaker attivi… e che speaker!

Dopo la recente introduzione degli Emit M10, è la volta dei Dynaudio Xeo 2, veri e propri ibridi per i quali la definizione di speaker va un po’ stretta. Con al loro interno amplificatori digitali, DAC e ricevitori Bluetooth, gli speaker attivi Dynaudio Xeo 2 dovrebbero essere infatti visti più come un vero e proprio sistema audio e, se si considerano sotto questa ottica, il prezzo di 1.020 euro sul sito del distributore italiano Videosell non è affatto esagerato. L’idea alla base degli Xeo 2 è tra l’altro semplice e geniale al tempo stesso. Basta infatti collegare agli speaker qualsiasi fonte musicale (un lettore CD tramite RCA, un TV con un cavo ottico, uno smartphone o un laptop tramite Bluetooth) e il gioco è fatto.

Compatibilità

Se collegate ai Dynaudio Xeo 2 con un cavo ottico un player musicale di rete come il Pioneer N-50A o il Bluesound Node, potete ascoltare senza problemi file non compressi fino a 24bit/192kHz. In alternativa il modulo opzionale Dynaudio Connect (260 euro) può aggiungere agli Xeo 2 il Wi-Fi per ottenere la compatibilità con Spotify Connect e con il protocollo di rete DLNA, oltre a una porta USB per la riproduzione di file audio fino a 96kHz e a un ingresso coassiale fino a 192kHz. Rispetto ai più grandi e costosi Xeo 4 usciti sul mercato due anni fa, gli Xeo 2 sono speaker sicuramente più abbordabili come prezzo e le differenze rispetto ai fratelli maggiori del 2014 non mancano.

Tanto per cominciare il nuovo tweeter a cupola morbida da 28mm e il driver da 14 cm sono alimentati da un amplificatore digitale in Classe D da 65W, rispetto a quello da 50W degli Xeo 4. Se in teoria questo dato può sembrare un passo avanti in termini di potenza, in realtà si è sono potenziati i watt per bilanciare il più ristretto volume della cassa.

Costruzione

Quanto ristretto? 25 cm di altezza e 15 cm di profondità, tanto che ognuno dei due speaker può essere trasportato comodamente sottobraccio. Ciò significa anche che non c’è bisogno di un tavolo o di una scrivania particolarmente grandi per un set-up stereofonico, sempre che non decidiate di appendere gli speaker al muro o di sistemarli su supporti dedicati. Per quanto riguarda il design dei Dynaudio Xeo 2 abbiamo poi apprezzato l’integrazione dei controlli negli speaker.

Con i pulsanti touch sulla parte superiore per il controllo del volume e, in mezzo, il pulsante a O, che se tenuto premuto assieme ai due tati del volume dà il via al pairing Bluetooth. Più semplice di così! Se invece si collega una fonte tramite cavo, gli speaker scansionano automaticamente gli ingressi per cercare il segnale, anche se la scelta può essere fatta manualmente da telecomando.

Come suonano le Dynaudio Xeo 2?

Si può sempre agire sull’equalizzazione per trovare la posizione ideale degli speaker all’interno della stanza d’ascolto, ma dopo alcune prove abbiamo scoperto che il bilanciamento migliore si trova posizionando i Dynaudio Xeo 2 ad almeno 10 cm dal muro. In questo modo le tonalità tendono a occupare uno spazio neutro e il dettaglio si diffonde uniformemente in un soundstage che sembra appartenere a speaker grandi il doppio. In modalità wireless si deve scendere a qualche compromesso? Di solito sì, anche se gli Xeo 2 suonano tutto tranne che sacrificati. La presentazione sonora con l’ascolto in Bluetooth si caratterizza infatti per una pulizia e una raffinatezza che mascherano alla perfezione la natura senza cavi del collegamento.

Un vantaggio degli speaker attivi è che gli ingegneri possono mettere insieme vari elementi facendoli funzionare in armonia e la cosa è molto evidente anche con questi speaker, dal momento che le frequenze sono integrate in modo esemplare. L’impatto e la profondità dei bassi contraddicono le proporzioni fisiche degli speaker e queste considerazioni positive possono essere estese anche all’agilità. Si ascolti ad esempio la batteria che introduce Crisis di Anohni, così piena ma al tempo stesso controllata e in grado di amalgamarsi alla perfezione con i synth.

La precisione e l’agilità ritmica dei Dynaudio Xeo 2 è sempre sostenuta mentre le linee di synth si intrecciano tra loro per poi adagiarsi sopra le linee vocali, che suonano cavernose e appassionate in perfetta sintonia con il testo del brano. Quei medi così espressivi occupano con solidità e abbondanza il centro del soundstage e incontrano gli alti, che suonano articolati e con molto spazio per respirare. Il tutto con un livello di trasparenza musicale che è raro trovare in speaker attivi in questa fascia di prezzo e con una resa che ci ha pienamente convinti anche con i brani in streaming da Spotify, che grazie alla natura “indulgente” degli Xeo 2 rimangono perfettamente godibili (seppur inferiori) se messi a confronto con file WAV a livello di dettaglio, spazialità e precisione.

Il nostro verdetto

Qualità audio compressa sull’altare della convenienza? Non è certo il caso dei Dynaudio Xeo 2, che si sono rivelati speaker attivi estremamente versatili, semplicissimi da usare e con una resa sonora che in pochi si aspetterebbero da un sistema audio (perché di sistema si tratta) con un simile prezzo. E poi ci si può collegare davvero di tutto.

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