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iFi nano iDSD BL: il DAC portatile quasi perfetto

iFi nano iDSD BL

Non fosse per una gestione del timing che non ci ha convinti appieno, il DAC portatile iFi nano iDSD BL meriterebbe sicuramente il massimo dei voti.

Il produttore britannico iFi non è certo l’unico impegnato nella missione di migliorare l’audio dei vostri laptop o smartphone senza spendere un capitale. Tra il Cyrus soundKey, il [amazon_textlink asin=’B00Q6VQGS2′ text=’Meridian Explorer 2′ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’a1495e1c-ddf7-11e7-8086-336ec7993e7e’], il[amazon_textlink asin=’B01DP5JHHI’ text=’ DragonFly Black’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’a889c0a3-ddf7-11e7-b585-4b8ce6fbd871′] e Red e molti altri, sono infatti tantissimi i DAC portatili con prezzi dai 100 euro in su di ottima qualità.

Lo stesso dicasi per i DAC portatili dedicati a smartphone e tablet (e dal prezzo più impegnativo) come ad esempio l’Oppo HA-2 SE e soprattutto il Chord Mojo, ai quali si è aggiunto da poco l’iFi nano iDSD BL, DAC con amplificatore cuffie molto compatto e ben suonante compatibile con iPhone e device Android che [amazon_textlink asin=’B076K9M2TZ’ text=’si può acquistare anche in Italia a circa 260 euro’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’e9a318ef-ddf7-11e7-b472-93bc992ead27′].

iFi nano iDSD BL

Design e costruzione

Il DAC Burr-Brown True Native integrato può gestire file fino a 32bit/384kHz, così come file DXD, DSD256 e MQA, la cui riproduzione può avvenire anche tramite il servizio Tidal Masters. Secondo iFi il nano iDSD BL, che integra un amplificatore cuffie integrato Dual Mono, ha una potenza di uscita dieci volte superiore a quella di un iPhone 6 e può pilotare un’ampia fascia di cuffie, dai classici auricolari abbinati agli smartphone fino a modelli over-ear dall’elevata impendeza (fino a 600hm).


Sono in realtà presenti due uscite cuffie da 3,5mm, di cui una standard e una denominata iEMatch che iFi consiglia per chi ha cuffie particolarmente sensibili. Il terzo jack da 3,5mm si trova sul retro ed è un’uscita per collegare il DAC a un amplificatore o a un paio di diffusori attivi. Sempre sul retro troviamo una porta USB tradizionale che serve sia per collegare uno smartphone o un tablet, sia per ricaricare il DAC quando, dopo circa 10 ore di utilizzo, la batteria si esaurisce.

Infine sul retro troviamo uno switch a due posizioni che serve per scegliere il tipo di filtro. L’opzione Listen è in pratica un filtro a fase minima che secondo il produttore assicura una resa audio migliore, mentre l’opzione Measure è un filtro che permette di ottenere una resa migliore nei test di misurazione.

iFi nano iDSD BL

Qualità audio

Una volta collegato il nano IDSD a un MacBook Air, ci accorgiamo delle principali caratteristiche della presentazione sonora di questo DAC, ovvero una tonalità piuttosto neutra e una resa che si apprezza in modo naturale e senza forzature. La ricostruzione sonora è ben equilibrata e dopo ore di ascolto si apprezzano soprattutto la pulizia e l’apertura del soundstage, con una gamma medio-alta mai troppo aggressiva o fastidiosa e bassi potenti ed equilibrati.

Abbiamo testato file a 24 bit, DSD, MQA via Tidal Masters e stream da Spotify e l’iFi si è dimostrato trasparente al punto giusto, riuscendo a far emergere tutte le inevitabili differenze tra questi tipi di contenuti audio. Il piccolo LED luminoso frontale si illumina con colorazioni diverse a seconda del tipo di file e della sua risoluzione, diventando ad esempio blu quando si riproducono file DSD256, magenta quando si passa a file MQA o azzurro con file DSD64/128.

Inevitabile il confronto con altri DAC portatili. Rispetto all’Audioquest DragonFly Red, uno dei nostri preferiti nella sua fascia di prezzo, l’upgrade qualitativo si percepisce immediatamente, tanto che scegliendo un brano molto “denso” e per nulla semplice come Been Caught Stealing dei Jane’s Addiction, il DAC di iFi riesce a rendere la massa di chitarre coerente e comunicativa, cosa che l’Audioquest riesce a fare solo in parte.

iFi nano iDSD BL

Dove il DragonFly risulta preferibile è se mai nella prontezza dinamica e nella scansione ritmica e ce ne accorgiamo ascoltando Atmosphere dei Joy Division, con una batteria più “eccitante” e con una maggior coesione tra le linee ritmiche e il resto degli strumenti.

Passando invece alla prova con un iPhone 7 Plus e un LG G6, Tilted dei Christine And The Queens assume una forma molto più definita e corposa rispetto all’ascolto diretto da entrambi gli smartphone, grazie soprattutto a una presenza in gamma bassa più chiara e dotata di un peso maggiore. Anche qui però si avverte un comportamento convincente in fase ritmica e dinamica ma non al pari dei migliori DAC portatili e, su questo versante, l’iFi dimostra di non aver ancora raggiunto una piena maturità.

Verdetto

Il prezzo è giusto, l’autonomia nella media e il miglioramento audio rispetto a qualsiasi smartphone, tablet o laptop è innegabile. Dell’iFi ci sono piaciuti quasi tutti gli aspetti a parte la gestione del timing e della ritmica, versante sul quale altri DAC portatili riescono a offrire una resa più convincente.

© 2017 – 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
4

Riassunto

Non fosse per una gestione del timing che non ci ha convinti appieno, il DAC portatile iFi nano iDSD BL meriterebbe sicuramente il massimo dei voti.

Pro
Sound bilanciato, aperto e dettagliato
Buona autonomia
È un DAC versatile

Contro
Come timing e gestione della dinamica c’è di meglio sul mercato

Scheda tecnica
File supportati: PCM, DSD (da 2.8 a 256), DXD, MQA, PCM
Supporto hi-res: fino a 32bit/384kHz
Consumo: 50mA
Peso: 139 grammi
Prezzo: 259 euro
Sito del produttore: www.ifi-audio.com

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