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Ride – GoPro e Sony Alpha alla ribalta del grande schermo

Il secondo film scritto da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro è stato girato con strumenti di ripresa di uso comune e alla portata di tutti

Ride è la seconda ‘creatura’ di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, due ‘teenager del cinema’ con le idee molto chiare, imberbi registi e sceneggiatori lombardi che esordirono con l’eccellente bellico-drammatico Mine.

Dopo la tragedia del soldato bloccato in pieno deserto con un anfibio sopra una mina il successivo script è legato a due folli esperti di mountain bike potenzialmente in grado di padroneggiare qualsiasi ostacolo con la loro due ruote. Due giovani biker con pesanti difficoltà nella vita tra debiti e incombenze familiari e per questo spinti a partecipare a una gara in competizione con altri 8 atleti che assegna al vincitore un sostanzioso premio in danaro, 250.000 dollari.

Gli ignari concorrenti accettando diventano parte di una micidiale macchina di morte studiata alla perfezione per raccontare l’annientamento in diretta, un percorso con partenza in cima a una montagna lastricato di trappole che non lascia scampo.


Con un respiro maggiormente internazionale Ride è un’opera che almeno in parte funziona, infarcita di musica elettronica tra l’epico e il coatto (curata da Andrea Bonini e Massimiliano Margaglio) e una serie di variazioni di genere tra action e dramma umano, tecnologia e immagini iperboliche in salsa mockumentary. La bravura del cast così come degli effetti speciali non sono sufficienti per restare ai medesimi livelli di attenzione e profondità narrativa di Mine, nemmeno si fosse di fronte a un lungo videoclip dedicato agli sport estremi traslato su grande schermo.

Il convulso e iperbolico stile delle riprese finisce per infastidire piuttosto che entusiasmare rischiando più volte di abbattere l’interesse nel seguire gli eventi mantenendo vigili occhi e cervello. I toni macabri verso cui Ride vira nella seconda parte potrebbero incontrare meno detrattori e spingere l’acquisizione della produzione anche da parte di territori stranieri.

Diretto da Jacopo Rondinelli, esperto nelle riprese anche di sport estremi, il film resta una piacevole sorpresa all’interno dell’industria cinematografica italiana che non smette di fare il verso a se stessa con commedie sempre più ridicole e bislacche, apparentemente incapace di affrontare una simile sfida. Industria dove nel recente passato il massimo prodotto a livello action e fantascienza è stato Il ragazzo invisibile – Seconda generazione, e pensiamo che non ci sia altro da aggiungere in tal senso.

Proiettato in anteprima al multiplex Arcadia di Melzo, uno dei migliori d’Europa, Ride è anche e soprattutto un evento tecnologico, ripreso interamente in digitale con hardware comunemente in circolazione e alla portata di tutti. Stiamo parlando di due telecamere GoPro (Hero 5 e Session) assieme alla Sony Alfa 7.

La GoPro Hero 5 Black è una camera compatta, resistente agli urti, materiale antiscivolo, impermeabilità fino a 10 metri senza custodia, microfono nella parte superiore e un altro nella parte laterale destra, USB Type-C e micro HDMI, batteria da 1220 mAh (intercambiabile) e slot per micro SD fino a 256 GB. Ottima stabilizzazione elettronica (non disponibile in 4K), presente nella parte inferiore anche un mini speaker per ascolto dell’audio.

Posteriormente display da 2″ pollici multi touch con interfaccia volta a offrire maggiore intuitività e velocità d’uso specie quando è richiesto interagire rapidamente con l’apparato. Peso pari a circa 118 grammi che aumentano a 150 grammi con la custodia standard. Sensore 12 Megapixel, riprese fino a 4K/30 fps oppure 2,7K/60 fps mentre per il Full HD si può arrivare a 120 fps.

Estremamente compatta e impermeabile senza case opzionale, la GoPro Hero 5 Session è di fatto l’entry level della linea HERO 5, sensore 10 Megapixel, 4K fino a 30 fps anche se a questa risoluzione qualche frame rischia di mancare all’appello, stabilizzatore elettronico di qualità, anche in questo caso è presente il ‘single button’ per impartire e gestire velocemente i comandi però attenzione che ci si potrebbe ritrovare  con l’impossibilità d’uso causa batteria scarica visto che si corre il rischio di attivare l’apparato senza volerlo.

La resa d’insieme per le riprese video in questo caso risulta allineata a un prodotto base, con una gamma dinamica che si difende mostrando il fianco negli scatti singoli (possibili anche in formato RAW), anche lo spazio colore non è così ampio come dovrebbe garantire un filmato HDR. Una camera che tra l’altro manca di microfono esterno e rende impossibile quindi migliorare la qualità audio.

Immancabili funzioni come riduzione avanzata del rumore del vento, prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione, Time Lapse video, Time Lapse foto e Night Lapse. Il Time Lapse è una modalità cattura immagini a intervalli di tempo preimpostati e una volta terminata la registrazione i fotogrammi vengono uniti in automatico creando un filmato senza la necessità di passare per un software di editing video come GoPro Studio.

Per ulteriori informazioni: link diretto al sito GoPro.

Tutta un’altra immagine quella invece offerta dalla Sony Alpha 7, sensore Exmor R CMOS di tipo BSI (retroilluminato) Full-Frame da 24.2 MP, stabilizzazione a cinque assi integrata, sistema 4D Focus con 693 punti AF a rilevamento di fase che coprono circa il 93% dell’area immagine, velocità di autofocus e tracking circa due volte più veloce della A7M2, scatto continuo fino a 10 fps, scatto silenzioso o otturatore meccanico, cattura fino a 177 immagini in JPEG.

Registrazione di video ad alta risoluzione 4k senza pixel binning grazie al sovra campionamento 6k, S-Log3 e HLG per riprese in HDR. Batteria Z fino a 710 scatti, doppio slot di memoria compatibile con schede SD UHS-II e porta USB Type-C 3.1. Mirino XGA OLED Tru-Finder ad alta luminosità, monitor LCD da 921.600 pixel.

Gamma ISO molto più ampia, autofocus con elevato numero di punti simile alla Alpha 9, eccellente versatilità e un corpo macchina compatto e in parte resistente a polvere e umidità, l’elevata velocità di scatto la rende ideale per l’uso in ambito sportivo. Disponibili 45 obiettivi di cui 26 specifici per il formato full-frame cui si sommano i prodotti di terze parti.

Per ulteriori informazioni: link diretto al sito Sony per la Alpha 7.

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