Con un budget inferiore ai 2000 euro, potete allestire un setup desktop composto da uno streamer-DAP-ampli cuffie, un paio di cuffie e una coppia di speaker attivi. Ecco come
Dopo diverse richieste da patte di voi lettori, vi proponiamo un sistema hi-fi moderno, connesso e dalle dimensioni contenute con il quale poter ascoltare musica (anche in alta risoluzione) sia con un paio di cuffie cablate, sia con due speaker attivi, il tutto con un budget inferiore ai 2000 euro. Certo, non sono pochi soldi, ma con questo setup si hanno a disposizione diverse sorgenti audio in un’unica soluzione (DAP, streamer e, volendo, persino giradischi) e tre singoli componenti di assoluta qualità.
La sorgente tuttofare
Il FiiO R7 è un amplificatore cuffie, player e streamer audio hi-res in configurazione desktop (ovvero non portatile). Una sorta di all-in-one da scrivania che supporta anche l’archiviazione locale dei file musicali, dispone di un display touch, riproduce una grande quantità di formati audio ad alta risoluzione (MQA compreso) e può essere utilizzato con speaker attivi, cuffie, o con entrambi.
Considerando che l’R7 costa 750 euro, si tratta di un dispositivo davvero interessante se pensiamo a tutto quello che può fare e anche le specifiche tecniche indicano che siamo di fronte a un device dal rapporto qualità-prezzo notevole. All’interno del FiiO R7 troviamo ad esempio un DAC ESS Sabre ES9068AS e un chipset di amplificazione ad alta potenza THX-788+ di fascia desktop, mentre il supporto per i file audio si spinge fino a 32-bit/768kHz per i PCM e fino a DSD512.
Ricchissimo anche il parco connessioni e connettività tra ingressi ottici e coassiali, porte USB, Wi-Fi dual band, Bluetooth 5.0 (aptX, aptX HD, LDAC e LHDC), uscite ottiche, coassiali, di linea e XLR bilanciate. L’R7 è anche Roon Ready e permette di riprodurre i vostri file audio dallo storage interno da 64 GB (espandibile fino a 2 TB tramite microSD), da una memoria USB o da un PC o NAS tramite DLNA via Wi-Fi o Ethernet. Trattandosi poi di un device con a bordo Android 10, è possibile scaricare tutte le app che volete
Chi poi è interessato all’ascolto in cuffia, l’R7 dispone di uscite jack da 6,3 mm, 4,4 bilanciate e connettori XLR bilanciati a quattro pin. Il sistema di amplificazione è dotato di cinque livelli di guadagno, che secondo FiiO sono in grado di funzionare con tutti i tipi di cuffie. Inoltre, con un carico di 32Ω, l’R7 è in grado di erogare fino a 3,6 W (davvero niente male).
Cuffie audiofile
Con simili specifiche non è difficile trovare un paio di cuffie adatte. Considerando il prezzo dell’R7, non siamo né andati troppo al risparmio, né abbiamo esagerato con modelli hi-end dai prezzi proibitivi, trovando nelle nuovissime Sennheiser HD 660S2 da circa 600 euro una risposta assolutamente adeguata alle nostre esigenze. Le HD 660S2 hanno il non facile compito di proseguire la tradizione della serie 600, tra le più apprezzate e vendute del produttore tedesco anche grazie al rapporto qualità-prezzo molto vantaggioso.
Questo nuovo modello rappresenta un upgrade sostanzioso per gli audiofili che cercano dettagli eccellenti e prestazioni coinvolgenti alle basse frequenze. Le HD 660S2, progettate in Germania e prodotte in Irlanda, sono il risultato del feedback dei clienti che hanno acquistato il precedente modello HD 660S del 2019, oggi disponibile online anche a meno di 400 euro contro i 499 euro di listino. Le modifiche apportate dagli ingegneri tedeschi al design delle 660S hanno permesso di migliorare il flusso d’aria intorno al driver da 38 mm grazie a un nuovo sistema di magneti ventilati. Questa novità punta a ridurre la distorsione e contribuisce a offrire un’esperienza di ascolto più dinamica.
Inoltre, la nuova bobina in alluminio delle S2 corrisponde all’impedenza di 300 Ohm delle precedenti HD 600 e HD 650, è più leggera e offre una forza magnetica e uno smorzamento elettrico più elevati per una risposta all’impulso più pulita. La frequenza di risonanza si è abbassata a 70 Hz rispetto ai 110 Hz delle 660S e l’insieme di tutti questi accorgimenti si traduce in una precisione, una velocità e una risoluzione ancora maggiori, con una pressione sonora doppia alle frequenze più basse.
Le 660S2 offrono anche una maggiore sfumatura dei passaggi a bassa frequenza e una migliore risposta agli impulsi che porta in primo piano texture iper-realistiche in qualsiasi riproduzione di performance, con l’obiettivo finale di un’esperienza più fluida e calda rispetto al modello di quattro anni fa. Infine, le HD 660S2 sono dotate di cuscinetti auricolari morbidi per il massimo comfort, mentre dal punto di vista estetico presentano una finitura nera con accenti color bronzo. Decisamente leggere (260 grammi di peso) e con una risposta in frequenza pari a 8 – 41,500 Hz, vengono fornite con una custodia e due cavi staccabili da 1,8 m, uno con connettore stereo single-ended da 6,3 mm e l’altro con connettore bilanciato da 4,4 mm, ideale per sfruttare l’uscita bilanciata dell’R7.
Una coppia… “attiva”
Se poi volete alternare le cuffie a degli speaker attivi sfruttando le uscite dell’R7 e passando immediatamente dall’uno all’altro metodo tramite la manopola frontale, vi consigliamo gli Elac Debut ConneX DCB41 da poco più di 500 euro, tra i più interessanti e completi in questa fascia di prezzo (volendo, potete collegarci anche un giradischi). Grazie alle loro dimensioni, questi speaker da 25 cm x 14 cm x 20 cm sono abbastanza piccoli e compatti poter essere posizionati anche su una scrivania, diventando così anche dei perfetti diffusori desktop.
Per il suo esordio in questo settore dell’Hi-Fi, Elac ha puntato su un modello caratterizzato da una configurazione master e slave, con uno speaker che ospita tutta l’amplificazione e gli ingressi e l’altro che funge da diffusore passivo e si collega al primo tramite cavo.
All’interno di ciascun Debut ConneX DCB41 troviamo un tweeter a cupola morbida da 19 mm e un driver mid/bass in polipropilene da 10 cm. L’amplificazione è affidata a due moduli in classe D da 50W alloggiati nello speaker master, mentre per ottenere bassi potenti e definiti da speaker così compatti Elac ha optato sia per la tecnologia proprietaria XBass Enhancer (che comunque può essere disattivata), sia per una porta bass reflex posteriore che mira a fornire una migliore estensione delle basse frequenze; se poi questa configurazione non vi bastasse, potete sempre aggiungere un subwoofer grazie all’uscita Sub Out sul retro.
Sempre nella parte posteriore dello speaker master troviamo una porta HDMI con funzione ARC (comodissima per il collegamento a un TV), un comodo ingresso phono con interruttore on/off (si può così utilizzare anche come ingresso RCA tradizionale) e ingressi ottico e coassiale. Da segnalare anche la risposta in frequenza da 50 a 25.000 Hz e un SPL massimo di 102dB/1m.
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