Il BenQ TK850 eredita molto dall’HT3550 con frame interpolation, gestione segnali 4K fino a 60 Hz ed è compatibile HLG e HDR-10
Il BenQ TK850 è un proiettore DLP 4K vobulato che sfrutta il chip DMD di Texas Instruments da 0,47” pollici, che grazie al pixel shifting lascia la percezione di 8,3 milioni di pixel senza dover affrontare spese ben più importanti per una matrice nativa UHD. La differenza sostanziale rispetto ad altri vpr vobulati è la rapidità (quattro volte per ciclo) con cui si raggiunge la risoluzione 3840 x 2160.
Con il TK850 BenQ prosegue nella progettazione di videoproiettori tecnicamente avanzati altrettanto interessanti dal punto di vista economico, DLP con ruota colore a quattro segmenti: RGBW e frequenze da 96 a 120 Hz per il 2D e fisso 120 Hz per il 3D.
Di fatto questo TK850 è il fratello minore dell’HT3550, con cui condivide firmware e gestione flussi video in ingresso, tra preset e possibilità d’intervenire sull’ottimizzazione. Design che non si discosta dal passato, punto di proiezione con l’obiettivo a destra e areatori laterali, scocca in plastica con elementi in metallo e senso di robustezza. Subito sopra l’obiettivo si trova una piccola finestrella scorrevole per la messa a fuoco e le ruote dello zoom. Onde evitare di dover intervenire sul keystone (solo verticale con escursione +/- 30° gradi) e la correzione trapezoidale si può sfruttare la relativa rotella di regolazione, favorendo una migliore centratura dell’immagine quando il punto di proiezione risulta fuori asse rispetto al centro schermo. Sulla parte superiore del cabinet i controlli per accedere all’intera sezione menù, posteriormente le connessioni ma anche un paio di diffusori da 5 Watt l’uno.
Le opzioni di input/output del TK850 sono identiche all’HT3550, con una porta HDMI che supporta l’Audio Return Channel (ARC), in modo che si possa far transitare in uscita il flusso digitale audio per passarlo per esempio a una soundbar o un sintoamplificatore con medesima compatibilità. Accettati segnali 4K fino a 60 Hz, due porte HDMI 2.0b (compatibilità HDCP 2.2) e gestione segnali wide color gamut sia HLG che HDR-10, una USB-A da 2,5 A per alimentare dispositivi di streaming da 5 Volt come l’Amazon Fire Stick 4K o il Google Chromecast. Una porta per connessione multimediale USB-A 3.0 a cui collegare un hard disk o chiavetta USB e sfruttare così il media player integrato per video e audio. Presente il frame interpolation con inserimento di 36 frame ogni 60 secondi per minuto per la compensazione del movimento. Output audio digitale via porte S/PDIF coassiale e ottica e ulteriore uscita analogica tramite jack da 3,5 mm, e ancora trigger da 12 V, porta RS232C e mini USB per l’assistenza, ricevitore infrarossi frontale e superiore per favorire la ricezione anche se capovolto.
Più adatto alla visione di programmi sportivi che non al gaming, con input lag che a 1080p e 2160p resta attorno agli 80 ms. BenQ ha sviluppato un sistema di lenti in grado di far fronte a una migliore nitidezza e uniformità tra l’obiettivo e lo schermo: array di lenti a dieci elementi e otto gruppi con rivestimenti a bassa dispersione che l’azienda afferma capaci di ridurre al minimo l’aberrazione cromatica.
Telecomando in dotazione di buona fattura, completezza nei comandi ma soprattutto retroilluminazione. Copertura dichiarata pari al 98% per lo spazio colore REC.709 con calibrazione di fabbrica, 3.000 ANSI lumen, rapporto di contrasto (FOFO) 30,000:1 (Dynamic Iris) e compatibilità 3D (segnale video scende a 1080p). Dimensioni 380 mm x 127 mm x 263 mm (A x L x P) e 4,2 Kg di peso totale. Prezzo Amazon attorno ai 1.600 euro. Link a BenQ.
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