Amplificatori I consigli di AF Digitale

IL TUBE ROLLING IN PRATICA: EL34 vs 6CA7

Pratica assai nota tra gli appassionati di amplificatori valvolari – gli unici a garantire la possibilità di sostituire i dispositivi d’uscita al fine di sintonizzare le prestazioni secondo i propri gusti e/o esigenze – il conosciuto Tube Rolling può aiutare ad ottenere prestazioni ancora migliori ove la base di partenza sia effettivamente valida nel mettere in luce le differenti caratteristiche dei vari tubi.

Accarezzavo da tempo l’idea di effettuare un tube rolling – ovvero il confronto tra differenti modelli di valvole – soprattutto a livello di tubi di potenza, sovente meno presi in considerazione a causa del costo certamente più elevato rispetto a quelli di segnale.

Infatti, sono solitamente queste ultime ad essere sostituite con modelli NOS – acronimo di New Old Stock, ovvero dispositivi nuovi ma d’epoca – oppure con versioni attuali la cui qualità va dal normale all’eccezionale, sempre col fine di migliorare le prestazioni del preamplificatore o dell’amplificatore che ne fa uso.

Tra le tante aziende attualmente operanti – niente meno che dal lontano 1958 – possiamo di certo annoverare la cinese SHUGUANG, definibile quasi trasversale tanto ampio è il suo coinvolgimento nella fornitura di dispositivi termoionici alle varie aziende audio.


Attenzione che non stiamo parlando di un costruttore commerciale – ovvero produttore di dispositivi di qualità esclusivamente consumer da elargire a destra e a manca – ma di una azienda avanzatissima in grado di produrre tubi di qualità elevatissima apprezzati ed utilizzati da fior di costruttori, un nome su tutti: la svizzera NAGRA.

Tra le serie di livello superiore, spicca certamente la nota PSVANE, nella quale convergono tecnologie di costruzione parecchio sofisticare inclusi brevetti proprietari, il che la dice lunga in relazione alla qualità esprimibile da questo costruttore.

La notevole replica a marchio PSVANE delle PHILIPS EL34PH (+/- 450 euro)

 

Complice l’ampia disponibilità di un caro amico che me le ha date in prestito, è proprio da questa serie che provengono le 6CA7 utilizzate per la sostituzione del quartetto di EL34 presenti sull’integrato LINE MAGNETIC LM211ia, di cui potete leggere il test da noi effettuato in questo articolo.

Avete letto bene, un modello diverso ma compatibile – suggerito dallo stesso costruttore dell’ampli tra l’altro – che può essere scelto in alternativa ai tubi di serie poiché in possesso di caratteristiche elettriche che ne consentono l’uso.

Premetto che quelle presenti sull’integrato sono selezionate a recano il marchio LINE MAGNETIC bene in evidenza sull’involucro in vetro, selezione che probabilmente è stata operata proprio dalla SHUGUANG stessa stante la provenienza dell’ampli, in ogni caso si tratta di esemplari assolutamente ben suonanti che mai mi hanno dato il minimo problema, ragione per la quale mai ho desiderato la loro sostituzione.

Detto fatto – lavate bene le mani ed indossati idonei guanti in nitrile al fine di non lasciare impronte sul vetro – ho proceduto alla rimozione degli esemplari originariamente installati a corredo dell’amplificatore per poi sostituirle con le 6CA7 di cui sopra.

La parte interna del vetro – di spessore molto più elevato del normale – è ricoperta da una sorta di vernice di colore grigio – ovvero un composto polimerico a base di carbonio che l’azienda definisce HPCC – il cui compito è di evitare il rimbalzo casuale dei c.d. stray electrons, vale a dire gli elettroni che dovessero sfuggire alla gestione dei vari elettrodi interni e che causerebbero anomalie di funzionamento.

A parte la notevole bellezza espressa da questi tubi – che potete senza problemi desumere dalle immagini – è l’assoluta precisione del matching che mi ha colpito, infatti, non ho praticamente dovuto ritoccare minimamente il bias tanto questo risultava perfettamente allineato.

Certamente un inizio parecchio positivo.

Acceso l’apparecchio ed atteso i circa 30” necessari alla stabilizzazione dei circuiti, ovvero cessato il lampeggio del led, per prima cosa avvicino l’orecchio al tweeter e registro un assoluto silenzio, non il minimo rumore.

Può accadere in effetti di trovarsi a gestire valvole rumorose, un noioso aspetto sovente legato alla struttura meccanica interna, ma ovviamente in questo caso stiamo parlando di esemplari la cui costruzione è assolutamente superlativa, in ogni singolo aspetto.

Circa l’ascolto – premetto che i tubi erano già ampiamente rodati, ragione per cui mi sono evitato lunghe sessioni di burn-in – dopo congruo riscaldamento dell’amplificatore quindi, ho iniziato a prendere nota delle eventuali differenze riscontrabili, cosa che sulle prime mi ha lasciato abbastanza interdetto.

Niente, assolutamente niente di diverso…..possibile?

Ebbene si, malgrado il costo di questi tubi sia alquanto elevato rispetto alla produzione di serie, il loro inserimento non ha provocato alcun cambiamento, il che non è necessariamente un male, molto peggio sarebbe stato ascoltare un peggioramento.

Ne ho alternati parecchi di dischi, sempre cercando di interpretare le possibili differenze tra prima e dopo ma per quanto mi sia impegnato non ho rilevato nulla di eclatante. 

A tal punto le conclusioni più giuste sono secondo me le seguenti: indubbiamente i tubi sono validissimi ed ottimamente costruiti (vedasi commenti precedenti in merito) e siccome – in tutta evidenza – la produzione SHUGUANG ha ormai raggiunto livelli molto elevati in termini di qualità, anche la produzione di serie si presenta affatto lontana dal top-of-the-line, il che ci rende immensamente felici e rende al contempo merito a questa storica azienda.

Per una volta un finale diverso dal solito – assolutamente non negativo malgrado i risultati non siano stati esattamente quelli attesi – anche considerando che il costo medio per un quartetto selezionato delle suddette 6CA7 è di circa 300 euro.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

 

 

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