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L’uomo invisibile [UHD]

L'uomo invisibile

Saltata l’uscita in sala a causa dell’epidemia, l’uomo invisibile approda in UHD con un comparto video particolare. Audio in linea alla tradizione Universal

Cecilia Kass (Elisabeth Moss) è vittima di una relazione violenta ed umiliante con il ricco scienziato Adrian Griffin (Oliver Jackson-Cohen), tanto da decidere di scappare via nel cuore della notte. Rifugiatasi presso un amico della sorella, apprende qualche giorno dopo che l’ex moroso psicopatico si è suicidato per la disperazione, lasciandole tuttavia in eredità un nutrito grisbì. Da quel momento, però, Cecilia sarà costantemente perseguitata da un’oscura ed impalpabile presenza, la quale sembra volerle fare del male colpendo i suoi affetti più cari. E’ tutto reale o sono davvero matta da legare?

invisible man

Astuto, intrigante e davvero ben diretto remake in chiave moderna dell’omonimo classico targato H.G.Wells, ove ai deliri di onnipotenza di un geniale chimico subentrano violenze domestiche ed ingegneria ad alto tasso di narcisismo. Dimenticate ampolle, ambientazioni rurali e protagonisti bendati tipo “la mummia”: questo originale rifacimento, sempre possa definirsi tale, fa suo il concetto di partenza declinandolo quale arma di stalkeraggio, di tormento e di violenza psicologica ai danni della sventurata protagonista.

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La sceneggiatura, opera dello stesso regista Leigh Whannell (suo il notevole Upgrade), è del resto astutissima nel muoversi sul filo del rasoio, tanto da rendere difficile allo spettatore comprendere cosa stia realmente succedendo: ovvero se la minaccia sia vera o solo opera della psiche già seriamente provata della protagonista. Un dubbio che, tra alterni colpi di scena, si dipanerà solamente a film ben inoltrato. A tal proposito, pur linkandolo qui sotto, sconsigliamo la visione del trailer ufficiale – realizzato probabilmente da uno sprovveduto – il quale mostra decisamente troppo.


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Oltre alla regia ed alla sceneggiatura un plauso è doveroso sia per la compagine attoriale, formata da un cast di volti noti nel panaroma televisivo, che per la trattazione scientifica dei presupposti base. Quest’ultima in particolare, dopo svariate “debolezze” che si trascinano oramai da quasi novant’anni, trova finalmente giustizia nell’idea risolutiva proposta dal presente film. Fisici, ingegneri, tecnici ed addetti ai lavori ringraziano sentitamente per aver fatta salva la plausibilità del tutto. L’uomo invisibile costituisce il classico esempio da manuale di come, in presenza di idee buone ed innovative, anche i canovacci più abusati possano essere riportati ad una nuova vita.

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Video

L’uomo invisibile, secondo il sempre informatissimo IMDB, gode di una risoluzione 4K nativa essendo finalizzato su di un DI4K. La situazione di dettaglio è in effetti molto valida, con primi piani porosi, compatti e quasi scolpiti: il volto “segnato” dalle vicissitudini della protagonista ne è un esempio abbastanza lampante. Lo stesso accade agli oggetti di contorno, per lo meno nelle scene ben illuminate. La situazione su fondali e secondi piani in generale risulta, viceversa, duale. Da un lato abbiamo sequenze davvero eccellenti – vedasi gli interni dello studio notabile, dell’ospedale psichiatrico e della villa di Adrian Griffin nel finale – ove i dettagli sullo sfondo sono ben evidenziati dall’HDR, donando al quadro una notevole robustezza.

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Dall’altro, invece, abbiamo riscontrato delle situazioni più problematiche, come ad esempio per diverse scene buie all’interno della casa di Cecilia. In queste particolari ambientazioni lo sfondo tende ad impastarsi  facendo decadere la percezione del dettaglio: normalmente l’HDR dovrebbe intervenire a mitigare la situazione giocando sul contrasto, cosa che non si verifica affatto in tali momenti. Non si tratta tuttavia di un evento continuativo, ne di una peculiarità relativa alle scene scure dal momento che, nelle sequenze in soffitta ed iniziali, il dettaglio secondario esiste e l’HDR lo stacca pure molto bene.

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Il risultato è uno sparuto numero di frangenti in cui il contrasto appare “depresso” con l’immagine che ne risente in termini di risoluzione vera e propria. Non è da escludere si tratti di una qualche scelta fotografica, tesa forse a trasmettere la tensione del pericolo “che non si riesce a vedere”. Non abbiamo avuto purtroppo la possibilità di testare l’HDR10+ e/o il Dolby Vision inclusi, basandoci quindi su quanto rilevato attraverso l’HDR10 di default, motivo per il quale potrebbe trattarsi di una qualche incertezza insita nella sua codifica.

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Fatte salve queste “anomalie” il resto del quadro permane ottimo, con colori saturi (sebbene non particolarmente diversificati, tendendo il tutto ad una cromia essenziale) ed una compressione assolutamente non percepibile. Unico punto debole ravvisabile nell’impostazione del video è una certa debolezza di integrazione tra girato reale e CGI: in alcune sequenze si riesce a percepire l’artificialità di alcune aggiunte. Trattasi purtroppo di un effetto quasi inevitabile vista l’elevata risoluzione di ripresa utilizzata.

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Audio

Traccia audio italiana in Dolby Digital Plus 7.1 e, ovviamente, inglese in Dolby Atmos – come da tradizione consolidatissima di Universal – per L’uomo invisibile. 7.1 per il quale ci è andata di lusso: considerata la mancata distribuzione cinematografica di marzo causa Covid, il rischio di un semplice 5.1 era praticamente dietro l’angolo. La colonna italiana gode di una discreta dinamica, con un canale LFE non “incontenibile” ma decisamente ben apprezzabile: basta ascoltare le onde del mare infrangersi sugli scogli all’inizio ed i vari momenti “di spavento” disseminati lungo il film.

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La sostenuta gamma dinamica si lascia apprezzare in particolar modo durante l’ascolto della musica all’epilogo, con una resa che appare sorprendente se si pensa come essa derivi da un flusso di soli 768 kbps. I dialoghi risultano piuttosto “secchi” eccezion fatta per la voce di Aldis Hodge, la quale mantiene una buona apertura. Le altre tendono ad essere limitate in frequenza, in special modo quella della protagonista. Come al solito: o si è rimaneggiato il doppiaggio oppure la compressione ha falciato via “pezzi” di parlato. O entrambe le cose.

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La spazialità, stanti l’impostazione e la tipologia del film, è relegata principalmente all’effettistica di ambienza, peraltro molto ben strutturata. Porte, suonerie e vibrazioni degli smartphone, voci e brusii sono tutti localizzati sui canali surround laterali e back, mostrando una completezza davvero notevole. La traccia Dolby Atmos inglese aggiunge un ulteriore contributo in gamma dinamica, risultando più potente a livello di ascolto: basta comparare le già citate onde ed il “caos” dentro l’ospedale psichiatrico.

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La spazialità non introduce migliorie eclatanti, tuttavia nelle svariate localizzazioni di ambienza i canali top espandono la scena sonora, donando maggior respiro all’ambiente. A titolo di esempio, si ascolti verso la fine del film l’infermiere che visita Cecilia e se ne va chiudendo la porta: nel 7.1 italiano l’uscio è piazzato sul canale back destro, nel Dolby Atmos inglese si suddivide invece tra il surround, il top posteriore e il back destro. Una distribuzione del suono, quindi, nettamente più ampia. Molto più naturale anche il parlato grazie alla presa diretta e, soprattutto, ad una compressione lossless.

L'uomo invisibile

Extra

I contenuti extra, come da consolidata usanza Universal, sono presenti sia sul Blu-ray che, in 4K, sul Blu-ray Ultra HD. Essi constano di:

  • Moss si manifesta. Intervista ad Elisabeth Moss riguardo l’interpretazione del suo personaggio
  • Viaggio con il regista Leigh Whannel.  Diario delle riprese presentato dal regista de l’uomo invisibile
  • Gli attori. Intervista a produttori e cast incentrata sui personaggi del film
  • Terrore senza tempo. Dietro le quinte in cui il regista spiega come ha reinventato l’iconico personaggio dell’uomo invisibile
  • Scene inedite. Nove scene eliminate dal montaggio finale
  • Commento audio. Commento audio lungo il film del regista e sceneggiatore Leigh Whannel

Il tutto per una durata di 36 minuti. Si poteva fare sicuramente di più, se non altro la disponibilità degli extra anche sul supporto UHD è un buon valore aggiunto.

TESTATO CON: Videoproiettore JVC N7 e UHD player Oppo UDP-203

Blu-ray Ultra HD disponibile su dvd-store.it

L’uomo invisibile [UHD]
8.0 Recensione
Pro
Originale rilettura del classico horror
Risoluzione 4K nativa
Presenza HDR10+ & Dolby Vision
Traccia audio italiana 7.1
Contro
Contributo dell'HDR sotto tono per certe sequenze
Integrazione della CGI poco efficace in determinati momenti
Dialoghi italiani con ridotta escursione in frequenza
Riepilogo
Prodotto da: Universal Pictures
Distribuito da: Universal Pictures
Durata: 124'
Anno di produzione: 2020
Genere: Thriller
Regia: Leigh Whannel
Interpreti: Elisabeth Moss,Storm Reid,Oliver Jackson-Cohen,Micheal Dorman,Aldis Hodge
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Supporto: BD100(89%) + BD50(81%)
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: HEVC/ H.265 4K (2160p) HDR10, HDR10+, Dolby Vision || MPEG-4 AVC (1080p)
Audio: Italiano, Spagnolo Dolby Digital Plus 7.1, Tailandese, Turco Dolby Digital 5.1, Inglese, Tedesco Dolby Atmos
Sottotitoli: Italiano,Inglese,Tedesco,Portoghese,Spagnolo,Cinese,Coreano,Rumeno,Tailandese,Turco
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

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