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Proviamo il kit Sonos Arc + SUB (GEN3). Lo stupore ed il Dolby Atmos sono di casa

Integrazione, semplicità di configurazione e qualità. Questi alcuni dei requisiti più richiesti dalla maggior parte delle persone che ci scrivono e per questo oggi abbiamo deciso di fare una variazione sul tema e provare un kit Sonos. Scoprite cosa è successo.

Recentemente abbiamo acquistato un proiettore con risultati più che discreti per quel che riguarda il video ma l’audio, meritava qualcosa di più e così abbiamo deciso di abbinargli il kit Sonos Arc + SUB (Gen3). Perchè non abbiamo utilizzato l’impianto home theatre principale? Semplice, avremmo dovuto spostare troppe cose che avrebbero reso l’operazione tremendamente complicata ed inoltre volevamo realizzare un sistema il più semplice possibile e con meno fili possibili sparsi.

Sonos Arc + Sub (GEN3) tanta tecnologia in un solo click

Iniziamo col dire che l’imballaggio è a prova di bomba tellurica ed inoltre dotato di fermi che rendono impossibile o quasi, il danneggiamento della soundbar stessa. Le dimensioni sono decisamente generose parliamo infatti di una altezza di 87mm x 1.142mm di profondità ed infine 116mm di profondità. Il peso è di 6,25 kg ed è disponibile nelle livrea bianca oppure nera. Sicuramente dimensioni generose ma dalle forme ben studiate, semplici e lineari che ben si sposano con i moderni ambienti domestici. Tenete bene in considerazione la luce da terra della vostra TV se vorrete acquistare questa soundbar. Si, la Sonos Arc supporta il Dolby Atmos, ma su questo torneremo più avanti, perchè prima è necessario dare qualche piccolo cenno sul grande lavoro che è stato fatto a livello di progettazione.

All’interno della Sonos Arc, troverete tre tweeter con cupola in seta appositamente studiati ed otto midwoofer che si occuperanno delle frequenze medio basse. I driver sono mossi da 11 amplificatori (uno per ciascun canale) in classe D. Inoltre grazie a TruePlay potrete ottimizzare la resa sonora tramite il vostro telefonino semplicemente posizionando quest’ultimo all’altezza delle vostre orecchie, per informazioni sui device compatibili con TruePlay consultate questo link. Tantissimi i formati supportati, alcuni solo tramite porta eArc:


  • Stereo PCM
  • Dolby Digital
  • DTS (solo S2)
  • Dolby Digital Plus
  • Dolby Atmos (Dolby Digital Plus)
  • Dolby Atmos
  • Dolby TrueHD
  • Dolby Atmos (TrueHD)
  • PCM multicanale
  • PCM multicanale Dolby

A proposito di Arc, sicuramente qualcuno di voi si starà chiedendo se è possibile utilizzare un vecchio TV che non possiede HDMI Arc. La risposta, tra l’altro in rima, è si. Sarà possibile farlo tramite un adattatore HDMI/ottico incluso nella confezione, ovviamente i formati riproducibili saranno limitati e varieranno a seconda della TV ma sappiate fin da subito che i segnali Dolby Atmos, TrueHD, MAT e Dolby Digital Plus non saranno supportati.

Per quanto riguarda il SUB (GEN3) avrete una risposta in frequenza dichiarata in grado di scendere fino a 25 Hz, due amplificatori in classe D e due driver contrapposti tra loro. Per effettuare tutte le operazioni di associazione e tuning sarà necessario scaricare l’apposita APP Sonos S2 e poi in pochi semplici click i prodotti si configureranno da soli con pochi minuti di pazienza. Potrete controllare la soundbar anche tramite il telecomando della TV, la procedura di installazione richiede pochi secondi. Se compatibile con il vostro device, utilizzate TruePlay per la correzione ambientale, non ve ne pentirete! Ultima considerazione fondamentale: tra soundbar e sub in tutto abbiamo dovuto collegare solamente due cavi di alimentazione, il resto è tutto wireless per la gioia di tutti.

Che inizino le danze

Pochi minuti ed il kit Sonos Arc + SUB (GEN3) è pronto all’opera. La prima cosa interessante è che questo kit può essere utilizzato a prescindere dall’utilizzo della TV ed è per questo che abbiamo subito iniziato con Tidal che la Sonos Arc ha subito riconosciuto senza problemi. Dopo la calibrazione con TruePlay iniziamo gli ascolti e fin da subito lo stupore è tanto. Snoccioliamo diversi brani anche a volumi sostenuti, ed un interrogativo ci attanaglia: il sub è veramente necessario? Così lo scolleghiamo, effettuiamo di nuovo la calibrazione e già dopo poche note ci accorgiamo di quanto questo sub faccia un ottimo lavoro e soprattutto alleggerisca il compito dei driver e degli amplificatori della Sonos Arc che in mancanza del sub deve occuparsi di molte più frequenze e di conseguenza deve stressare maggiormente amplificatori e driver. Con il sub il suono ha un maggior respiro tutto è più a fuoco e soprattutto la gamma bassa non soffre di quelle enfatizzazioni che caratterizza molte soundbar, bensì il basso scende rimanendo frenato e controllato, forse i 25 Hz dichiarati sono un po’ ottimistici ma la pressione sonora è buona e anche il controllo.

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Film in Dolby Atmos ma non solo: mai più senza la Sonos Arc.

C’è stato un tempo in cui i vecchi TV a tubo catodico offrivano un comparto audio decente in alcuni casi sorprendente, poi col passare degli anni, le nuove tecnologie e soprattutto la volontà di realizzare TV sempre più slim per forza di cose, l’audio di serie delle TV è dovuto scendere a compromessi, tanto che in alcuni casi le TV vengono direttamente proposte con abbinata una soundbar. Se proverete questa Sonos Arc col vostro TV ve lo diciamo senza mezzi termini: non tornerete più indietro.

Vi si aprirà un mondo fino ad ora sconosciuto. Prima di proseguire vi invitiamo a prestare la massima attenzione in fase di configurazione su quelle che sono le impostazioni della TV e che variano a seconda del modello e delle feature. Detto questo andiamo su Netflix a cercare un titolo in Dolby Atmos in grado di farci saltare dalla poltrona e dopo varie ricerche ci rassegnamo a gardare titoli in lingua originale perchè i titoli Atmos in lingua italiana sono come una mosca bianca. Dopo questa (triste) parentesi ci rendiamo conto che la Sonos Arc + sub sono nate per questo, peccato non avere altri due speaker per i canali posteriori: avremmo fatto bingo! I dialoghi sono veramente eccezionali, per intellegibilità, dettagli e presenza. Siamo letteralmente cirocondati da suoni, effetti e dialoghi e per una volta, non siamo circondati da fili di collegamento. A questo punto molti di voi si staranno ponendo almeno due domande:

“Come faccio a sapere se il contenuto che sto riproducendo supporta il Dolby Atmos?”

La risposta è semplice: se la soundbar riceve un segnale Atmos, sull’APP si attiverà la scritta Dolby Atmos, ovviamente a patto che la sorgente sia in grado di veicolare un segnale di questo tipo. Se ad esempio userete l’adattatore HDMI/ottico non sarà possibile sfruttare il Dolby Atmos.

“Come va rispetto ad un classico impianto home teather?”

A tal proposito diciamo che un impianto home teather è ancora in grado di offrire prestazioni di livello eccelso, a patto però di avere lo spazio, le conoscenze e la pazienza di metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio. Sovente ci sono capitate fotografie di impianti con tutti i diffusori ammucchiati sulla parete di fondo dietro la TV perchè la moglie non voleva fili sparsi in casa o perchè non c’era proprio fisicamente altro posto.

Conclusioni e considerazioni sulla Sonos ARC + SUB (GEN3)

L’accoppiata composta da Sonos Arc + SUB (GEN3) di sicuro non costa poco, parliamo infatti di un kit con un prezzo di listino  di 1.898 Euro (salvo promozioni) ma di sicuro è un prezzo che viene ripagato da una estrema facilità di utilizzo, qualità di costruzione e anche di ascolto.

Sonos Arc + SUB (GEN3)
8 Recensione
Pro
Semplicità di utilizzo, qualità costruttiva
Contro
ingombri della Sonos Arc
Riepilogo
Una soluzione che può contare su uno sviluppo fatto con criterio da professionisti del settore che sono riusciti ad unire semplicità di utilizzo, buona qualità di riproduzione ed un design al passo con i tempi
Funzioni
Costruzione
Audio
Il giudizio di AF

 

 

 

 

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