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Sistemi all-in-one con Bluetooth: spendere poco e ascoltare bene

Sistemi all-in-one

L’esigenza del Bluetooth è sempre più sentita anche quando si parla di sistemi all-in-one. Ve ne proponiamo due con prezzi da 600 a 1300 euro

Ci arrivano spesso mail di nostri lettori che ci chiedono consigli su sistemi audio all-in-one (o quasi) con connettività Bluetooth, una feature sempre più indispensabile che molti utenti trovano estremamente comoda e pratica, nonostante con l’ascolto wireless si vada a perdere inevitabilmente qualcosa (o molto) a livello di resa sonora. Per chi però si accontenta anche del codec Bluetooth base (SBC), senza quindi scomodare i vari aptX, aptX HD e LDAC, le soluzioni sul mercato per togliere di mezzo più cavi possibili sono davvero tante e qui ve ne presentiamo due.

Come leggerete, non abbiamo voluto esagerare con i prezzi sia perché le richieste dei nostri lettori puntavano a prodotti non troppo costosi, sia perché siamo convinti che chi spende anche migliaia di euro per un sistema all-in-one non lo faccia (o lo faccia solo in parte) per ascoltare musica in modalità wireless anche in presenza di codec più performanti.

Il giradischi tuttofare che non ti aspetti

Sistemi all-in-one

Il Bluetooth all’interno di un giradischi non è certo una novità, ma come la mettiamo se lo stesso giradischi integra anche un amplificatore? Le cose si fanno ancora più interessanti, anche perché basta collegare un paio di diffusori e il gioco è fatto. Su questo versante Pro-Ject offre addirittura un sistema fatto e finito con il kit Juke Box S2 Stereo Set, che a circa 1300 euro offre il giradischi Bluetooth Juke Box S2 e i diffusori da scaffale Speaker Box 5 S2.


Nulla vieta comunque di optare per altri diffusori; tenete solo conto che l’amplificatore integrato del Juke Box S2 non fa miracoli (50W per canale su un carico di 4 Ohm) e quindi non affiancategli speaker particolarmente difficili da pilotare. Se vi interessa il solo giradischi e avete già dei diffusori adatti, lo trovate online tra i 750 e gli 800 euro, mentre se volete spendere di meno c’è il Juke Box E, che dimezza la potenza di uscita e costa circa 600 euro. Il Juke Box S2 utilizza inoltre un piatto in acrilico più sofisticato e una testina aggiornata rispetto a quella del Juke Box E.

Oltre alla riproduzione dei vinili e allo streaming Bluetooth in ricezione per ascoltare musica via wireless da uno smartphone, un tablet o un laptop, è anche possibile collegare una sorgente esterna all’ingresso analogico e utilizzare quindi il Juke Box S2 come amplificatore integrato fatto e finito. Il giradischi, con trazione a cinghia, monta una testina Pick-it 25A pre-montata su un braccio di alluminio da 8,6 pollici e offre un cambio di velocità manuale tra 33 e 45 giri/min e un display sulla parte superiore del telaio. Come connessioni (tutte sul retro) troviamo un ingresso linea RCA, due uscite record out RCA (una fissa e una variabile) e un’uscita Phono.

Gli Speaker Box 5 S2 sono invece diffusori a 2 vie da scaffale con bass reflex posteriore, cabinet in MDF con rinforzi interni, woofer da 150mm con cono in fibra di vetro e tweeter da 25mm con cupola in seta e magnete al neodimio. Sono adatti per una potenza compresa tra i 10 e 150W e hanno un’impedenza di 8ohm. Si tratta di un sistema molto equilibrato e ben suonante, anche se spiace non trovare il Bluetooth in uscita per ascoltare (all’occorrenza) i vinili con un paio di cuffie o auricolari wireless.

Con Denon non si sbaglia

Se invece non siete interessati ai vinili e avete un budget attorno ai 600 euro, un sistema mini hi-fi all-in-one come il Denon D-M41DAB, seppur non recentissimo, ha molto da dire e offrire. Rispetto al modello precedente troviamo innanzitutto il Bluetooth (che può comunque essere attivato o disattivato a piacimento) per ascoltare musica da qualsiasi dispositivo mobile.

Per questo modello Denon ha inoltre rivisto profondamente la circuitazione audio tra selettore della sorgente, il controllo elettronico del volume e i finali per assicurare la massima purezza del segnale. Il produttore nipponico ha definito tutto ciò come Triple Noise Reduction Design (T.N.R.D.), il cui merito principale è una più attenta separazione tra i circuiti analogici e digitali.

Questo nuovo design assicura inoltre che la distorsione dal selettore dell’ingresso, dal controllo del volume e dal circuito di amplificazione sia ulteriormente tenuta a bada per ottenere un sound quanto più puro possibile. Il Denon D-M41DAB è capace di erogare 60W (30W per canale 6 ohm, 1kHz), mentre il lettore integrato riproduce CD e CD-R/RW contenenti brani in formato WMA o MP3 e naturalmente non manca la radio DAB/DAB+/FM.

Denon ha purtroppo eliminato la porta USB (presente nell’M40) per ascoltare musica da una chiavetta o un Hard Disk esterno, ma troviamo comunque un ingresso analogico e due ingressi digitali ottici per collegare una sorgente esterna priva di Bluetooth (anche un TV volendo), oltre a un’uscita per il subwoofer. Il D-M41DAB è acquistabile con o senza speaker.

Nel primo caso (il prezzo prima accennato si riferisce proprio a questa versione) Denon ha optato per i piccoli ma validi diffusori a due vie SC-M41, che montano un tweeter da 2,5 cm e un mid-woofer da 12 cm, suonano leggermente meglio degli SC-M40 di due anni fa e vengono anche accompagnati da cavi di qualità migliore. Anche qui, purtroppo, niente Bluetooth in uscita, ma ormai un trasmettitore Bluetooth esterno costa davvero poco e in ogni caso è presente un’uscita cuffie per un tradizionale ascolto cablato.

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