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Streamer musicali senza DAC: quando l’importante è streammare

Seppur poco considerati, gli streamer senza DAC rappresentano una scelta ideale per chi vuole entrare nel mondo dello streamer musicale utilizzando un DAC esterno

Una breve premessa. Uno streamer audio è un qualsiasi dispositivo (smartphone compreso, tanto per capirci) in grado di prendere file audio archiviati in un’altra posizione (Spotify, un PC, un NAS) e riprodurli tramite una connessione internet o a una rete locale. Sono dispositivi sempre più in voga grazie all’ormai enorme diffusione della musica liquida e, nella stragrande maggioranza dei casi, uno streamer musicale integra anche un DAC, ovvero un convertitore digitale-analogico il cui compito è convertire un file audio digitale in un segnale analogico.

In pratica, un DAC prende gli 1 e gli 0 che compongono un file e li converte in un impulso elettrico che l’orecchio umano può effettivamente percepire (ricordiamo infatti che l’uomo è un essere “analogico” e non “digitale”). Uno streamer musicale prende quindi qualsiasi file audio a cui è in grado di accedere e lo passa al DAC integrato per la conversione. Avere in un unico dispositivo uno streamer e un DAC è una soluzione estremamente pratica e vantaggiosa ed è per questo che trovare uno streamer privo di DAC è diventata oggi un’impresa sia nella fascia bassa, sia in quella alta del mercato.

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Dalle uscite digitali di uno “streamer puro” (ottica, coassiale o USB) ci si collega a un DAC esterno

Ed è un peccato perché molti appassionati utilizzano già da molto tempo un DAC standalone (magari completo di un ottimo amplificatore cuffie) che li soddisfa completamente e vorrebbero passare al mondo dello streaming acquistando solo uno streamer privo di DAC, detto anche “streamer puro”. Da un lato, come già detto, questo tipo di streamer è molto raro, ma per fortuna moltissimi streamer con DAC integrato offrono anche uscite digitali, che permettono di escludere il DAC interno e collegarsi a un DAC esterno.


In questo caso quindi l’appassionato di cui sopra può comunque continuare a usare il suo DAC standalone, ma resta il fatto che acquistare un prodotto per poi non usarne un componente fondamentale può comunque infastidire. Di seguito, se siete tra questi utenti “infastiditi”, vi presentiamo quattro streamer privi di DAC di tutte le fasce di prezzo. Ah se non la vedete nella lista, non preoccupatevi. La soluzione di streaming basata su Raspberry e Volumio richiede infatti un articolo di approfondimento a parte che vi proporremo nelle prossime settimane.

Xiaomi Mi Box S 

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Sul mercato ci sono ben pochi streamer musicali sotto i 100 euro, ma un’interessante e conveniente eccezione è lo Xiaomi Mi Box S a poco più di 60 euro. Certo, è un device molto più conosciuto come media player dotato di Android TV che non come streamer musicale, ma di fatto è anche un device che riceve i flussi audio tramite Chromecast e può essere collegato a qualsiasi DAC esterno (o a un amplificatore integrato che ne includa uno) tramite USB o uscita ottica. Se volete aggiungere lo streaming a un sistema hi-fi esistente nel modo più semplice e conveniente possibile, questo è il modo migliore per farlo, anche perché all’occorrenza il Mi Box S non se la cava malaccio come media player per rendere smart i TV più vecchi.

IfI Zen Stream 

Si tratta di un dispositivo privo di DAC da circa 400 euro che promette di facilitare lo streaming Wi-Fi ad alte prestazioni per qualsiasi sistema audio. Descritto come un “trasporto audio Wi-fi”, Zen Stream funge in effetti da ponte tra la vostra rete Wi-Fi e il vostro sistema audio. Si collega a un router tramite Wi-Fi o cavo Ethernet e trasmette a un DAC esterno o a un amplificatore con ingressi digitali, tramite USB o SPDIF.

Funziona con più piattaforme, ha servizi di streaming integrati come Spotify e Tidal e offre supporto audio ad alta risoluzione. All’interno dello Zen Stream troviamo un microprocessore ARM Cortex quad-core e i file PCM fino a 32-bit/384kHz e DSD256 possono essere riprodotti tramite Wi-Fi dual-band (2,4 GHz e 5 GHz con supporto 802.11a/b/g/n/ac) o Ethernet. Inoltre, Zen Stream è compatibile con Roon, DLNA e AirPlay, mentre il supporto per Chromecast arriverà prossimamente tramite un aggiornamento del firmware.

Due uscite digitali (USB asincrona e S/PDIF coassiale) permettono il collegamento a un DAC o amplificatore esterno con ingressi digitali. Entrambe queste uscite sono regolate dal circuito di clock di precisione GMT (Global Master Timing) femto di iFi, nel tentativo di eliminare il jitter dal segnale digitale.

Chord 2Go 

Costa circa 1200 euro ed è forse lo streamer più bizzarro, particolare e unico sul mercato. Il Chord 2Go è infatti un accessorio per il DAC portatile Hugo 2 di Chord da oltre 2000 euro che lo trasforma efficacemente in uno streamer Wi-Fi ed Ethernet, con in più due slot microSD che permettono di ospitare localmente fino a 4 TB di file audio. E’ però possibile usare il 2Go anche senza Hugo 2 ma con qualsiasi altro DAC acquistando l’interfaccia digitale 2YU (circa 600 euro), che tra le altre cose trasforma qualsiasi DAC legacy in un endpoint Roon.

Capite a questo punto perché lo abbiamo definito uno streamer particolare e unico? Di certo è la soluzione migliore per chi possiede già un Hugo 2, anche perché si tratta di uno streamer eccellente. Apprezziamo molto anche la funzione di commutazione automatica per gli ingressi. Grazie a essa infatti non dovete cambiare manualmente l’ingresso: basta premere play sulla sorgente scelta.

Auralic Aries G2.1 

Qui si tocca il vertice degli streamer “puri” senza DAC. L’Auralic Aries G2.1 costa infatti 4799 euro ed è dotato di uscite digitali USB, TOSLINK, AES-EBU, digitale coassiale e ha un’uscita proprietaria Lightning Link per la connessione con altre elettroniche Auralic. Può montare un hard disk interno opzionale fino a 2 TB per conservare file musicali in locale ed è anche in grado di riprodurre e/o rippare CD attraverso una qualunque meccanica esterna collegata via USB, con il software di gestione che assicura un’accurata lettura del CD e la riduzione del jitter prima della sua riproduzione.

Come streamer musicale può inoltre riprodurre musica presente su un PC o un NAS e l’app dedicata Lightning DS, al momento disponibile solo per device iOS, serve per pilotare lo streaming della musica liquida, inviare comandi, apportare modifiche al setup della macchina e soprattutto gestire le piattaforme di streaming audio come Tidal e Qobuz. L’Aries G2.1 accetta segnali Airplay, Bluetooth e Spotify Connect e, in quanto streamer Roon Ready e Roon Tested, è in grado di fungere da terminale approvato e certificato da Roon in abbinamento con un NUC Roon server.

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