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Trilogia Ritorno al futuro 4K – Trentacinque anni e non sentirli

Disponibile da alcuni giorni la trilogia di Ritorno al futuro UHD spopola in tutte le edizioni, inclusa la limited con Hoverboard

Ritorno al futuro resta la trilogia SF tra le più amate e ricordate dei ruggenti anni ’80. Proiettato fuori concorso in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985, il primo Ritorno al futuro fu un successo di portata epocale, tanto da convincere la Universal a realizzare in un’unica produzione il secondo e terzo capitolo.

Il personaggio principale e cardine dell’intera avventura è Marty McFly, l’allora giovane Michael J. Fox, che al termine della pomeridiana che precedeva la serata di gala restò sorpreso e imbarazzato per la standing ovation che lo investì, quando si riaccesero le luci nella Sala Grande presso il Palazzo del Cinema al Lido. Si cercò subito di scritturare Michael J. Fox ma inizialmente si dovette soprassedere per precedenti impegni televisivi dell’attore. Fu così data una possibilità all’altrettanto bravo Eric Stolz, che però non convinse del tutto il regista Bob Zemeckis il quale riuscì ad avere la sua prima scelta.

Ritorno al futuro

L’avventura inizia nell’ottobre del 1985 nella cittadina americana di Hill Valley, dove incontriamo per la prima volta Marty, liceale e musicista rock che ha per amico il dottor Emmett “Doc” Brown (Christopher Lloyd). Il folle scienziato dopo aver collezionato un’interminabile sequela di inutili progetti ha svoltato con un’epocale invenzione: la macchina del tempo, montata su un’autovettura DeLorean DMC-12. Purtroppo il veicolo per funzionare necessita di energia nucleare, che Doc ha trafugato a terroristi libici. Dopo il primo esperimento andato a buon fine gli uomini armati trovano la coppia intenta a preparare un viaggio nel futuro, uccidendo lo scienziato e costringendo Marty a fuggire sulla DeLorean: a bordo dell’auto spinta a tutta velocità si ritrova nella Hill Valley di trent’anni prima.


Nel 1955 Marty dovrà aiutare il giovane (futuro) padre a fidanzarsi con la (futura) madre per evitare di sparire tra le pieghe del tempo. Nel secondo film sarà chiamato a occuparsi della propria precaria carriera e del problematico figlio avanti nel tempo fino al 2015. Infine dovrà impedire nuovamente la morte di Doc ma indietro nel West 1885. Con molteplici omaggi a numerose opere, la trilogia di Ritorno al futuro rimane un’icona assoluta di quel decennio, segnando il tempo di più di una generazione.

Ritorno al futuro

Tre film girati in analogico su 35 mm, nel caso del primo film vennero usati negativi a sensibilità 125 e 400 ASA (lecita quindi un po’ di grana), ed è presumibile che simili film stock furono impiegati anche nella contemporanea produzione dei due sequel. Aspect ratio per tutti 1.85:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica HEVC su BD-100. Il primo e il secondo restano poco al di sotto della linea reference, e rispetto alla controparte 2K su BD-50 presentano ulteriore grado di dettaglio specie in primo piano.

Maggiore coerenza cromatica e diversificazione per i punti luce con l’offerta dynamic range più completa e rara nel mercato Home Video con HDR-10, HDR-10+ e Dolby Vision. La visione a metadati dinamici resta simile, con una color palette più precisa e puntuale, così come il livello dei neri va a guadagnare ancora in profondità.

Ritorno al futuro

Sul podio sale il terzo capitolo, quello nel Far West, superando l’ultimo gradino tecnico per uno spettacolo visivo reference e una rinnovata esperienza visiva. Restiamo distanti per l’audio con tracce sempre e comunque DTS lossy 5.1 canali (754 kbps) per un ascolto del tutto simile al passato, sezione audio rear poco brillante e relativamente presente, qualche entrata del subwoofer e più in generale una dinamica che meritava molto di più.

Dolby ATMOS per l’inglese che apre a un panorama audio strepitoso e coinvolgente, avvicinando maggiormente alla presentazione acustica in sala. Per gli extra del settimo disco bonus qui trovate il link alla lista dei contenuti. Link ad Amazon.

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