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Amazon e i milioni di prodotti distrutti ogni anno

Amazon distrugge milioni di prodotti ogni anno

Un’inchiesta ha rivelato come l’azienda adotti una pratica di distruzione dei prodotti invenduti

Recentemente, il network  iTV News ha messo in luce una pratica un po’ controversa di Amazon, la quale sembra che distrugga i prodotti invenduti dei magazzini. Stiamo parlando di milioni di prodotti, compresi anche molti dispositivi costosi tra cui smartphone, pc, iPhone, Macbook, cuffie e molto altro.

LA CONFERMA DEI DIPENDENTI

La testimonianza è arrivata da un ex-dipendente Amazon UK, che ha dichiarato che l’azienda distrugge oltre 100.000 prodotti invenduti a settimana. Tutto ciò è stato poi ulteriormente confermato da alcuni filmati registrati proprio da iTV News stessa. Inoltre, altre fonti hanno suggerito che questa pratica vige anche in altri paesi, come Germania e Francia.

 

Quello che suscita più scalpore, però, è sicuramente il fatto che questi prodotti non sono difettosi o danneggiati, ma anzi, molto spesso si tratta di prodotti praticamente nuovi, sigillati e mai aperti. Altre volte, invece, sono articoli restituiti dagli utenti, ma che spesso sono comunque funzionanti o rivendibili come usato o rigenerato.


PERCHÉ AMAZON DISTRUGGE I PRODOTTI?

La ragione sta nei costi di gestione della merce. Molti venditori terzi, infatti, usano i centri logistici di Amazon per stoccare e vendere i propri prodotti, pagando una tariffa ad Amazon. Se un prodotto rimane invenduto per un certo lasso di tempo, per i venditori risulta più conveniente distruggerlo che continuare a pagarne lo stoccaggio.

In più, come ha sottolineato Greenpeace, sorge anche un problema ambientale, poiché si generano quantità enormi di rifiuti senza un apparente motivo.

Molti utenti hanno pensato che sarebbe molto meglio destinare questi prodotti alle donazioni. In realtà Amazon dona già alcuni articoli, ma solo in piccola percentuale (qualche decina di migliaia di prodotti donati su centinaia di migliaia di prodotti distrutti). Un’altra soluzione potrebbe essere quella di vendere gli articoli ad un prezzo ribassato, in modo da smaltire le scorte.

Dal canto suo, Amazon ha dichiarato: “Stiamo lavorando per raggiungere l’obiettivo di zero prodotti eliminati e la nostra priorità è rivendere oppure donare ad associazioni benefiche o riciclare ogni prodotto invenduto. Come ultima opzione, invieremo gli articoli per il recupero energetico, ma stiamo lavorando duramente per ridurre a zero il numero di volte in cui questo succede”. Inoltre, l’azienda ha chiarito che i luoghi dove iTV News ha registrato i filmati, sarebbero in realtà dei centri di riciclaggio dei prodotti, e non di distruzione.

L’azienda si è quindi difesa, mostrandosi comunque decisa a ridimensionare queste pratiche in futuro.

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