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Beyerdynamic Free Byrd: auricolari true wireless dalla super autonomia

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Dopo una lunga attesa anche Beyerdynamic si è finalmente lanciata nel mercato degli auricolari true wireless con i Free Byrd da 229 euro

Ormai mancava solo Beyerdynamic tra i grandi brand di cuffie che ancora non avevano ceduto al fascino (e al richiamo economico) degli auricolari true wireless. Il produttore tedesco, che molti di voi forse già conosceranno per gli eccellenti auricolari cablati low-budget Soul Byrd e per le straordinarie cuffie over-ear Amiron wireless e non, è entrato in questo mercato direttamente con un modello di fascia alta da 229 euro che va a sfidare i migliori contendenti di Sony, Apple, Samsung e compagnia ben suonante.

Il risultato di questo esordio a lungo atteso si chiama Free Byrd. Si tratta di auricolari true wireless con driver da 10mm, due microfoni per ciascun auricolare, cancellazione attiva del rumore e l’immancabile modalità di trasparenza per far ascoltare il suono esterno. La durata della batteria è davvero notevole, con un totale di 24 ore utilizzando la custodia di ricarica in modalità ANC e fino a 30 ora disattivando la cancellazione attiva del rumore. In pratica, la stessa autonomia dei Sony WF-1000XM4 e poco meno di quella dei Cambridge Audio Melomania 1 Plus.

Beyerdynamic ha optato per il Bluetooth 5.2 con codec aptX Adaptive e per un grado di protezione IPX4, che rende gli auricolari resistenti a schizzi d’acqua e sudore in modo da utilizzarli anche quando si fa attività fisica. La tecnologia Qualcomm cVc dovrebbe migliorare sensibilmente la qualità delle chiamate, mentre Google Fast Pair consente ai Free Byrd di connettersi al vostro dispositivo in modalità wireless in un batter d’occhio.


Non mancano il supporto per gli assistenti vocali Alexa e Siri e una modalità a bassa latenza per contenuti video che dovrebbe ridurre al minimo il ritardo tra l’azione sullo schermo e il suono corrispondente che raggiunge le nostre orecchie. La companion app di Beyerdynamic, oltre ad alcuni preset di equalizzazione tra cui scegliere, integra anche un test dell’udito per modificare l’uscita degli auricolari alla conformazione delle nostre orecchie, in modo da ottenere un’esperienza completamente personalizzata.

Ad essere sinceri, le specifiche tecniche rivelate da Beyerdynamic non sembrano proporre nulla di particolarmente esaltante rispetto agli attuali rivali top di gamma sopra i 200 euro, ma l’azienda tedesca ci ha quasi sempre convinti con i suoi prodotti di maggior successo e speriamo che anche in questo caso non ci deluda.

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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