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ADVANCE PARIS: elevata qualità a prezzo adeguato

Dopo il recente articolo su DAVIS ACOUSTIC ed i suoi diffusori, esaminiamo adesso ADVANCE PARIS un altro costruttore d’oltralpe i cui prodotti rappresentano in concreto un’ottima scelta nel dinamico mercato dell’alta fedeltà.

Per chi non la conoscesse troppo a fondo, sarà sufficiente sapere che nasce nel 1995 in quel di Tolosa con il nome ADVANCE ACOUSTIC successivamente modificato in ADVANCE PARIS.

Molto ovviamente – sebbene l’ingegnerizzazione avvenga in Francia – va da sé che la costruzione è effettuata in Cina, luogo dove notoriamente si ha accesso a manodopera anche specializzata ad una frazione del costo. Occorre in ogni caso sottolineare come in quel paese siano presenti realtà elettroniche davvero eccellenti – d’altronde è noto da tempo che la maggioranza della produzione dell’elettronica di consumo mondiale avviene nel sud est asiatico – motivo per il quale non appare ragionevole essere preda del dubbio a prescindere.

L’integrato A12 Classic: esempio notevole della qualità dei prodotti a marchio ADVANCE PARIS

 

Fin dall’inizio si caratterizza per una costruzione dall’aspetto leggermente old style – sia a causa dell’estetica sia per soluzioni circuitali e meccaniche – manifestando una cifra sonora alquanto vintage, ovvero caratterizzata da sonorità corpose e morbide, per certi versi lontane dal suono a là française.


Già dall’epoca il catalogo di questo costruttore era abbastanza ampio: sorgenti digitali, amplificatori integrati, preamplificatori, finali di potenza e diffusori con alcuni modelli di notevole impegno, situazione ulteriormente ampliatasi nel tempo fino ad includere accessori come interfacce Bluetooth e cavi, per cui è possibile allestire un sistema monomarca da cima a fondo.

Circa l’estetica di questi apparecchi non è mancata qualche critica, tesa più che altro ad evidenziarne la somiglianza con le elettroniche McINTOSH, probabilmente a causa della presenza dei VU meter sui frontali degli amplificatori e del pannello in metacrilato nero che ne caratterizza il frontale.

A me personalmente non dispiacciono affatto a livello estetico – trovo anzi che siano parecchio eleganti – e se proprio devo rintracciare qualche richiamo ad altre aziende, mi vengono in mente più la nostrana LECTOR e la norvegese ELECTROCOMPANIET piuttosto che i citati e spesso ipertrofici esponenti USA.

Sia come sia, rappresentano qualcosa di originale nel mare magnum della produzione attuale.

Parlando della qualità sonora e costruttiva, uno degli aspetti maggiormente caratterizzanti che da sempre li connota è la presenza di un interruttore che rende possibile il funzionamento in classe A di un certo numero di watt denominato High-Bias.

Il notevole interno del modello XA-160 EVO

 

Considerando l’andamento del segnale musicale e mediamente parlando, lo sfruttamento della potenza di un amplificatore si riduce a pochi watt, riservando la quota maggiore ai picchi di segnale, situazione nella quale l’escursione dinamica richiede una maggiore spinta.

Ovviamente quando sono richieste potenze maggiori lo stadio commuta in classe AB, ma proprio per questo motivo – anche in un modello da 150 w/canale – si arriva ad utilizzare tale energia solo per brevi periodi di tempo, circostanza che correlata alla possibilità di variare la corrente di polarizzazione appena descritta, consente di ascoltare in classe A per la maggioranza del tempo, non male direi.

La costruzione si basa su componentistica di qualità ottimamente assemblata su PCB di colore rosso – altro aspetto caratterizzante la realizzazione delle elettroniche di questo marchio – con un assetto meccanico che richiama senza dubbio le realizzazioni di un tempo, dove una netta ripartizione delle aree funzionali interne era prassi comune.

Oggettivamente una buona cosa, anche perché questo modo di procedere contribuisce alla robustezza del telaio grazie alle varie paratie metalliche utilizzate.

Telai che utilizzano lamiera di spessore più che adeguato, ulteriore contributo al fine di scongiurare torsioni o vibrazioni che possano alterare le prestazioni scaricando l’energia accumulata sui componenti elettronici.

La sezione di uscita del lettore digitale XCD-1000 EVO

 

Un’altra peculiarità dei prodotti ADVANCE PARIS è relativa all’uso di valvole, sia negli stadi di uscita dei lettori digitali che nello stadio di preamplificazione degli integrati attualmente più avanzati, i modelli A10 Classic ed A12 Classic, notevole esempio della capacità costruttiva di quest’azienda.

A partire dal lettore XCD-1000 EVO, passando per la sezione di amplificazione composta dal preamplificatore XP-1200 al quale aggiungere due finali monofonici XA-1200, diviene possibile realizzare un sistema anche impegnativo a partire da componenti esclusivamente ADVANCE PARIS.

Il top-of-the-line monofonico XA-1200: 450 watt su 8 ohm/700 su 4

 

È addirittura possibile aggiungere una coppia di diffusori e perfino i cavi – che in un simile sistema non possono certo essere considerati in modo casuale – possono essere scelti nel catalogo del costruttore.

Relativamente ai prezzi richiesti per entrare in possesso delle elettroniche realizzate da questa indubitabilmente ottima azienda, occorre dire come un’attento esame del loro rapporto q/p e delle prestazioni generali esibite non possa che condurre ad una più che positiva considerazione, come anticipato nel titolo del presente articolo, indubbiamente correlati alla qualità offerta, non poca cosa, credetemi.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

 

 

 

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